(Alliance News) - Venerdì, il Mib ha chiuso rialzista, attestandosi intorno a quota 34.600, dopo tre sessioni consecutive chiuse in saldo passivo. Il movimento rialzista fa seguito all'andamento positivo di tutte le piazze europee, trascianto dal comparto bancario che ha dominato nelle prime posizioni del listino delle bluechip.

Fra i dati macro di giornata, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti si è attestato al 4,1% a ottobre, rimanendo invariato rispetto al minimo di tre mesi del mese precedente e allineandosi alle aspettative del mercato. I dati sono stati rilasciati venerdì dallo US Labor Statistics.

Il FTSE Mib è salito dell'1,2% a 34.676,17, il Mid-Cap ha raccolto lo 0,2% a 46.163,08, lo Small-Cap è avanzato dello 0,1% a 28.078,16 e l'Italia Growth ha chiuso in verde dello 0,2% a 7.937,01.

Il CAC 40 di Parigi è avanzato dello 0,8%, il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in rialzo dello 0,9%, mentre il FTSE 100 di Londra è salito dello 0,8%.

Sul listino a maggiore capitalizzazione, ha chiuso in vetta UniCredit, su del 3,6% e aggiornando il nuovo massimo a 52 settimane a quota EUR42,12, dopo che Fitch ne ha promosso il rating a BBB+.

L'agenzia ha anche modificato l'outlook, passando da stabile a positivo, col giudizio che ora supera di un gradino il rating sovrano italiano, prosegue il quotidiano. Secondo Fitch, questo risultato riflette un'eccezionale solidità rispetto ai concorrenti nazionali, supportata da una diversificazione efficace in economie performanti o in crescita.

Bene anche Intesa Sanpaolo - in verde del 2,5% - dopo che giovedì il consiglio di amministrazione ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 30 settembre, chiudendo il periodo con un utile netto in crescita del 17% a EUR7,2 miliardi da EUR6,1 miliardi dei primi nove mesi del 2023. Il board ha altresì deliberato la distribuzione di EUR0,17 per azione come acconto su dividendi di competenza per il 2024. Il totale è di circa EUR3,0 miliardi.

Banco BPM ha raccolto il 2,6% a EUR6,35 per azione, in scia al rialzo della vigilia con un più 0,2%, in attesa dei conti in arrivo per mercoledì.

STMicroelecronics ha invece chiuso cedendo lo 0,7%. La società ha ridotto le stime per il 2024 e ha avviato un piano di taglio dei costi in previsione di un avvio debole per il 2025, influenzato dalla crisi nel settore automobilistico. Il produttore di chip prevede che i ricavi per l'intero anno si attesteranno nella parte bassa della precedente stima, a USD13,27 miliardi, rispetto alla forchetta iniziale di USD13,2-13,7 miliardi.

A2A ha invece ceduto lo 0,5%, dopo l'1,9% di rosso della seduta precedente e con prezzo a quota EUR2,08 per azione.

Sul Mid-Cap, forza Fincantieri - su del 2,6% - dopo aver fatto sapere giovedì sera di aver firmato con BQ Solutions, società del Qatar dedicata a fornire supporto strategico alle forze militari e di sicurezza del Paese, Memorandum d'Intesa a Doha con l'obiettivo di sviluppare programmi di istruzione e addestramento, creati sotto la guida italiana, per le Forze Navali dell'Emirato del Qatar.

Webuild - su del 2,1% - ha fatto sapere giovedì di aver firmato un accordo di partnership con Bologna FC 1909 con diritto di esclusività fino al 31 dicembre 2027 "per lo svolgimento degli ulteriori approfondimenti di fattibilità tecnica e per la ristrutturazione e riqualificazione in modalità EPC, Engineering, Procurement and Construction, dello stadio Dall'Ara". Il progetto prevede un investimento complessivo stimato in EUR200 milioni.

WIIT – in verde dello 0,5% % - ha comunicato giovedì il rinnovo del contratto quinquennale per servizi cloud e cyber security per un valore complessivo di circa EUR2,6 milioni. Il cliente è un'importante azienda multinazionale italiana, operatore di riferimento nella lavorazione di materiale plastico.

GVS ha invece ceduto lo 0,9% a EUR5,90 per azione, facendo seguito all'1,3% di rosso della vigilia.

Credito Emiliano ha chiuso la seduta in rosso dello 0,9%. L'istituto di credito ha comunicato giovedì che Fitch Ratings ha rivisto l'outlook sul rating Long-Term Issuer Default Rating di Credem a "positivo" da "stabile" e confermato il Long-Term Issuer IDR a 'BBB' e il Viability Rating a 'bbb'.

Sullo Small-Cap, Tessellis ha chiuso in verde del 3,7% dopo il 3,6% di passivo di giovedì sera.

Irce ha invece raccolto il 2,4% a EUR2,16, dopo la contrazione della vigilia con il 4,5%.

Zest ha chiuso ribassista del 5,0%. Il titolo - che manca allo stacco del dividendo dal 2002 - è oggetto di profit taking dopo quattro sedute da rialzista.

Landi Renzo ha lasciato sul parterre il 3,5% a EUR0,17, nuovo minimo nel frame time a 52 settimane.

Fra le PMI, forza NVP – su del 3,8% - dopo aver fatto sapere venerdì di aver realizzato, nei primi nove mesi dell'anno, ricavi consolidati per EUR23,4 milioni, in crescita del 20% rispetto a EUR19,5 milioni al 30 settembre 2023.

Destination Italia ha invece chiuso al rialzo con oltre il 14%, dopo aver lanciato un nuovo piano strategico per posizionarsi come "The First Glocal Travel Tech", come scrive Milano Finanza venerdì. Questo modello integra contenuti turistici locali, sviluppati da esperti digitalizzati, con una tecnologia proprietaria ad alta automazione dei processi. La società prevede un valore della produzione compreso tra EUR75 ed EUR90 milioni e un Ebitda tra EUR3 ed EUR4,5 milioni entro il 2025.

Reway Group – in verde del 2,3% - ha comunicato giovedì che il valore della produzione è stato pari a EUR145,2 milioni nei primi nove mesi. Nel solo terzo trimestre, il valore della produzione ha raggiunto EUR29 milioni. La maggior parte dell'indicatore proviene dal settore della manutenzione e risanamento stradale e autostradale con EUR102,9 milioni e da quello ferroviario con EUR42,3 milioni.

Askoll Eva ha ceduto il 5,0%, dopo l'attivo della vigilia con lo 0,5%.

H-Farm, anch'esso nelle retrovie, ha invece ceduto il 3,3%, virando la ribasso dopo quattro sessioni chiuse con candela bearish.

A New York, il Dow sta avanzando dell'1,1%, il Nasdaq è in verde dell'1,2% mentre l'S&P 500 è in verde dello 0,9%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0847 da USD1,0886 di giovedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale USD1,2950 da USD1,2902 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD73,45 al barile da USD73,16 al barile di giovedì sera. L'oro scambia a USD2.744,80 l'oncia da USD2.746,28 l'oncia di giovedì sera.

Nel calendario economico di lunedì, in arrivo alle 0945 CET il PMI manifatturiero dell'Italia, seguito poi da quello di Francia, Germania e infine Eurozona alle 1000 CET.

Dagli USA, alle 1600 CET, in arrivo il dato sui beni durevoli e gli ordinativi delle fabbriche.

Nel calendario societario, invece, sono in arrivo i conti di Arterra Bioscience, Autostrade Meridionali, Nusco e Riba Mundo Tecnologia.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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