(Alliance News) - Piazza Affari rispetta le previsioni e apre in rialzo la seduta di scambi di giovedì, con Saipem a guidare il listino a maggiore capitalizzazione.

Il FTSE Mib ha aperto giovedì in rialzo dello 0,6% a 34.898,34, il Mid-Cap sale dello 0,6% a 46.884,73, lo Small-Cap guadagna lo 0,3% a 28.503,93 e l'Italia Growth in flessione dello 0,2% a 8.092,55.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sale dello 0,6% a 8.311,01, il CAC 40 di Parigi guadagna lo 0,6% a 7.544,85 e il DAX 40 di Francoforte ha iniziato in rialzo dello 0,5% a 19.475,50.

Sul paniere a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, sale del 4,5% Saipem.

Bene Enel, in rialzo dello 0,8%, e Telecom Italia, su dello 0,5% dopo i ribassi di ieri.

Nella serata di mercoledì il cda della società di TIM ha dichiarato di aver preso atto dell'indagine della procura di Roma, evidenziando la totale estraneità della company ai reati contestati.

"La società collaborerà con gli inquirenti anche per ricostruire eventuali responsabilità a danno del gruppo", ha spiegato la società.

Bene all'apertura anche Stellantis, in rialzo dell'1,5%.

Hera raccoglie l'0,4%, rialzando la testa dopo due sessioni chiuse con candela ribassista.

Eni - in rialzo dell'1,1% - ha comunicato questa mattina di aver siglato un accordo con KKR & Co. Inc. per l'acquisizione del 25% del capitale sociale di Enilive per un totale di EUR2,94 miliardi da parte del fondo statunitense.

L'operazione comprende un aumento di capitale di EUR500 milioni riservato a KKR e l'acquisto di azioni Enilive per EUR2,44 miliardi, valutando post-money il 100% del capitale sociale di Enilive EUR11,75 miliardi in termini di equity value.

L'accordo include anche un aumento di capitale da parte di Eni per azzerare la Posizione finanziaria netta della società prima della chiusura.

Sul Mid-Cap, De' Longhi è in rialzo all'apertura del 6,0%. Sale anche Maire, su dell'1,8%, dopo i ribassi delle ultime sedute.

Crolla invece Digital Value, in ribasso dell'8,6% a EUR12,14.

Webuild - in ribasso dello 0,5% - ha comunicato di aver definito il pricing di nuove obbligazioni per EUR500 milioni, i cui proventi verranno usati per rimborsare parte dell'indebitamento esistente della società. L'importo complessivo in linea capitale delle nuove obbligazioni è pari a EUR500 milioni, con un prezzo di sottoscrizione pari al 100% del loro valore nominale. La data di scadenza delle nuove obbligazioni è il 30 aprile 2030 e la relativa cedola annuale è del 4,875%.

Fincantieri – ancora in rosso dello 0,6% - ha comunicato mercoledì di aver siglato con la società armatrice Viking i contratti per la costruzione di due nuove navi da crociera.

Le due navi, che saranno costruite presso i cantieri nei stabilimenti italiani dell'armatore, rappresentano l'ultima generazione di unità altamente tecnologiche ed efficienti sotto il profilo energetico. La consegna delle navi è prevista nel 2030.

Sullo Small-Cap, bene Eems, in rialzo del 4,7% in avvio, e Digital Bros - su dello 2,5% - che prosegue la corsa rialzista dopo aver chiuso ieri con un guadagno del 6,4%.

Crolla Olidata, che lascia sul terreno il 12%. Rosso anche per Conafi, che cede il 4,3%.

Ancora rosso per Fidia, che cede l'1,5%. La società ha comunicato mercoledì di aver chiuso il primo semestre con ricavi di EUR9,4 milioni, in aumento del 4,4% rispetto a EUR9,0 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. La perdita netta peggiora notevolmente a EUR7,2 milioni da EUR2,1 milioni, impattato significativamente dalla contabilizzazione delle obbligazioni convertibili e dei warrant emessi.

Ancora flat - a EUR2,04 per azioni - Piquadro, che ha comunicato mercoledì di aver registrato nel primo semestre dell'esercizio 2024-2025, chiuso il 30 settembre 2024, ricavi di EUR87,8 milioni, in aumento del 2,1% rispetto a EUR85,9 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Il marchio Piquadro ha generato ricavi pari a EUR39,8 milioni, con una crescita dello 0,8%. Il canale wholesale ha rappresentato circa il 61,7% delle vendite del brand, registrando un incremento del 2,1% rispetto allo scorso esercizio.

EuroGroup Laminations raccoglie in avvio lo 0,5% a EUR3,44 per azione. ActusRayPartners ha tagliato mercoledì la posizione corta su Eurogroup Laminations allo 0,67% dallo 0,78%.

Fra le PMI, in apertura, Vantea Smart sale del 5,4%.

Ancora in rialzo Estrima, che guadagna il 5,2%, dopo che ieri ha portato il prezzo sudell'8,8%.

Flat Gismondi 1754, in positivo per le scorse quattro sedute, con il titolo che ha raccolto solo mercoledì il 7,7%, chiudendo a EUR3,53.

In rialzo dell'1,2% Alfonsino. Pochi minuti prima dell'apertura, la società ha comunicato l'accordo tra la controllata Rushers Srl e il Gruppo Ciro Amodio, per la digitalizzazione delle consegne a domicilio di selezionati punti vendita in Campania.

Sul fondo del listino, Monnalisa, che cede il 6,3%.

FOS ha invece aperto in rialzo dell'1,8% a EUR2,26 per azione.

"Speriamo di poter fare dei buoni risultati nel secondo semestre dopo essere stati capaci di mantenere in linea i target perché venivamo da un paio di anni in cui c'era stat un po' di tensione sulle risorse tecniche, quindi siamo riusciti a costruire dei team specialisti per poter consegnare i progetti", ha raccontato Enrico Botte, CEO di FOS, intervistato durante l'evento Next Gems nella sede di Borsa Italiana a Milano, di cui Alliance News è media partner.

"Non abbiamo difficoltà a trovare ordini, stiamo entrando in nuovi settori come gare Consip, l'UE, difesa, agritech, ma non riuscivamo a migliorare la performance per mancanza di esperti delle varie materia, ma ora abbiamo invertito la tendenza".

In Asia, il Nikkei ha chiudo giovedì in rialzo dello 0,1% a 38.143,29, lo Shanghai Composite è sceso dello 0,7% a 3.648,40 e l'Hang Seng è in flessione dell'1,3% a 20.493,68.

A New York, alla chiusura di mercoledì, il Dow Jones ha perso l'1,0% a 42.514,95, il Nasdaq ha ceduto l'1,6% a 18.276,65 e l'S&P 500 ha perso lo 0,9% a 5.797,42.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0772 da USD1,0782 di mercoledì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,2948 da USD1,2942 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD75,96 al barile contro USD75,16 al barile di mercoledì in chiusura azionaria europea. L'oro scambia a USD2.734,99 l'oncia da USD2.718,64 l'oncia di mercoledì sera.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, dagli USA, alle 1430 CEST, sarà la volta delle richieste di disoccupazione, mentre alle 1515 CEST toccherà ai PMI manifatturiero e dei servizi.

In serata, il bilancio settimanale della Federal Reserve alle 2230 CEST.

Nel calendario societario, in arrivo i risultati a nove mesi di Eni, Fervi, Italgas, Maire, Next Re, Seri Industrial e Talea Group.

Di Antonio Di Giorgio, Alliance News reporter

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