(Alliance News) - Martedì, i mercati azionari europei - stando al mercato dei future - sono impostati per un'apertura in rialzo martedì, dopo che la corsa del dollaro e dei rendimenti obbligazionari globali appare in frenata, permettendo il recupero degli asset di rischio.
Gli investitori mostrano comunque cautela in vista dei dati chiave sull'inflazione negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare le prospettive per la politica monetaria della Federal Reserve. In Europa, invece, l'attenzione si concentrerà sui dati della produzione industriale italiana di novembre.
Così, il FTSE Mib - dopo avere chiuso in rosso dello 0,8% a 34.799,27 ieri sera - sta segnando un verde di 282,50 punti.
In Europa, il FTSE 100 di Londra fluttua poco sopra la parità, il DAX 40 di Francoforte avanza di 107,70 punti, mentre il CAC 40 di Parigi segna un attivo di 72,30 punti.
Fra i listini minori, ieri sera, Mid-Cap ha perso l'1,0% a 46.784,92, lo Small-Cap ha ceduto l'1,2% a 27.993,27, mentre l'Italia Growth ha ceduto lo 0,8% a 7.922,13.
Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, ieri sera, ha fatto meglio di tutti Amplifon, in rialzo del 2,4%. La società giovedì ha annunciato di aver completato l'acquisizione dell'intero capitale di MagicSon e Sonar, aziende torinesi proprietarie complessivamente di 27 centri acustici tra Piemonte e Valle d'Aosta.
Bene anche Tenaris, su dell'1,0%, mentre Eni sale dello 0,9% e Saipem è sulla soglia della parità.
Moncler è salito dello 0,6%, mentre Brunello Cucinelli ha chiuso in verde dello 0,1%. La company ha comunicato lunedì i dati preliminari della gestione dell'esercizio 2024 con ricavi pari a EUR1,28 miliardi, registrando una crescita del 12% a cambi correnti rispetto ai EUR1,14 miliardi del 2023.
Il quarto trimestre ha segnato un record storico con un fatturato di EUR358,0 milioni, superiore del 12% rispetto ai EUR321,0 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.
Tra i ribassisti, si è seduto sul fondo Nexi, in calo del 3,9%. "Giornata negativa per Nexi, che riflette anche la debolezza dei concorrenti, ma intanto si può dire che due anni fa Intesa Sanpaolo ci vide giusto. A novembre del 2022 uscì dal leader italiano dei pagamenti elettronici, che aveva accompagnato in Borsa, vendendo il 5,1% del capitale per EUR584 milioni. Da allora, in Piazza Affari, il titolo ha perso il 41%", ha scritto il columnist di Alliance News, Francesco Bonazzi.
"Nell'ultimo anno il calo è stato del 28% e la capitalizzazione è scesa a EUR6,3 miliardi. E' andata peggio al colosso francese Worldline, che negli ultimi 12 mesi ha lasciato per strada il 42,6% e oggi perde il 4,4% a EUR7,48 per azione, con una capitalizzazione pari a EUR2,1 miliardi. Già dalla primavera di due anni fa, negli USA, si era registrato il primo calo da anni dell'utilizzo delle carte di credito. Ma la tendenza alla discesa dei tassi, pur rallentata, dovrebbe favorire l'uso dei pagamenti elettronici".
"L'Italia su questo ha uno storico ritardo, visto il tradizionale attaccamento al contante dei suoi operatori commerciali, ma sta comunque recuperando. I dati dell'Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano relativi al primo semestre 2024 registravano un aumento del 15,6% nel numero di transazioni".
Tra le midcap, Fincantieri ha ceduto il 3,1%. La società e Hera - in rosso dello 0,2% sul Mib - hanno annunciato lunedì la costituzione di CircularYard, la newco volta a realizzare, negli otto cantieri italiani di Fincantieri, un innovativo sistema integrato di gestione rifiuti, finalizzato anche alla loro valorizzazione in ottica di economia circolare. "In futuro si prevede di allargare l'operatività della newco anche ad altri siti di Fincantieri localizzati all'estero", si legge nella nota.
La compagine societaria di CircularYard è formata al 60% dal gruppo Hera e al 40% da Fincantieri.
LU-VE ha ceduto il 2,5%. La società ha comunicato lunedì i risultati al 31 dicembre 2024, riportando performance "in linea con le attese", come precisato nella nota.
I ricavi da prodotti nel quarto trimestre 2024 si attestano a EUR148,2 milioni, evidenziando un aumento dell'1,0% rispetto al pari periodo 2023 e un incremento del 5,9% rispetto al terzo trimestre precedente. Al netto del contributo del settore pompe di calore, il fatturato trimestrale registra una crescita del 2,3%.
Iren ha ceduto lo 0,6%. La società ha comunicato venerdì di aver perfezionato l'acquisizione del controllo di Egea Holding, portando la propria partecipazione al 52,8% del capitale sociale.
L'operazione, annunciata a novembre, è stata completata dopo l'ottenimento dei nulla osta Antitrust e Golden Power.
Tra i rialzisti si è visto d'Amico, Sesa e Anima Holdin, in rialzo tra il 3,4% e lo 0,8%.
Sullo Small-Cap, Piquadro - in calo dell'1,0% - ha comunicato lunedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in aumento del 2,4% su base annua, a EUR134,6 milioni da EUR131,5 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.
BasicNet - in rosso del 2,1% - ha fatto sapere giovedì che il marchio Kappa e il club calcistico AS Monaco hanno presentato una divisa esclusiva, sviluppata in collaborazione con il brand parigino di alta moda KOCHÉ.
Bestbe Holding è stato il migliore del listino, con un rialzo del 12%.
Tra le PMI, Simone - non interessata dagli scambi - ha annunciato lunedì un investimento strategico nel campo dell'Intelligenza Artificiale attraverso un contratto Subscription Agreement for Future Equity con Onepix Academy, una start-up innovativa specializzata nello sviluppo di chatbot avanzati.
L'accordo prevede una partecipazione minima del 10% nel capitale di Onepix Academy, con la quota esatta che verrà determinata dall'ingresso di futuri investitori.
Nusco - che non ha scambiato - ha fatto sapere lunedì che Nusco Imobiliara, società attiva nello sviluppo e nella gestione di progetti immobiliari in Romania, ha investito EUR42 milioni per la realizzazione della prima struttura alberghiera a marchio Hyatt.
Pozzi Milano è salito del 2,1% dopo che ha comunicato lunedì di aver acquisito nuovi ordini per il mercato messicano, con un valore complessivo di circa EUR1,5 milioni, che seguono e rinnovano quelli conclusi lo scorso gennaio 2024.
A New York, il Dow ha chiuso avanti dello 0,9%, il Nasdaq ha ceduto lo 0,4%, mentre l'S&P 500 ha raccolto lo 0,2%.
In Asia, lo Shanghai Composite segna un verde del 2,5%, l'Hang Seng è in verde dell'1,9%, mentre il Nikkei ha ceduto l'1,8%.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0262 contro USD1,0199 di lunedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale invece USD1,2215 da USD1,2225 di lunedì sera.
Tra le commodity, spinta sul petrolio con il Brent che vale USD80,47 al barile da USD81,38 al barile di lunedì, in chiusura azionaria europea. L'oro scambia a USD2.668,79 l'oncia da USD2.682,65 l'oncia di lunedì sera.
Nel calendario economico di martedì, in Europa, alle 0845 CET in Francia viene pubblicato il bilancio del budget del governo, mentre alle 1000 CET in Italia è la volta dei dati sulla produzione industriale.
Un'ora più tardi è previsto il risultato della rilevazione ZEW del sentiment dell'economia tedesca e di quella dell'Eurozona.
Alle 1200 CET, la Cina pubblica i dati sulla massa monetaria M2.
Oltreoceano, negli USA, alle 1430 CET, sono attesi i dati sull'indice dei prezzi alla produzione.
Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi i risultati di Gibus.
Di Maurizio Carta, Alliance News reporter
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