(Alliance News) - Mercoledì, il Mib ha chiuso ribassista attestandosi intorno a quota 35.800 punti, alla sua quinta seduta in saldo passivo.
I trader hanno continuato a valutare le implicazioni della promessa del presidente degli USA, Donald Trump, di imporre dazi sull'UE e la Cina, dopo la sua precedente dichiarazione riguardo alla possibilità di introdurre pesanti tariffe sui vicini Canada e Messico.
In risposta, il commissario dell'UE ha dichiarato mercoledì che l'Europa risponderà in modo proporzionale a eventuali dazi degli USA.
Sulla questione, intanto, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha sottolineato che la banca centrale "non è particolarmente preoccupata" riguardo all'impatto dell'inflazione delle esportazioni sulla zona euro.
Così, il FTSE Mib ha chiuso in ribasso dello 0,6% a 35.854,07, il Mid-Cap è salito dello 0,4% a 48.016,91, lo Small-Cap ha finito in rosso dello 0,3% a 28.065,10 mentre l'Italia Growth ha ceduto lo 0,3% a 7.791,03.
In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso poco sotto la parità, il CAC 40 di Parigi è salito dello 0,8%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in rialzo dell'1,0%.
Sul Mib, acquisti su Leonardo, che ha chiuso in rialzo dell'1,6%a EUR29,32, aggiornando durante la seduta il massimo a 52 settimane a quota EUR29,57.
Prysmian - in attivo del 3,4% - ha deciso di abbandonare il progetto di Brayton Point, Massachusetts, per la costruzione di un impianto dedicato alla produzione di cavi per parchi eolici offshore. L'azienda, come riporta mercoledì Il Sole 24 Ore, ha comunicato la decisione agli stakeholder locali, spiegando che la scelta è legata a una valutazione strategica sulle opportunità di mercato.
Telecom Italia - in rosso dello 0,8% - mercoledì ha confermato di aver ricevuto comunicazione circa la decisione della Corte d'Appello di rigetto della richiesta di sospensiva, per cui la sentenza di aprile dello scorso anno - che dispone la restituzione alla società del canone 98 e relativi interessi e accessori - è provvisoriamente esecutiva. Ora sono attese le decisioni finali che saranno assunte dalla Corte di Cassazione a seguito del ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, come ha spiegato la società in una nota.
Snam - in verde dello 0,1% a EUR4,31 - ha comunicato mercoledì di aver approvato il nuovo piano strategico al 2029 che presenta gli investimenti più consistenti della storia della società e che ammontano a EUR12,4 miliardi. Guardando ai dati finanziari, la società attende un RAB del 6,4% grazie a nuovi investimenti, all'effetto dell'inflazione e all'integrazione di asset come Edison Stoccaggio, la FSRU di Ravenna e gli asset CCS.
Eni - in rosso dello 0,4% - prosegue regolarmente il piano di buyback. La company ha comunicato mercoledì di aver rilevato 3,6 milioni azioni ordinarie proprie tra il 13 e il 17 gennaio. Le azioni son, per un controvalore complessivo di EUR50,0 milioni.
A2A ha invece ceduto il 3,0%, dopo due sedute di saldo attivo.
Sul Mid-Cap, LU-VE ha portato al rialzo il prezzo del 3,4%, alla sua terza seduta da rialzista.
Technoprobe ha invece raccolto il 3,7%, inanellando anch'esso la sua terza sessione con candela bullish.
Si intensificano i lavori per la fusione tra Rai Way, controllata al 65% dalla Rai, ed EI Towers Spa, partecipata al 60% dal fondo F2i e al 40% da MFE-MediaForEurope, ex Mediaset. Secondo quanto riporta mercoledì il quotidiano la Repubblica, la ricerca di un advisor terzo per valutare le due società e i rispettivi contratti di affitto delle antenne è già stata avviata. Rai Way ha chiuso la seduta in attivo del 2,0%.
ERG ha invece lasciato sul parterre il 4,3%, alla sua terza sessione da ribassista.
Alerion si è invece contratto del 4,5%, dopo due sedute in cui ha raccolto un aggregato di circa il 5%.
Sullo Small-Cap, Bestbe Holding ha terminato in attivo del 3,2% a EUR0,5220 per azione, alla sua quinta seduta da rialzista.
Sabaf - in verde del 2,5% - ha fatto sapere martedì di aver chiuso il 2024 con ricavi di vendita consolidati preconsuntivi normalizzati di EUR277 milioni, in crescita del 16% dall'anno precedente. Si tratta del "livello più alto di ricavi" mai raggiunto dal gruppo, si legge nel comunicato della società.
Olidata ha invece chiuso cedendo il 4,0% a EUR0,2495, nuovo livello minimo sulll'intervallo a 52 settimane.
Ratti ha lasciato sul parterre il 3,0% portando il prezzo a EUR1,94 per azione.
Fra le PMI, si è posizionato sui quartieri alti Finance for Food, smuovendo le acque dopo diverse sedute, con l'8,3% di attivo e con prezzo a quota EUR2,08.
Renovalo - in verde dell'1,8% - ha comunicato mercoledì di aver siglato un accordo vincolante per rilevare l'intero capitale di GI General Impianti Srl, società attiva nella costruzione in proprio e per conto terzi di impianti tecnologici civili e industriali. Renovalo rileverà il 60% di GI dai soci Angelo Finelli, Gerardo Somma e Carmine D'Amelio, per EUR520.000 pagati oggi più il 70% del prezzo di cessione al netto dei fondi versati mercoledì e il restante 30% verrà versato in quattro tanche semestrali.
Circle - in attivo dello 0,7% - mercoledì ha fatto sapere di aver firmato un contratto con un importante porto mediterraneo riguardante due principali attività. Come ha spiegato la società in una nota, una riguarda il completamento dell'integrazione dei Port Community Services per la gestione dei flussi merci in import ed export e un'altra l'evoluzione della manovra ferroviaria, con la piattaforma "Rail Management Platform" per il supporto alla schedulazione delle operazioni di manovra ferroviaria. L'accordo del valore è di circa EUR100.000.
Xenia Hôtellerie Solution - in saldo passivo del 6,9% - ha presentato mercoledì il piano industriale al 2028 e i risultati preconsuntivi per il 2024 che vedono il fatturato dell'anno attestarso a EUR57,2 milioni, registrando un aumento del 14% rispetto ai EUR50,2 milioni del 2023. L'Ebitda è stato pari a EUR2,5 milioni, in calo del 46% rispetto all'anno precedente, un risultato influenzato da costi straordinari legati alle operazioni di M&A e alla riorganizzazione aziendale.
A New York, il Dow sta cedendo lo 0,2%, il Nasdaq sta cedendo l'1,4%, mentre l'S&P 500 sta segnando un verde dello 0,8%.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0421 contro USD1,0414 di martedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale invece USD1,2323 da USD1,2317 di martedì sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD79,10 al barile da USD79,47 al barile di martedì in chiusura azionaria europea. L'oro scambia a USD2.758,73 l'oncia da USD2.742,36 l'oncia di ieri sera.
Nel calendario economico di giovedì, in arrivo, alle 0050 CET dal Giappone, i dati sulla bilancia commerciale.
Dagli USA sono invece preevisti alle 1430 CET i dati sulle richieste di disoccupazione, mentre alle 1700 CET il presidente degli USA, Donald Trump, terrà un discorso.
Alle 1800 CET, dagli USA, il report EIA e l'inventario di Cushing, mentre alle 2230 CET sarà la volta del bilancio settimanale della Federal Reserve.
Nel calendario societario di Piazza Affari, sono previsti i conti di Aeffe.
Di Maurizio Carta, Alliance News reporter
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