(Alliance News) - Il Mib mercoledì ha chiuso in ribasso in area 34.600, alla sua terza sessione in saldo passivo, con un generale sentiment di cautela dovuto anche all'avvicinarsi delle numerose trimestrali societarie.
I trader, inoltre, si aspettano sempre di più un allentamento monetario meno aggressivo da parte della Federal Reserve, grazie alle osservazioni caute di alcuni funzionari della Fed all'inizio della settimana e a una serie di dati economici positivi.
Al contrario, riguardo la BCE, i trader hanno aumentato le aspettative di ulteriori tagli dei tassi. I commenti della numero uno dell'Eurotower Christine Lagarde sono stati interpretati come un segnale di declassamento delle prospettive economiche, portando i mercati a prevedere un taglio di 25 punti base ad ogni riunione fino alla metà del 2025.
Il FTSE Mib ha chiuso in ribasso dello 0,1% a 34.697,23, il Mid-Cap ha ceduto lo 0,4% a 46.621,67, lo Small-Cap ha chiuso giù dello 0,2% a 28.428,98 e l'Italia Growth ha chiuso rialzo frazionale a 8.107,91.
In Europa, il FTSE 100 ha chiuso in passivo dello 0,6%, il CAC 40 di Parigi ha ceduto lo 0,5%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha lasciato sul parterre lo 0,2%.
Sul paniere a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, forza su Stellantis, che ha chiuso rialzista del 3,0% a EUR12,38 per azione dopo lo 0,8% di verde della vigilia.
Bene anche STMicrolectronics, rialzista con l'1,8%, in scia all'attivo di martedì con l'1,8%.
Hera ha invece raccolto l'1,4%, rialzando la testa dopo due sessioni chiuse con candela ribassista.
Telecom Italia - in calo del 2,4% - ha confermato mercoledì che, nel corso della mattina di oggi, la Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un decreto di perquisizione presso l'ufficio di un proprio dirigente per l'ipotesi di corruzione tra privati. "La società collaborerà con gli inquirenti anche per ricostruire eventuali responsabilità a danno del gruppo", ha spiegato la società.
Eni - in saldo passivo dello 0,7% - ha comunicato mercoledì di aver rilevato 3,9 milioni azioni ordinarie proprie, per un controvalore complessivo di EUR55,00 milioni.
Sul Mid-Cap, De Longhi ha chiuso in rialzo del 4,2% a EUR27,42, dopo la seduta flat della vigilia.
Zignago Vetro ha invece raccolto il 3,3%, virando al rialzo dopo due sedute chiuse con candela bearish. Sul titolo si è registrato un alto volume di scambi pari a 184.000 pezzi, rispetto a una media giornaliera a tre mesi di 78.000 circa.
Webuild - in verde dello 0,6% - ha comunicato di aver definito il pricing di nuove obbligazioni per EUR500 milioni, i cui proventi verranno usati per rimborsare parte dell'indebitamento esistente della società. L'importo complessivo in linea capitale delle nuove obbligazioni è pari a EUR500 milioni, con un prezzo di sottoscrizione pari al 100% del loro valore nominale. La data di scadenza delle nuove obbligazioni è il 30 aprile 2030 e la relativa cedola annuale è del 4,875%.
Fincantieri - in rosso del 3,7% - ha comunicato mercoledì di aver siglato con la società armatrice Viking i contratti per la costruzione di due nuove navi da crociera. Le due navi, che saranno costruite presso i cantieri nei stabilimenti italiani dell'armatore, rappresentano l'ultima generazione di unità altamente tecnologiche ed efficienti sotto il profilo energetico. La consegna delle navi è prevista nel 2030.
d'Amico ha invece ceduto il 7,6% a EUR5,26 per azione, dopo l'attivo di martedì con un più 1,8%.
Sullo Small-Cap, è avanzato bene Digital Bros, che ha chiuso rialzista del 6,4%, in scia all'attivo della vigilia con il 9,9%.
I Grandi Viaggi ha invece portato a casa un attivo del 5,5%, dopo la flessione della vigilia con l'1,8% e con nuovo prezzo a EUR1,18 per azione.
Fidia - in rosso del 3,3% - ha comunicato di aver chiuso il primo semestre con ricavi di EUR9,4 milioni, in aumento del 4,4% rispetto a EUR9,0 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. La perdita netta peggiora notevolmente a EUR7,2 milioni da EUR2,1 milioni, impattato significativamente dalla contabilizzazione delle obbligazioni convertibili e dei warrant emessi.
Piquadro - in calo del 4,2% - ha comunicato mercoledì di aver registrato nel primo semestre dell'esercizio 2024-2025, chiuso il 30 settembre 2024, ricavi di EUR87,8 milioni, in aumento del 2,1% rispetto a EUR85,9 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Il marchio Piquadro ha generato ricavi pari a EUR39,8 milioni, con una crescita dello 0,8%. Il canale wholesale ha rappresentato circa il 61,7% delle vendite del brand, registrando un incremento del 2,1% rispetto allo scorso esercizio.
Eurogroup Laminations ha raccolto l'1,9% a EUR3,42 per azione. ActusRayPartners taglia posizione corta su Eurogroup Laminations allo 0,67% dallo 0,78% .
Fra le PMI, Estrima ha portato il prezzo avanti dell'8,8%, dopo l'1,5% di flessione della vigilia.
Gismondi 1754 ha raccolto il 7,7% a EUR3,53, alla sua quarta seduta da rialzista.
EdiliziAcrobatica - in verde del 5,8% - ha fatto sapere mercoledì di aver registrato, nei primi nove mesi dell'anno, un aumento dei contratti sottoscritti del 22% su base annua, a 22.694 da 18.590 dell'analogo periodo del 2023. Il numero dei clienti, precisa la società, è cresciuto dell'84% rispetto al 30 settembre 2023.
FOS ha invece chiuso in verde dell'1,8% a EUR2,26 per azione. "Speriamo di poter fare dei buoni risultati nel secondo semestre dopo essere stati capaci di mantenere in linea i target perché venivamo da un paio di anni in cui c'era stat un po' di tensione sulle risorse tecniche, quindi siamo riusciti a costruire dei team specialisti per poter consegnare i progetti", ha raccontato Enrico Botte, CEO di FOS, intervistato durante l'evento Next Gems nella sede di Borsa Italiana a Milano, di cui Alliance News è media partner. "Non abbiamo difficoltà a trovare ordini, stiamo entrando in nuovi settori come gare Consip, l'UE, difesa, agritech, ma non riuscivamo a migliorare la performance per mancanza di esperti delle varie materia, ma ora abbiamo invertito la tendenza".
AATech si è invece contratto del 7,1%, dopo due sedute di attivo in cui ha accumulato un aumento di quasi l'11%.
A New York, il Dow Jones sta cedendo lo 0,7%, il Nasdaq arretra dell'1,0%, mentre l'S&P 500 sta facendo un passo indietro dello 0,6%.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0782 contro USD1,0811 di martedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,2942 da USD1,2977 di ieri sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD75,16 al barile contro USD75,94 al barile di martedì in chiusura azionaria europea. L'oro scambia a USD2.718,64 l'oncia da USD2.741,27 l'oncia di martedì sera.
Nel calendario macroeconomico di giovedì, in arrivo il PMI servizi e manifatturiero del Giappone alle 0230 CEST, della Francia alle 0915 CEST, 0930 CEST della Germania e alle 1000 CEST dell'Eurozona. Alle 1030 CEST, invece, sarà la volta del Regno Unito.
Dagli USA, alle 1430 CEST sarà la volta delle richieste di disoccupazione, mentre alle 1515 CEST toccherà ai PMI manifatturiero e dei servizi.
In serata, il bilancio settimanale della Federal Reserve alle 2230 CEST.
Nel calendario societario, in arrivo i risultati a nove mesi di Eni, Fervi, Italgas, Maire, Next Re, Seri Industrial e Talea Group.
Di Maurizio Carta, Alliance News reporter
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