(Alliance News) - Lunedì, i mercati azionari europei prtoseguono l'anadmaneto con trend ribassista, con i rendimenti obbligazionari che aumentano e le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed che si riducono, facendo propendendere le sale trading sul lato 'sell'.
Da segnalare nel mercato valutario la forza della banconota verde, che spinge euro e sterline al ribasso. Propio sulla sterlina, che al momento scambia a USD1,2129, i trader stanno si stanno posizionando sempre più su ulteriori cali, con i dati delle opzioni che mostrano una forte domanda per contratti sotto USD1,20 e persino fino a USD1,12, come si legge su Bloomberg in base ai dati della Depository Trust & Clearing Corporation.
A Milano sono in rialzo il 16% dei titoli, in ribasso il 34%, invariati il 5%, mentre ancora non vengono scambiati il 45% dei titoli. Il controvalore degli scambi è di poco inferiore a quota EUR263 milioni.
Il FTSE Mib, così, si muove in rosso dell'1,0% a 34.755,49.
In Europa, il FTSE 100 di Londra sta cedendo lo 0,3%, mentre il CAC 40 di Parigi cede lo 0,7% e il DAX 40 di Francoforte lo 0,6%.
Fra i listini minori, il Mid-Cap naviga in rosso dell'1,1% a 46.712,14, lo Small-Cap è giù dello 0,8% a 28.111,43 e l'Italia Growth sta cedendo lo 0,3% a 7.959,75.
Sul Mib, buona seduta per Snam, che si porta avanti dello 0,6% a EUR4,32 per azione, dopo due sedute da ribassista, spinto dal rialzo del prezzo del gas. Lunedì i future sul gas naturale europeo - misurati sul Dutch TTF - sono saliti oltre EUR47,10 per megawattora, spinti dall'aumento della domanda e dalle crescenti preoccupazioni per l'offerta.
Per la prima volta dalla invasione russa dell'Ucraina nel 2022, l'Europa rischia di non raggiungere i suoi obiettivi di stoccaggio del gas per il prossimo inverno, con il rischio di scatenare una corsa globale alle forniture fino a quando non saranno disponibili nuove capacità di gas naturale liquefatto (GNL) nel 2026.
Eni - che beneficia del rialzo del prezzo del barile - avanza invece dello 0,9%, proseguendo ininterrotamente il trend rialzista inizato il 27 dicembre con prezzo in area EUR13,86 per azione.
STMicroelectronics sta invece cedendo il 3,9% a EUR23,32 per azione, alla sua decima sessione consecutiva in saldo passivo.
Tenaris avanza ugualmente spinta da prezzo del gas e del petrolio, con un più 0,3%, con la company che prosegue con il piano di buyback. Da ultimo ha comunicato di aver acquistato ordinarie proprie tra il 6 e il 10 gennaio per un controvalore complessivo di EUR13,8 milioni.
Ferrari sta invece cedendo il 3,5%, con titolo del Cavallino alla sua quinta seduta con candela ribassista.
Sul MidCap, Sesa si porta avanti del 2,1% a EUR59,30, rialzando la testa dopo due sedute da ribassista.
d'Amico si spinge avanti del 2,2% a EUR4,47 per azione, in posizione per inanellare la sua terza seduta bullish.
Iren - in verde dello 0,4% - ha comunicato venerdì di aver perfezionato l'acquisizione del controllo di Egea Holding Spa, portando la propria partecipazione al 52,8% del capitale sociale. L'operazione, annunciata a novembre, è stata completata dopo l'ottenimento dei nulla osta Antitrust e Golden Power.
Anima Holding - in verde dello 0,2% - ha comunicato venerdì che la raccolta netta di dicembre ammonta a EUR111 milioni, portando il totale del 2024 a EUR775 milioni. I fondi aperti hanno registrato un dato positivo di EUR310 milioni nel mese e negativo di EUR445 milioni nell'anno. Le gestioni individuali ex Ramo I hanno visto un dicembre negativo per EUR199 milioni e un anno positivo per EUR1,22 miliardi.
Fondo del listino per Newlat Food, che si contrae del 3,1% dopo due sedute da rialzista.
Technoprobe sta invece cedendo l'1,7%, con prezzo in area EUR5,88 per azione, alla sua settima seduta da ribassista.
De Longhi segna invece un meno 1,9% a EUR28,42 per azione, alla sua quinta seduta da ribassista.
Sullo SmallCap, Itway avanza con il 4,3%, rialzando la testa dopo due sedute da ribassista.
Bialetti avanza invece del 2,2%, dopo due sedute in saldo passivo.
Gas Plus segna invece il 5,0% di attivo a EUR3,39 per azione, anch'ewsso beneficiando della spinta sul prezzo del gas. Il titolo sulla piattaforma MarketScreener - valutato da un solo analista - mostra un target price di EUR5,60, mostrandosi sottoprezzato di circa il 73%.
Piquadro - ancora flat a EUR2,02 per azione - ha comunicato lunedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in aumento del 2,4% su base annua, a EUR134,6 milioni da EUR131,5 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.
Industrie de Nora sta invece cedendo l'1,9% a EUR7,13 per azione. Sul titolo si segnala che Jefferies ha tagliato il target price a EUR8,00 da EUR9,00 precedente.
Somec cede invece il 3,9% a EUR11,25 per azione, alzando i remi dopo otto sedute di rialzi.
Fra le PMI, AATECH sta cedendo il 4,8% a EUR0,69 per azione, alla sua terza candela giornaliera ribassista.
Frendy Energy cede invece il 7,9% a EUR0,25 per azione, oggetto di profit taking dopo dopo quattro sedute da rialzista in cui è salito oltre il 51%.
In spolvero Eprcomunicazione, che segna un più 6,4% dopo quattro sedute da ribassista.
Cloudia Research sta invece raccogliendo l'1,2%, alla sua terza sessione rialzista con nuvo prezzo a EUR1,15 per azione.
Nusco - flat a EUR0,94 - ha fatto sapere lunedì che Nusco Imobiliara SA, società attiva nello sviluppo e nella gestione di progetti immobiliari in Romania, ha investito EUR42 milioni per la realizzazione della prima struttura alberghiera a marchio Hyatt. Come ha spiegato la società in una nota, il progetto rientra nella più ampia operazione di riqualificazione urbana posta in essere dal gruppo Nusco in Romania.
A New York, venerdì sera, il Dow ha chiuso in calo dello 0,6%, il Nasdaq ha ceduto l'1,6%, mentre l'S&P 500 ha lasciato sul parterre l'1,5%.
Tra le valute, si manifesta ancora la forza del dollaro, con l'euro che passa di mano a USD1,0200 - il minimo da ottobre 2022 - contro USD1,0228 di venerdì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale invece USD1,2124 da USD1,2195 di venerdì sera.
Tra le commodity, spinta sul petrolio con il Brent che vale USD80,90 al barile da USD75,70 al barile di venerdì, in chiusura azionaria europea. L'oro scambia a USD2.679,82 l'oncia da USD2.720,61 l'oncia di venerdì sera.
Il calendario macroeconomico di lunedì prevede, alle 1700 CET dagli USA, la pubblicazione delle aspettative di inflazione dei consumatori.
La giornata si chiude alle 2000 CET, sempre dagli USA, con il bilancio del budget federale.
Di Maurizio Carta, Alliance News reporter
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