(Alliance News) - In una giornata debole sul fronte societario e macroeconomico, l'ultima di negoziazioni a Piazza Affari del 2024, il principale indice azionario meneghino chiude in lieve calo.
Il FTSE Mib ha chiuso lunedì in rialzo dello 0,1% a 34.186,18, portando la variazione dell'intero anno in positivo di oltre il 12%.
In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rosso dello 0,4%, il CAC 40 di Parigi ha ceduto lo 0,7% e il DAX 40 di Francoforte ha registrato un ribasso dello 0,4%.
A Milano, il Mid-Cap ha chiuso in lieve calo a 47.750,01, lo Small-Cap ha guadagnato lo 0,3% a 28.324,96 e l'Italia Growth è salito dello 0,9% a 7.906,40.
Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, si conferma in vetta Banca Monte Paschi Siena, in rialzo del 2,3%.
Venerdì, la banca ha fatto sapere di aver nominato per cooptazione Alessandro Caltagirone alla carica di consigliere non indipendente, così come Elena De Simone, mentre Marcella Panucci, Francesca Renzulli e Barbara Tadolini sono state nominate quali consiglieri indipendenti.
Fa bene anche BPER Banca, su dell'1,4%, e sale anche Mediobanca, in rialzo dello 0,5%.
UniCredit - su dello 0,5% - lunedì ha respinto le accuse di voler tagliare un gran numero di posti di lavoro in Commerzbank in caso di successo dell'acquisizione.
"UniCredit è attualmente solo un investitore in Commerzbank e tutte le dichiarazioni su ciò che potrebbe accadere in futuro sono pura speculazione", ha dichiarato la banca in risposta alle affermazioni di Uwe Tschäge, capo del comitato aziendale di Commerzbank, che rappresenta gli interessi del personale.
Parlando recentemente al quotidiano tedesco Handelsblatt, Tschäge ha previsto che un'acquisizione potrebbe comportare la perdita di due terzi del personale di Commerzbank. "Si profila una riduzione di oltre 15.000 posti di lavoro", ha dichiarato al quotidiano economico.
Tra i ribassisti, STMicroelectronics fa peggio di tutti, in calo dell'1,6%, mentre flette anche Interpump Group, giù dell'1,2%.
Sul Mid-Cap, WIIT ha chiuso in rosso dello 0,3%. La società ha comunicato venerdì di aver siglato il rinnovo del contratto con uno dei leader italiani di livello mondiale nel settore del lusso, storico cliente del gruppo.
Peggio fa Moltiply Group, in calo dell'1,9%.
Dall'altro lato del listino, bene Rai Way, in rialzo del 2,4%, e Acea, che chiude l'ultima seduta dell'anno con un guadagno del 2,1%.
Sullo Small-Cap, l'assemblea di Olidata - in aumento dell'1,3% - ha deliberato di autorizzare il consiglio di amministrazione all'acquisto di un massimo di 1,9 milioni azioni ordinarie post-raggruppamento, ovvero 19,3 milioni azioni pre-raggruppamento.
Generalfinance - in parità a fine scambi - venerdì ha comunicato il rinnovo dei contratti di factoring – nella forma tecnica della ricessione di crediti in modalità pro solvendo e pro soluto – con Factorit, società di factoring del gruppo Banca Popolare di Sondrio, e con BPER Factor, società di factoring del gruppo BPER Banca.
TXT e-solutions ha guadagnato lo 0,1% dopo aver comunicato lunedì che è stata perfezionata l'acquisizione dell'84,1% del capitale di Webgenesys, società ICT nata nel 2009 che oggi opera come digital enabler, proponendosi come motore di innovazione digitale principalmente per le pubbliche amministrazioni.
I ricavi attesi di Webgenesys per il 2024 sono pari a EUR37 milioni, con un Ebitda superiore a EUR9 milioni e margin pari a circa il 24%. Per il 2025, il budget di Webgenesys riporta ricavi pari a circa EUR45 milioni e un Ebitda superiore a EUR10 milioni, al netto delle sinergie.
Il corrispettivo pagato da TXT al closing è stato pari a EUR53,0 milioni, di cui EUR37,3 milioni in denaro ed EUR15,7 milioni in azioni TXT. L'operazione è stata finanziata tramite una nuova linea di credito bancaria erogato da Crédit Agricole Italia Spa a favore di TXT e dedicata all'operazione mentre le azioni TXT trasferite al closing sono state cedute a un valore convenzionale di EUR26,0 per azione.
Tra le PMI, iVision Tech - in rialzo dello 0,6% - venerdì ha fatto sapere di aver dato integrale esecuzione agli accordi sottoscritti il 15 ottobre e relativi all'operazione di acquisizione di una partecipazione di minoranza pari al 45% del capitale sociale di Molex Zetronic, società con sede a Padova appartenente al gruppo multinazionale americano Molex, attivo nella realizzazione di prodotti specifici e customizzati per aziende e gruppi automobilistici.
Lindbergh - in aumento del 4,6% - ha annunciato venerdì la cessione del ramo d'azienda dedicato alle consegne notturne in Francia a TCS SAS, controllata del gruppo Sterne. La transazione, con un prezzo stimato tra EUR1,2 milioni e EUR1,5 milioni, sarà effettiva dall'1 gennaio 2025.
Soges - flat a EUR2,15 per azione - ha fatto sapere venerdì di aver sottoscritto il contratto di subaffitto di rami d'azienda, per la gestione dell'attività ricettiva di tipo extra alberghiero denominata "Relais Villa L'Olmo", dell'attività ricettiva extra-alberghiera di bed and breakfast "Villa Sole" e dell'attività di ristorazione con insegna "Diadema" che costituiscono il complesso "Villa Olmo", struttura localizzata nel Chianti.
EdgeLab, quotatasi oggi tra le PMI di Borsa Italiana, ha chiuso la sua prima giornata di scambi in rialzo del 50% a EUR4,8750 per azione.
A New York, il Dow è in calo dello 0,8% a 42.653,35, il Nasdaq cede l'1,0% a 19.526,65 e l'S&P 500 flette dello 0,9% a 5.918,80.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0381 contro USD1,0427 di venerdì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale USD1,2511 da USD1,2585 di venerdì sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD74,45 al barile da USD73,57 al barile di venerdì in chiusura. L'oro scambia a USD2.603,66 l'oncia da USD2.630,99 l'oncia di venerdì sera.
Il calendario macroeconomico di martedì prevede i PMI manifatturiero, dei servizi e composito della Cina, in arrivo alle 0230 CET, l'indice Redbook e dei prezzi delle case degli USA, nel pomeriggio, e scorte settimanali di greggio degli States, previsti alle 2230 CET.
Gran parte dei mercati occidentali - inclusa Piazza Affari - resterà chiusa, con le borse di Madrid, Parigi e Londra che chiuderanno in anticipo, tra le 1230 CET e le 1405 CET.
Giovedì 2 gennaio, quando tornerà a suonare la campanella di Borsa Italiana, sono invece attesi i prezzi delle case in UK, alle 0800 CET, il PMI manifatturiero di Spagna, Italia, Francia, Germania, Eurozona e UK, i dati sui mutui in USA nel pomeriggio, prima dei PMI e delle jobless claims. La giornata si chiuderà con il bilancio della Federal Reserve, previsto alle 2230 CET.
Tra le società di Piazza Affari, non sono attesi particolari eventi macro, nemmeno alla ripresa degli scambi.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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