Piazza Affari unica positiva e vicina a massimi da maggio
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 gen - L'ipotesi di dazi generalizzati "made in Trump" manda in fibrillazione i mercati europei che, dopo aver viaggiato in positivo nella prima parte di seduta, chiudono alla fine quasi tutti in "rosso", zavorrati dalle vendite sui tech (soffre anche il Nasdaq). La 'mosca bianca' stavolta è Piazza Affari, che riagguanta di un soffio i 35mila punti e termina ai massimi da fine ottobre (anche i valori di maggio sono ormai a un passo) con un rialzo del Ftse Mib dello 0,5%.
Milano è così l'unica nota positiva di uno spartito per il resto stonato che deve fare i conti con l'ennesima frenata della manifattura tedesca e negli Usa con le richieste di disoccupazione sotto le attese, mentre Trump immagina dichiarazioni di emergenza nazionale per fornire una giustificazione ai dazi universali (su alleati e avversari). Segnali contraddittori che impediscono di immaginare un chiaro indirizzo sui tassi (ma sul fronte Fed si registrano le rassicurazioni di Christopher Waller, per il quale i dazi non avranno un impatto significativo sull'inflazione) tanto che i tech, a Wall Street, non riescono a rimbalzare dopo i crolli di ieri. Le fibrillazioni, però, fanno sentire i loro effetti anche sui rendimenti dei titoli di Stato, tanto che in Uk quelli sui decennali toccano i massimi dal 2008. Ma la seduta avrà anche una sua coda lunga, visto che stasera si aspettano i verbali della Fed relativi alla riunione di dicembre (relativi al taglio "hakwish").
Stringendo lo sguardo sui singoli titoli, sul listino principale milanese corre Leonardo (+4,1%) ai massimi dal 2000 assieme agli altri gruppi europei della difesa.
Acquisti sulle banche, con il risiko sullo sfondo, con in testa Mediolanum (+3,5%) e Bper (+3,2%). Sale UniCredit (+2,4%) che per Jp Morgan può permettersi un possibile rilancio cash fino a 4 miliardi per portare a casa l'ops su Banco Bpm. In coda scivola St (-4,4%) assieme al comparto tech. Fuori dal paniere principale strappa illimity (+10,6%) dopo l'opas di Banca Ifis (+2,4%). -0,2% per Prysmian che però entra nella lista dei preferiti di Goldman Sachs.
Sul mercato valutario, l'euro è in lieve calo sul dollaro a quota 1,034 (1,037 ieri in chiusura) e anche sullo yen a 163,34 (163,8). In ribasso di circa mezzo punto il petrolio, con il Brent marzo a 77,4 dollari al barile (-0,5%) e il Wti febbraio a 74,7 dollari (-0,6%). Il gas, infine, resta sotto la soglia psicologica dei 50 euro e viaggia a 45,3 euro al megawattora (-4,4%) sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
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(RADIOCOR) 08-01-25 17:42:59 (0510)NEWS,ENE,PA,IMM,ASS 3 NNNN
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January 08, 2025 11:43 ET (16:43 GMT)