(Alliance News) - Lunedì, i principali indici europei chiudono la prima seduta della settimana in territorio positivo con prevalenza netta degli acquisti.
Piazza Affari sfiora quota 34.800 e la borsa di Parigi fa meglio di tutte, in una giornata ricca di dati macroeconomici per l'Europa, mentre oltreoceano i dati PMI positivi per gli USA trainano gli indici a New York.
"Le azioni hanno registrato solidi guadagni in tutto il mondo oggi grazie alle speranze che la futura amministrazione USA adotti un approccio più mirato sui dazi rispetto a quanto temuto. Il rimbalzo di oggi ricorda agli investitori che stanno entrando in un mondo dominato da Trump. Una volta che il nuovo presidente sarà insediato il 20 gennaio, possiamo aspettarci molti altri giorni simili a questo", afferma Chris Beauchamp, chief market analyst della piattaforma di trading online IG.
Anche le valute, tra cui euro e sterlina, hanno registrato un rimbalzo dopo settimane di vendite, ma secondo l'analista di IG il quadro generale continua a favorire un dollaro in rialzo.
Il FTSE Mib chiude lunedì in rialzo dell'1,9% a 34.780,81, il Mid-Cap sale dello 0,9% a 48.154,56, lo Small-Cap termina su dello 0,6% a 28.631,94 e l'Italia Growth guadagna lo 0,7% a 8.000,34.
In Europa, il FTSE 100 di Londra chiude in verde dello 0,3%, il CAC 40 di Parigi in rialzo del 2,2% e il DAX 40 di Francoforte guadagna l'1,5%.
Sul fronte macroeconomico, in Germania, secondo le stime preliminari rese note lunedì dall'Ufficio federale di statistica, il tasso d'inflazione annuale ha accelerato per il terzo mese consecutivo, raggiungendo il 2,6% a dicembre dal 2,2% di novembre e superando le previsioni di mercato del 2,4%.
Negli USA, l'indice PMI dei servizi S&P Global è stato rivisto al ribasso a 56,8 a dicembre rispetto alla stima preliminare di 58,5, ma rimane comunque superiore al 56,1 di novembre, indicando la crescita più forte nel settore dei servizi da marzo 2022.
Nello stesso periodo, l'indice PMI composito S&P Global degli USA è salito a 55,4, rispetto a 54,9 di novembre, segnando la crescita più rapida da aprile 2022.
Sempre negli USA, i nuovi ordini di beni manifatturieri sono diminuiti dello 0,4% su base mensile a novembre, mentre quelli nei settori dei beni durevoli sono in diminuzione dell'1,2%. Al contrario, gli ordini per i produttori di beni non durevoli sono aumentati dello 0,4%.
Nel frattempo, l'occupazione ha registrato una crescita per la prima volta in cinque mesi, anche se l'incremento è rimasto contenuto.
Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, fa meglio di tutti STMicroelectronics, salendo del 7,9%, rimbalzando dopo i recenti cali, sostenuto dalle aspettative positive sui finanziamenti nell'intelligenza artificiale.
Bene anche Amplifon, su del 5,5%, e Moncler, in rialzo del 4,6%.
Iveco Group - in verde del 3,8% - ha comunicato che la proprietà di Magirus GmbH e delle sue controllate operanti nel settore dei mezzi antincendio è stata trasferita a Mutares SE & Co. KGaA, secondo i termini dell'accordo descritti a marzo dell'anno scorso.
Mediobanca guadagna il 2,2%. Mediobanca Premier ha lanciato il fondo Amundi Eltif Agritaly Pir III Lux, focalizzato sul settore agroalimentare italiano, che offre vantaggi fiscali come l'esenzione da capital gain e imposte di successione se rispettate le normative.
Questo fondo, operativo dal 2021 e con masse gestite pari a EUR125 milioni a metà 2024, ha già sostenuto realtà come la catena Miscusi e Pistacchio tramite investimenti diretti.
L'agroalimentare italiano, valutato EUR335 miliardi, offre ampie opportunità, in particolare nei mercati privati, dove molte aziende non sono quotate. L'iniziativa è strategica per Mediobanca, che punta a rafforzare la propria piattaforma di risparmio gestito entro il 2026.
Bene i titoli del comparto bancario, con UniCredit che termina su del 3,1%, Banco BPM che guadagna il 2,3%, Intesa Sanpaolo che chiude in rialzo del 2,1%, Banca Mediolanum che avanza del 2,1%, BPER Banca che aumenta dell'1,8% e Banca Popolare di Sondrio in verde dell'1,2%.
Banca Monte dei Paschi di Siena chiude in verde del 2,4%. Come riporta lunedì Milano Finanza, per l'esercizio appena chiuso, la stima è quella di un utile ante imposte superiore a EUR1,3 miliardi e di dividendi per oltre EUR950 milioni, con un payout ratio aumentato dal 50% al 75%.
Sono solo cinque i titoli ribassisti del principale listino, con Snam che arretra dello 0,1%, Terna in rosso dello 0,3%, Italgas che chiude in calo dello 0,5%, e Hera che termina giù dello 0,8% così come A2A.
Sul Mid-Cap, Technoprobe sale del 7,5% e registra il rialzo più marcato, con quasi 500.000 azioni scambiate.
Sul fondo, Juventus FC cala del 6,8% dopo aver perso contro il Milan nella semifinale di Supercoppa Italiana, rinunciando così a un premio più alto dalla competizione.
Philogen sale del 2,7%. Poco prima di Natale, la società ha fatto sapere di aver approvato un nuovo piano di acquisto di azioni proprie che potrà avere a oggetto massime 250.000 azioni e un esborso massimo di EUR5 milioni.
Bene Tinexta, in verde del 3,8% così come Banco di Desio e della Brianza.
Webuild - in verde dello 4,2% - ha annunciato lunedì l'apertura al pubblico della Orange Line - Linea 3 - della Metro di Riyadh, parte di uno dei maggiori progetti infrastrutturali di mobilità urbana al mondo.
Sullo Small-Cap, Netweek cede il 6,1% e termina sul fondo del listino.
Volano Eurotech e EPH, con rialzi del 26% e del 14%, rispettivamente.
Geox termina in rosso dell'1,4%. Helikon Long Short Equity Fund Master ha alzato la posizione corta sul titolo allo 0,92% dallo 0,88% precedente.
Sul mercato alternativo del capitale di Borsa Italiana, termina il buon momento di Edgelab che chiude in calo del 16% a EUR7,40 per azione.
Rialzi a due cifre per Vantea SMART e La Sia, in verde del 22% e del 18%, rispettivamente.
A New York, il Dow è in rialzo dello 0,9%, il Nasdaq guadagna l'1,8%, mentre l'S&P 500 è in verde dell'1,3%.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0394 contro USD1,0286 di venerdì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale USD1,2523 da USD1,2409 di venerdì sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD76,80 al barile da USD76,47 al barile di venerdì in chiusura. L'oro scambia a USD2.651,06 l'oncia da USD2.652,99 l'oncia di venerdì sera.
Il calendario macroeconomico di martedì si apre alle 0101 CET con i dati sulle vendite al dettaglio in UK; successivamente alle 0800 CET verranno pubblicati i prezzi delle case sempre in UK; alle 0845 CET è previsto il dato sull'inflazione in Francia.
Alle 0930 CET saranno comunicati i PMI del settore costruzioni per Italia, Germania, Francia ed Eurozona mentre alle 1000 CET sarà pubblicato il tasso di disoccupazione in Italia; alle 1030 CET è in programma il PMI costruzioni UK; alle 1100 CET arriveranno i dati sull'inflazione in Italia e nell'Eurozona.
Nel pomeriggio, alle 1430 CET, verrà pubblicata la bilancia commerciale degli USA seguita alle 1600 CET da rapporto sui nuovi lavori JOLTs.
La giornata si chiude alle 2230 CET con i dati sulle scorte di greggio negli USA.
Tra le società di Piazza Affari, non sono attesi particolari eventi.
Di Antonio Di Giorgio, Alliance News reporter
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