(Alliance News) -Venerdì, il Mib ha terminato la seduta in trend ribassista, mostrando una fluttuazione che ha portato l'asticella dei punti sotto l'area 34.200, dopo due sedute consecutive di rialzi.
Le sale trading hanno valutato le dichiarazioni meno "dovish" rilasciate dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che, predicando la calma sul ciclo ribassista dei tassi, ha suggerito una gestione cauta e graduale in relazione alle riduzioni future. La dichiarazione ha quindi alimentato incertezze sulle tempistiche di allentamento monetario, influenzando di conseguenza il sentiment degli investitori.
Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso dello 0,1% a 34.191,79, il Mid-Cap ha perso lo 0,6% a 46.824,03, lo Small-Cap ha ceduto lo 0,9% a 27.195,90 e l'Italia Growth ha chiuso in flessione dello 0,3% a 7.768,94.
In Europa, il FTSE 100 di Londra ha lasciato sul parterre lo 0,1%, il CAC 40 di Parigi ha ceduto lo 0,5%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha ceduto lo 0,2%.
Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, STMicrolectronics ha chiuso in contrazione del 3,9% a EUR24,16 per azione, dopo il 2,9% di verde della seduta precedente. Da segnalare che Marshall Wace ha alzato posizione corta sul titolo STMicroelectronics allo 0,82% dallo 0,74%.
Interpump ha invece lasciato sul parterre il 2,5%. Il board giovedì ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, registrando un utile netto consolidato di periodo è stato pari a EUR180,4 milioni, in calo del 25% rispetto a EUR240,6 milioni dei primi nove mesi del 2023. L'utile per azione base è conseguentemente passato da EUR2,228 a EUR1,676.
UniCredit - in rosso del 2,5% - ha comunicato venerdì di aver rilevato 7,7 milioni azioni ordinarie proprie tra l'11 e il 14 novembre, per un controvalore complessivo di EUR311,4 milioni.
Generali - in verde del 4,8% e migliore del segmento delle bluechip - ha comunicato venerdì i risultati al 30 settembre, che includono un utile netto normalizzato di EUR2,88 miliardi in calo del 3,3% da EUR2,98 miliardi dell'anno precedente. L'utile netto, invece, ammonta a EUR2,97 miliardi in crescita del 5,0% da EUR2,82 miliardi al 30 settembre 2023.
Forza anche su Mediobanca, che ha raccolto il 2,5% alla sua terza seduta da rialzista e con prezzo in area EUR14,79.
Sul Mid-Cap, Alerion ha raccolto il 5,1% dopo la contrazione della vigilia con il 2,7%. Giovedì il board ha approvato i risultati dei primi nove mesi, registrando ricavi totali adjusted a EUR126,7 milioni, in lieve calo rispetto ai EUR132,2 milioni registrati nei primi nove mesi del 2023. "La causa principale della flessione dei ricavi è da ricondursi ad una contrazione dei prezzi di vendita dell'energia elettrica rispetto all'anno precedente", ha spiegato la società in una nota.
Digital Value ha invece raccolto il 4,3%, rialzando la testa dopo due sedute concluse con candela ribassista.
El.En. - in verde del 2,0% - giovedì ha fatto sapere di aver chiuso i primi nove mesi con utile prima delle imposte pari a EUR53,8 milioni da EUR50,9 milioni al 30 settembre 2023. Nel periodo il fatturato consolidato si è attestato a EUR466,2 milioni da EUR493 milioni nei primi nove mesi 2023.
Webuild - in rosso del 3,9% - ha fatto sapere venerdì di aver chiuso i primi nove mesi con ordini acquisiti di EUR8,3 miliardi, di cui oltre il 90% proveniente dall'estero, e principalmente Australia, USA, Arabia Saudita ed Europa. Con l'aggiunga di ulteriori ordini in finalizzazione nei prossimi mesi, precisa la società, "risulta già interamente acquisito il totale ordini previsti per l'intero piano 2023-2025".
MARR ha invece ceduto il 9,4%, dopo l'1,5% di verde della vigilia. L'utile netto della company è stato di EUR36,0 milioni rispetto a quello di EUR40,5 milioni dell'anno prima, risentendo, soprattutto nel primo semestre, di maggiori oneri finanziari legati alle dinamiche del costo del denaro.
Sullo Small-Cap, forza su Orsero, che ha chiuso avanti dell'8,6% a EUR12,62. La società giovedì ha fatto sapere di aver chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto adjusted pari a EUR27,6 milioni da EUR49,9 milioni al 30 settembre 2023, in calo del 45%.
Forza anche su Bastogi che è avanzato dell'1,8% a EUR0,39, in scia all'attivo della vigilia con il 2,1% e toccando un massimo intraday a quota EUR0,42.
Tessellis ha invece registrato una contrazione del 7,3%. Da segnalare che GSA Capital Partners ha incrementato la posizione corta sul titolo allo 0,81% dallo 0,7% precedente.
Mondo TV - in verde dell'1,1% - ha fatto sapere di aver chiuso i primi nove mesi con un utile di periodo pari a EUR83.000 da EUR1,1 milioni al 30 settembre 2023. Nel periodo i ricavi si sono attestati a EUR5,5 milioni da EUR5,7 milioni nei primi nove mesi del 2023.
Eurotech - in rosso del 4,2% - ha comunicato venerdì di aver chiuso i primi nove mesi dell'anno al 30 settembre con una perdita di EUR7,7 milioni da un passivo di EUR500.000 dello stesso periodo dell'esercizio precedente. I ricavi consolidati ammontano a EUR43 milioni da EUR70,0 milioni al 30 settembre 2023, in calo del 37%, penalizzati – oltre che dalla situazione congiunturale di mercato – anche dal phase-out del principale cliente nel business embedded legacy negli USA.
Fra le PMI, Execus ha chiuso rialzista del 6,5%, alla sua quinta seduta da rialzista portando il prezzo a quota EUR1,63.
Novamarine - in verde del 3,2% - venerdì ha comunicato di aver firmato un contratto con un cliente privato internazionale per la realizzazione e la vendita del quarto modello del BS 200 per un valore di oltre EUR3,0 milioni.
Masi Agricola - in passivo dello 0,7% - ha comunicato venerdì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi pari a EUR45,9 milioni da EUR47,7 milioni dello stesso periodo del 2023. L'Ebitda adjusted è di EUR3,9 milioni da EUR5,8 milioni dei primi nove mesi del 2023. L'Ebitda reported è di EUR3,2 milioni da EUR5,8 milioni al 30 settembre 2023.
Circle - in rosso del 3,4% - ha comunicato giovedì di aver chiuso i primi nove mesi con un valore della produzione di EUR10,1 milioni, in aumento dell'8% rispetto a EUR9,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. L'incremento sarebbe del 12% se comparati ai nove mesi del 2023 normalizzati dagli effetti straordinari di anticipo di ordinato e fatturato derivanti dalla scadenza 2023 della transizione 4.0.
A New York, il Dow sta cedendo lo 0,5%, il Nasdaq cede l'1,9%, mentre l'S&P 500 sta facendo un passo indietro dell'1,1%.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0547 da USD1,0570 di giovedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale USD1,2638 contro USD1,2713 di giovedì sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD72,12 al barile da USD72,45 al barile di giovedì sera. L'oro scambia a USD2.566,90 l'oncia da USD2.574,80 l'oncia di giovedì sera.
Nel calendario macroeconomico di lunedì, alle 1100 CET, è attesa la bilancia commerciale dell'Eurozona.
Nel pomeriggio, dagli States, alle 1730 CET, è prevista un'asta di Buoni del Tesoro con scadenza a tre mesi e sei mesi.
Nel calendario societario, sono attesi i conti dei nove mesi di Industrie Chimiche Forestali e Omer.
Di Maurizio Carta, Alliance News reporter
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