(Alliance News) - Giovedì il Mib ha chiuso ribassista, con l'asticella dei punti che ha chiuso in area 34.200, segnando la terza sessione consecutiva di perdite e attestandosi vicino ai minimi di tre settimane, con i dati USA che suggeriscono mosse "meno aggressive" da parte della Federal Reserve nel percorso dei tagli.

Infatti, nel pomeriggio, fra i dati macro, da segnalare che l'indice dei prezzi PCE core degli USA - l'indicatore preferito dalla banca centrale statunitense - è aumentato dello 0,3% rispetto al mese precedente nel mese di settembre, il rialzo più alto degli ultimi cinque mesi, dopo un aumento dello 0,2% rivisto al rialzo di agosto, in linea con le previsioni del mercato. Su base annua, i prezzi PCE core sono aumentati del 2,7%, come ad agosto, ma al di sopra delle previsioni del 2,6%. I dati sono stati rilasciati giovedì dal Bureau of Economic Analysis.

Inoltre, dal mercato del lavoro - importante dato per la Fed insieme all'andamento dei prezzi - si registra come il numero di persone che hanno richiesto il sussidio di disoccupazione negli USA è sceso di 12.000 unità rispetto alla settimana precedente, raggiungendo 216.000 unità nel periodo terminato il 26 ottobre.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in calo dello 0,6% a 34.281,24, il Mid-Cap ha finito giù dello 0,7% a 46.058,16, lo Small-Cap ha perso l'1,2% a 28.046,22 e l'Italia Growth ha ceduto lo 0,3% a 7.919,86.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rosso dello 0,6%, il CAC 40 di Parigi ha ceduto l'1,2% mentre il DAX 40 di Francoforte è arretrato dell'1,0%.

Nel Mib, fra i pochi rialzisti si vede Nexi, che ha chiuso in verde dell'1,7% a EUR5,80 per azione, rialzando la testa dopo due sedute da ribassista.

Stellantis - in verde del 2,9% - ha fatto sapere giovedì di aver chiuso il terzo trimestre dell'anno con ricavi netti pari a EUR33,0 miliardi da EUR45,1 miliardi nel periodo corrispondente del 2023, principalmente per minori consegne e un mix sfavorevole, oltre all'impatto dei prezzi e dei cambi, come ha spiegato la società in una nota. Le consegne consolidate si sono attestate a 1,1 milioni da 1,4 milioni nel terzo trimestre 2023, in calo del 20% su base annua.

"Sebbene la performance del terzo trimestre del 2024 sia inferiore al nostro potenziale, sono soddisfatto dei progressi nell'indirizzare i problemi operativi, in particolare lo stock negli USA, che è stato ridotto in modo significativo ed è in linea con gli obiettivi di fine anno, nonché la stabilizzazione della quota di mercato nello stesso Paese. In Europa, i nostri rigorosi requisiti di qualità hanno ritardato l'avvio di alcuni modelli dagli alti volumi, ma con i progressi compiuti nel risolvere le sfide, beneficeremo presto dell'espansione significativa che l'ondata di prodotti di nuova generazione porterà nel 2025 e oltre", ha commentato Doug Ostermann, CFO di Stellantis.

STMicroelecronics ha invece ceduto il 2,8%. La società ha comunicato giovedì di aver chiuso il terzo trimestre con un utile di USD351 milioni, in calo del 68% rispetto agli USD1,09 miliardi dello stesso periodo del 2023. Il risultato è in lieve calo rispetto al secondo trimestre 2024, quando l'utile netto ammontava a USD353 milioni.

Il consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo - in calo dello 0,2% - giovedì ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 30 settembre, chiudendo il periodo con un utile netto in crescita del 17% a EUR7,2 miliardi da EUR6,1 miliardi dei primi nove mesi del 2023. Il board ha altresì deliberato la distribuzione di EUR0,17 per azione come acconto su dividendi di competenza per il 2024. Il totale è di circa EUR3,0 miliardi.

Carlo Messina ha elogiato la performance dei nove mesi di Intesa Sanpaolo, la banca di cui è amministratore delegato e per la quale vede un futuro ancora più roseo. "I risultati dei primi nove mesi del 2024 confermano Intesa Sanpaolo leader a livello europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di BNP Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra".

"Nel 2024, contiamo di conseguire un utile netto superiore a EUR8,5 miliardi, frutto di significative azioni volte a una ulteriore sostenibilità dei risultati, mentre l'obiettivo di utile netto per l'esercizio 2025 è stato aumentato a circa EUR9 miliardi, grazie all'elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica", ha spiegato Messina a margine della pubblicazione dei conti dei nove mesi.

Inwit - in rosso dello 0,7% - ha fatto sapere di aver perfezionato l'operazione di acquisto di una quota di controllo esclusivo del 52,08% del capitale sociale di Smart City Roma Spa, che alla fine dello scorso anno si era aggiudicata la gara indetta da Roma Capitale per la concessione del progetto Roma 5G.

Sul MidCap, forza su Fincantieri, che ha chiuso in verde del 3,3%, migliore del listino e alla sua terza candela bullish consecutiva.

Webuild - su dell'1,4% - ha fatto sapere giovedì di aver firmato un accordo di partnership con Bologna FC 1909 con diritto di esclusività fino al 31 dicembre 2027 "per lo svolgimento degli ulteriori approfondimenti di fattibilità tecnica e per la ristrutturazione e riqualificazione in modalità EPC, Engineering, Procurement and Construction, dello stadio Dall'Ara". Il progetto prevede un investimento complessivo stimato in EUR200 milioni.

WIIT - in rosso del 4,4% - ha comunicato giovedì il rinnovo del contratto quinquennale per servizi cloud e cyber security per un valore complessivo di circa EUR2,6 milioni. Il cliente è un'importante azienda multinazionale italiana, operatore di riferimento nella lavorazione di materiale plastico.

Digital Value ha invece lasciato sul parterre il 5,5%, in scia alla contrazione della vigilia con il 2,9%.

Juventus FC ha chiuso in contrazione del 5,5%, dopo quattro sedute rialziste, all'indomani del deludente pareggio interno con il Parma.

Technogym ha invece lasciato sul parterre lo 0,4%. Il board mercoledì ha esaminato i ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'esercizio 2024, pari a EUR621,6 milioni, in aumento del 10% rispetto gli EUR565,2 milioni del medesimo periodo del 2023.

Sullo SmallCap, Industrie de Nora ha ceduto il 4,4% a EUR8,64 e aggiornando durante la seduta il minimo a 52 settimane a EUR8,62. Per il titolo si tratta della quarta seduta chiusa in saldo passivo, in attesa dei conti a nove mesi in programma per martedì.

Antares ha invece ceduto il 3,5%, dopo il 3,1% di verde di mercoledì sera.

Digital Bros ha ceduto il 2,3% a EUR9,19 per azione. Da segnalare che sul titolo, Connor, Clark & Lunn Investment Management ha tagliato lo short allo 0,49% dallo 0,51% precedente.

Aquafil ha invece ceduto il 3,4%, dopo l'1,0% di verde della seduta precedente. La società lunedì ha fatto sapere lunedì di aver chiuso i primi nove mesi con una perdita di EUR8,8 milioni, in miglioramento dal passivo di EUR17,1 milioni di pari periodo 2023.

Fra le PMI, Cyberoo ha terminato la sessione avanti del 7,0%, dopo il 5,5% di verde di mercoledì sera.

Espe ha invece raccolto il 3,9% con nuovo prezzo a EUR2,68 per azione.

Reway Group - in verde del 2,7% - ha comunicato giovedì che il valore della produzione è stato pari a EUR145,2 milioni nei primi nove mesi. Nel solo terzo trimestre, il valore della produzione ha raggiunto EUR29 milioni. La maggior parte dell'indicatore proviene dal settore della manutenzione e risanamento stradale e autostradale con EUR102,9 milioni e da quello ferroviario con EUR42,3 milioni.

Giglio.Com ha invece chiuso in contrazione del 5,1% a EUR1,12, alla sua terza seduta ribassista.

A New York, il Dow Jones sta cedendo lo 0,7%, il Nasdaq è in rosso del 2,3%, mentre l''S&P 500 sta cedendo l'1,5%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0857 da USD1,0858 di mercoledì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale USD1,2874 da USD1,2957 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD72,55 al barile da USD72,55 al barile di mercoledì sera. L'oro scambia a USD2.740,52 l'oncia da USD2.787,67 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario economico di venerdì, alle 0800 CET, sarà in arrivo l'indice dei prezzi delle case in UK mentre, alle 1000 CET, sarà la volta del PMI manifatturiero.

Nel pomeriggio, dagli USA, alle 1330 CET, arriverà il report sulle buste paga del settore non agricolo e il tasso di disoccupazione, seguito un quarto d'ora dopo dal PMI manifatturiero.

In serata, come di consueto il venerdì, alle 2030 CET, sarà la volta del rilascio del COT Report.

Nel calendario societario di Piazza Affari, non sono attesi risultati.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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