MILANO (Reuters) - Seduta di realizzi e con pochi spunti a Piazza Affari, in larga parte influenzata dalle trimestrali che impattano sui corsi azionari.
Andamento analogo anche sugli altri mercati europei e anche dai futures Usa arrivano indicazioni di un avvio delle Borse Usa negative, dopo gli allarmi lanciati da Meta Platforms e Microsoft sull'aumento dei costi legati all'intelligenza artificiale.
A livello macro, l'inflazione nella zona euro a ottobre si attesta allo 0,3% su base mensile e al 2% a livello annuale, sopra le attese.
Nel pomeriggio, poi, verranno resi noti altri dati di primo piano anche negli Usa, fondamentali in vista del meeting Fed del mese prossimo, subito dopo le elezioni Usa. Si parte con l'indice Pce di settembre con la componente 'core' attesa in marginale calo a 2,6% su anno rispetto al mese precedente, in attesa dei dati governativi sul mercato del lavoro di domani.
Intorno alle 12,40 il Ftse Mib arretra dello 0,43% in quella che è la terza seduta negativa consecutiva per il principale indice di borsa. Volumi pari a 930 milioni di euro.
I titoli in evidenza oggi
Stellantis tenta l'allungo con un balzo del 2,3% sulla scia dei risultati del terzo trimestre che vedono ricavi in calo del 27% a 33 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con le attese, mentre è migliorata la situazione delle scorte. Per il titolo si tratta di un semplice rimbalzo dopo il pesante ribasso delle sedute precedenti. Il broker Intermonte rileva che "la società non ha dato nessuna notizia riguardo ai dividendi". C'è attesa per la call alle 13.
I risultati del trimestre hanno un effetto debole-negativo su Prysmian che è in calo dello 0,9%, così come su Stm che flette del 2%. La società ha avvertito che il fatturato 2024 si collocherà nella parte bassa della forchetta di previsioni nel suo terzo taglio alla guidance dell'anno. Secondo Equita, "il messaggio più negativo è relativo alla partenza 2025, vista in calo sequenziale ben oltre la normale stagionalità".
Prosegue la correzione su Amplifon che arretra del 2,4% dopo il -4,6% di ieri post risultati. Diversi broker hanno tagliato il prezzo obiettivo sul titolo. Morgan Stanley l'ha portato a 33 euro da 35 e Barclays a 35 da 36 euro.
Giù anche Campari a -2,5% dopo il crollo di oltre il 18% ieri post risultati e taglio delle stime da parte degli analisti. Oggi nuovo minimo da marzo 2020 a quota 6 euro.
Contrastate le banche: Intesa Sanpaolo sale dello 0,3% in attesa dei risultati trimestrali in tarda mattina, UniCredit scende dello 0,23%. Incerta anche Mps a +0,25%.
Vendute anche le utility che risentono del rialzo dei rendimenti dei titoli di stato. Snam e Terna perde l'1,2%.
Spunti su Fincantieri in rialzo del 2,64%.
Fuori dal paniere principale, Juventus arretra del 5,5% dopo il pareggio 2-2 ieri con il Parma nella decima giornata di Campionato, con la vetta della classifica che si allontana.
(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)