(Alliance News) - Piazza Affari rispetta le attese e apre in calo la seconda seduta dell'anno, in una giornata non particolarmente ricca sotto il profilo macroeconomico.

Saverio Berlinzani, senior analist presso ActivTrades, ha dichiarato: "L'anno nuovo è cominciato con il medesimo refrain delle ultime sedute del 2024, ovvero borse in leggera correzione ribassista e dollaro sugli scudi, a schiacciare tutte le valute concorrenti".

"Del resto, di fronte a dati USA ancora resilienti, come i numeri sulla disoccupazione pubblicati ieri, e con prospettive di imposizione di dazi doganali da parte di Donald Trump - che, come spesso abbiamo ribadito, forzeranno i concorrenti a svalutare la propria divisa per limitarne i danni -, non sembrano esserci motivi per vendere valuta americana, che beneficia peraltro di una divaricazione ulteriore tra i Fed Funds e i tassi degli altri paesi del primo Mondo".

"Per vedere il biglietto verde perdere quota, c'è bisogno di vedere un cambiamento nella congiuntura USA in primis, in particolar modo un drastico peggioramento del settore immobiliare, ma poi, i dati sul mercato del lavoro che ancora si dimostra resiliente, senza dimenticare le questioni geopolitiche, in particolare la risoluzione del conflitto russo ucraino, che potrebbe permettere al vecchio continente di rifornirsi di energia a prezzi ragionevolmente inferiori a quelli attuali. Nonché eventuali tensioni tra Trump e la Fed. Ma, per ora, tutto ciò, appare assolutamente prematuro".

Il FTSE Mib ha aperto gli scambi di venerdì in calo dello 0,6% a 34.179,16, il Mid-Cap è in rosso dello 0,4% a 47.813,14, lo Small-Cap cede lo 0,2% a 28.470,05 e l'Italia Growth sale dello 0,2% a 7.966,91.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha aperto giù dello 0,1% a 8.253,47, il CAC 40 di Parigi perde lo 0,5% a 7.360,21 e il DAX 40 di Francoforte è in ribasso dello 0,1% a 20.003,20.

Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, a eccezione di Mediobanca e UniCredit, su dello 0,1%, il resto del paniere è tutto in rosso.

Stellantis fa peggio di tutti, complice un ribasso del 3,6%. Il 2024 ha chiuso con poco più di 1,5 milioni di vendite, stabile rispetto al 2023 ma inferiore del 19% rispetto al 2019: mancano quasi 360.000 immatricolazioni.

Stellantis soffre più degli altri: nel 2024, le immatricolazioni sono calate del 10% a 454.000 unità, con una quota di mercato scesa dal 32 al 29%. Fiat, in particolare, ha perso il 41%, superata da Dacia e Renault.

Al contrario, avanzano i gruppi asiatici: Toyota sale del 25% e Kia e MG del 32% ciascuna. MG, guidata dalla cinese SAIC, è capofila dell'espansione cinese, con BYD che, pur partendo da quote minime, mostra segnali di crescita rapida.

Banca Monte dei Paschi di Siena cede lo 0,6% dopo aver annunciato che, in linea col funding plan e avendo ricevuto l'autorizzazione della Banca Centrale Europea, eserciterà ill 22 gennaio l'opzione di rimborso integrale in via anticipata dell'obbligazione subordinata Tier 2 denominata da EUR400,0 milioni, con cedola dell'8,0%.

I titoli, interamente collocati a investitori istituzionali, saranno rimborsati integralmente alla pari, insieme agli eventuali interessi maturati e non corrisposti alla data di rimborso anticipato.

Sul Mid-Cap, non cambia lo scenario. Si salva Zignago Vetro, su dello 0,8%, ma gran parte dei titoli è ribassista.

Sul fondo, Salvatore Ferragamo cede il 2,5% e registra il calo più marcato sul listino.

Brembo cede lo 0,9% dopo aver completato l'acquisizione di Öhlins Racing, società specializzata nella produzione di sospensioni ad alte prestazioni per moto e auto.

Il valore della transazione corrisponde a un enterprise value di USD405,0 milioni, su base cash e debt free. Il pagamento del corrispettivo è stato eseguito utilizzando interamente la liquidità disponibile.

Tra le società a bassa capitalizzazione, rimbalza EPH, su del 32% in avvio.

Mondo TV cala dell'1,2% dopo aver richiesto a CLG Capital la sottoscrizione della quarta tranche del prestito obbligazionario convertibile sottoscritto da quest'ultima.

La tranche riguarda la sottoscrizione di 10 bond da EUR125.000 ciascuna. Dopo questa tranche, ne resteranno altre due da poter emettere, per un massimo di altri 16 bond.

"Pur in un contesto generale di difficoltà, la società conferma che le trattative per la ricerca di forme di finanziamento ordinarie, alternative al piano di obbligazioni convertibili, proseguono attivamente. A oggi, tali trattative non si sono ancora concretizzate, ma Mondo TV continua a impegnarsi nella ricerca di soluzioni che possano evitare il ricorso alle successive tranche del bond convertibile e limitare l'effetto diluitivo derivante dalla conversione delle tranche già esercitate", ha dichiarato la società.

Sul mercato alternativo del capitale di Piazza Affari, AATech parte in rosso del 7,7% ma fa peggio GT Talent, sospesa per eccesso di volatilità dopo un calo teorico dell'11%.

La PMI ha fatto sapere di aver concluso la procedura di accelerated bookbuilding di 608.500 azioni ordinarie. Le azioni sono state sottoscritte da investitori qualificati al prezzo di EUR1,80 ciascuna, per un controvalore complessivo di EUR1,1 milioni.

I proventi derivanti dal collocamento delle nuove azioni consentiranno al gruppo di far fronte alle esigenze di liquidità attuali e, parzialmente, per quelle future, fermo restando che il fabbisogno complessivo del gruppo per l'esercizio 2025 è stato stimato dal consiglio di amministrazione in EUR1,5 milioni.

Volano Porto Aviation Group, su del 44%, e Cloudia Research, in aumento del 19%, mentre prosegue il buon momento di EdgeLab, che guadagna il 9,4% in avvio di seduta.

In Asia, con Tokyo ancora chiusa, lo Shanghai Composite ha finito gli scambi di venerdì in calo dell'1,6% a 3.211,43 mentre l'Hang Seng sale dello 0,7% a 19.760,27.

A New York, il Dow ha chiuso giovedì in calo dello 0,3% a 42.392,27, il Nasdaq ha perso lo 0,2% a 19.280,79 e l'S&P 500 ha ceduto lo 0,2% a 5.868,55.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0279 contro USD1,0252 di giovedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale USD1,2395 da USD1,2378 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD75,91 al barile da USD76,39 al barile di giovedì in chiusura. L'oro scambia a USD2.652,85 l'oncia da USD2.671,19 l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di venerdì prevede, in Italia, la pubblicazione del dato sul deficit pubblico; alle 1030 CET, verranno rilasciati i dati relativi ai mutui in UK.

Nel pomeriggio, alle 1600 CET, dagli USA sarà reso noto il PMI manifatturiero, mentre a seguire, alle 1630 CET, sarà il turno delle scorte di gas naturale.

Successivamente, alle 1700 CET, sono previsti il discorso del membro del FOMC Barkin negli USA e, in parallelo, l'intervento di Lane, membro del Consiglio direttivo della Banca del Canada.

La giornata si chiude alle 1900 CET, dagli USA, con la pubblicazione dei dati sugli impianti di trivellazione di Baker Hughes.

Tra le società di Piazza Affari, non sono attesi particolari eventi.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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