(Alliance News) - Venerdì, i principali indici europei chiudono l'ultima seduta della settimana in negativo, con Parigi che fa ancora una volta peggio di tutte e Piazza Affari che scende sotto quota 34.200, in una giornata avara sotto il profilo macroeconomico per l'Eurozona.
"In Europa, il CAC 40 francese ha continuato a sottoperformare, perdendo circa l'1,5% nella giornata e rimanendo in calo su base settimanale, a causa dell'instabilità politica del paese", ha dichiarato Axel Rudolph, Senior Technical Analyst di IG.
"Negli USA, gli indici azionari sono riusciti a interrompere la serie di vendite di cinque giorni grazie a un PMI manifatturiero ISM superiore alle aspettative".
Il petrolio sale ai massimi da 2 mesi e mezzo, spinto dall'ottimismo sulla ripresa cinese e dal calo delle scorte USA.
Il FTSE Mib chiude venerdì in calo dello 0,7% a 34.127,62, il Mid-Cap è in rosso dello 0,6% a 47.715,99, lo Small-Cap cede lo 0,2% a 28.465,57 e l'Italia Growth scende in rosso frazionale a 7.947,22.
In Europa, il FTSE 100 di Londra chiude giù dello 0,4%, il CAC 40 di Parigi perde l'1,5% e il DAX 40 di Francoforte termina in ribasso dello 0,6%.
Sul fronte macroeconomico, il PMI manifatturiero ISM è aumentato di 0,9 punti rispetto al mese precedente, raggiungendo il valore di 49,3 a dicembre, superando le aspettative del mercato che si aspettavano un valore pari a 48,4.
Il risultato riflette il ritmo di contrazione più morbido nel settore manifatturiero USA dal 50,3 registrato a marzo, che è stato l'unico periodo di espansione del settore da settembre 2022.
Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, sono solo quattro i titoli rialzisti, con Saipem che fa meglio di tutti e avanza del 2,3% con oltre 39 milioni di pezzi passati di mano.
Seguono Leonardo, in verde dello 0,5%, e Azimut, in rialzo dello 0,2%.
Eni - in verde frazionale - ha comunicato venerdì di aver rilevato 3,9 milioni azioni ordinarie proprie per un controvalore complessivo di EUR50,0 milioni, come parte del suo programma di buyback.
Male Stellantis che arretra del 3,5%. Il 2024 ha chiuso con poco più di 1,5 milioni di vendite, stabile rispetto al 2023 ma inferiore del 19% rispetto al 2019: mancano quasi 360.000 immatricolazioni.
Stellantis soffre più degli altri: nel 2024, le immatricolazioni sono calate del 10% a 454.000 unità, con una quota di mercato scesa dal 32 al 29%. Fiat, in particolare, ha perso il 41%, superata da Dacia e Renault.
Al contrario, avanzano i gruppi asiatici: Toyota sale del 25% e Kia e MG del 32% ciascuna. MG, guidata dalla cinese SAIC, è capofila dell'espansione cinese, con BYD che, pur partendo da quote minime, mostra segnali di crescita rapida.
Banca Monte dei Paschi di Siena cede lo 0,9% dopo aver annunciato che, in linea col funding plan e avendo ricevuto l'autorizzazione della Banca Centrale Europea, eserciterà ill 22 gennaio l'opzione di rimborso integrale in via anticipata dell'obbligazione subordinata Tier 2 denominata da EUR400,0 milioni, con cedola dell'8,0%.
I titoli, interamente collocati a investitori istituzionali, saranno rimborsati integralmente alla pari, insieme agli eventuali interessi maturati e non corrisposti alla data di rimborso anticipato.
Sul fondo del principale listino si piazza Campari, in calo del 5,2%. Sul titolo ha pesato la dichiarazione del general surgeon degli USA, Vivek Murthy, il quale ha chiesto che le etichette delle bevande alcoliche includano avvertenze sul cancro.
Sul Mid-Cap, in vetta al listino MAIRE termina in verde dell'1,7%, alla seconda seduta consecutiva da rialzista. La società ha comunicato giovedì che la controllata Nextchem ha sottoscritto un nuovo finanziamento da EUR125 milioni, assistito per il 70% dell'importo dalla Garanzia Archimede di SACE Spa, rafforzando la propria capacità finanziaria a supporto degli investimenti in innovazione tecnologica e R&S.
Tra i rialzisti, Ariston Holding è in verde dell'1,3%, seguita da Moltiply Group, in rialzo dell'1,2%.
Salvatore Ferragamo cede il 3,0%, con quasi 400.000 titoli scambiati.
Sul fondo, Philogen arretra del 4,2% e registra il calo più marcato sul listino.
Tra le società a bassa capitalizzazione vola EPH, in verde del 18%, seguita da Eurotech, in rialzo del 15%.
Sull'altro lato del listino, Seri Industrial lascia il 4,1% sul parterre, così come I Grandi Viaggi.
Mondo TV cala del 3,2% dopo aver richiesto a CLG Capital la sottoscrizione della quarta tranche del prestito obbligazionario convertibile sottoscritto da quest'ultima.
La tranche riguarda la sottoscrizione di 10 bond da EUR125.000 ciascuna. Dopo questa tranche, ne resteranno altre due da poter emettere, per un massimo di altri 16 bond.
"Pur in un contesto generale di difficoltà, la società conferma che le trattative per la ricerca di forme di finanziamento ordinarie, alternative al piano di obbligazioni convertibili, proseguono attivamente. A oggi, tali trattative non si sono ancora concretizzate, ma Mondo TV continua a impegnarsi nella ricerca di soluzioni che possano evitare il ricorso alle successive tranche del bond convertibile e limitare l'effetto diluitivo derivante dalla conversione delle tranche già esercitate", ha dichiarato la società.
Sul mercato alternativo del capitale di Piazza Affari, Edgelab termina in avanti del 43%, seguita da Askoll Eva, in verde del 35%.
Tra i ribassisti, Aatech arretra del 13%, mentre High Quality Food cala del 6,7%.
GT Talent Group - in rosso del 14% - ha fatto sapere di aver concluso la procedura di accelerated bookbuilding di 608.500 azioni ordinarie. Le azioni sono state sottoscritte da investitori qualificati al prezzo di EUR1,80 ciascuna, per un controvalore complessivo di EUR1,1 milioni.
I proventi derivanti dal collocamento delle nuove azioni consentiranno al gruppo di far fronte alle esigenze di liquidità attuali e, parzialmente, per quelle future, fermo restando che il fabbisogno complessivo del gruppo per l'esercizio 2025 è stato stimato dal consiglio di amministrazione in EUR1,5 milioni.
Debutto tra le PMI per Ubaldi Costruzioni, società leader nel settore delle costruzioni e infrastrutture con un'altissima specializzazione nei comparti dell'edilizia industriale, commerciale e direzionale.
Fa peggio di tutti Farmacosmo, in rosso del 24%.
A New York, il Dow è in rialzo dello 0,6%, il Nasdaq guadagna l'1,5%, mentre l'S&P 500 è in verde dell'1,1%.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0286 contro USD1,0252 di giovedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale USD1,2409 da USD1,2378 di ieri sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD76,47 al barile da USD76,39 al barile di giovedì in chiusura. L'oro scambia a USD2.652,99 l'oncia da USD2.671,19 l'oncia di ieri sera.
Il calendario macroeconomico di lunedì si apre alle 0130 CET, dal Giappone, con il PMI dei servizi;
alle 0945 CET è atteso, dall'Italia, il PMI servizi e composito, e successivamente a distanza di 5 minuti tra loro, sarà la volta di quello francese e, infine, del dato tedesco.
Per l'Eurozona, alle 1000 CET è la volta del dato dell'inflazione e del PMI servizi e composito, mentre alle 1030 CET sarà diffuso l'indice Sentix della fiducia degli investitori.
Nel pomeriggio, alle 1400 CET sarà disponibile il dato dell'inflazione in Germania, e alle 1500 CET è la volta di quello sulla fiducia delle aziende in Spagna.
Dagli USA, alle 1545 CET, sarà reso noto il PMI servizi e composito, mentre a seguire, si chiude alle 1600 CET con il report sugli ordinativi alle fabbriche.
Tra le società di Piazza Affari, non sono attesi particolari eventi.
Di Antonio Di Giorgio, Alliance News reporter
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