(Alliance News) - Piazza Affari rispetta le previsioni e apre in lieve rialzo la seduta di martedì, prima che l'Eurostat renda noti i dati dell'inflazione dell'Eurozona.
Intanto, all'estero, la Banca Popolare Cinese ha lasciato il suo tasso primario sui prestiti a un anno al 3,35%, come previsto dal consenso di mercato citato da FXStreet nonché dal consenso degli economisti intervistati da Bloomberg. Il tasso primario sui prestiti a cinque anni è stato mantenuto al 3,85%.
A luglio, la banca centrale cinese ha sorpreso il mercato con un taglio dei tassi di interesse, quando ha deciso di abbassare il tasso primario sui prestiti a un anno, che funge da parametro di riferimento per i prestiti alle imprese, al 3,35% dal 3,45%. Il tasso primario sui prestiti a cinque anni era stato tagliato al 3,85% dal 3,95% quel mese.
Il FTSE Mib è in rialzo dello 0,2% a 33.329,67, il Mid-Cap sale dello 0,2% a 46.447,59, lo Small-Cap cede lo 0,2% a 28.418,91 e l'Italia Growth è su dello 0,2% a 8.007,50.
In Europa, il FTSE 100 di Londra cala dello 0,3% a 8.330,56, il CAC 40 di Parigi è in rialzo dello 0,2% a 7.513,58 e il DAX 40 di Francoforte guadagna lo 0,2% a 18.465,41.
Sul Mib, Nexi e Brunello Cucinelli guidano i rialzi con un aumento a testa dell'1,4%, tallonati da Amplifon che guadagna l'1,3%.
Quest'ultima ha comunicato di aver acquistato 160.000 azioni ordinarie proprie tra il 12 e il 16 agosto. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR28,4030, per un controvalore complessivo di EUR4,5 milioni. A oggi, la società detiene 724.799 azioni proprie, pari allo 0,3% del proprio capitale sociale.
Bene, poi, STMicroelectronics, in aumento dell'1,1%, mentre la più scambiata è Telecom Italia che, dopo l'annuncio di Nokia di aver scelto Tim Brazil per ampliare la rete 5G in Brasile, sale dello 0,3% copn 22,1 milioni di pezzi passati di mano.
Sul fondo, solo l'oil e UniCredit. Saipem cede l'1,3%, Tenaris lo 0,7% ed Eni lo 0,4% mentre la banca perde lo 0,1% nel giorno in cui ha fatto sapere di aver concluso la terza tranche del programma di buyback iniziata il 24 giugno di quest'anno, durante la quale ha rilevato 42,2 milioni di azioni proprie, pari al 2,6% del proprio capitale sociale, spendendo EUR1,50 miliardi.
Sul Mid-Cap, Juventus FC sale dello 0,9% all'indomani del positivo esordio in campionato, chiuso con un successo per 3-0 sulla neo-promossa Como.
A guidare i rialzi sono Industrie De Nora e Alerion Clean Power, con aumenti, rispettivi, del 2,3% e dell'1,7%.
Sull'altro versante del paniere si piazza CIR, in rosso dello 0,9%.
Saras è in lieve calo. Ieri, Varas, il veicolo di Vitol utilizzato per lanciare l'offerta pubblica d'acquisto sulla società dei Moratti, ha fatto sapere di essere salito all'87,7% del capitale di Saras alla conclusione del periodo di adesione.
L'OPA era stata lanciata dopo che Vitol ha rilevato le quote dei Moratti a EUR1,60 per azione. Il periodo di adesione verrà ora esteso al 30 agosto.
Tra le smallcap, Conafi è in testa al listino con un rialzo dell'8,5%, seppur con volumi di scambio decisamente sotto la media.
Fidia sale del 6,1% a EUR0,2430 mentre BasicNet segue con un aumento del 3,2% e con quasi 8.700 pezzi passati di mano.
Sul fondo, PLC chiude il paniere con un calo del 4,0% e con poche azioni scambiate dopo l'apertura.
Sul mercato alternativo del capitale di Borsa Italiana, iVision Tech sale dle 9,8% e registra il rialzo più marcato del listino mentre International Care Company segue con il 9,2%.
Prismi è sospesa per eccesso di ribasso, con un calo teorico del 40%.
In Asia, il Nikkei ha chiuso martedì in rialzo dell'1,8% a 38.062,92, lo Shanghai Composite ha perso lo 0,9% a 2.866,66 e l'Hang Seng cede lo 0,5% a 17.489,07.
A New York, il Dow ha chiuso lunedì su dello 0,6% a 40.896,53, il Nasdaq ha guadagnato l'1,4% a 17.876,77 e l'S&P 500 è salito dell'1,0% a 5.608,25.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1076 contro USD1,1063 di lunedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,2993 da USD1,2983 di lunedì sera.
Tra le commodity, il Brent si quota a USD77,23 al barile contro USD79,23 al barile di lunedì in chiusura. L'oro scambia invece a USD2.502,84 l'oncia da USD2.504,12 l'oncia di lunedì sera.
Il calendario macroeconomico di martedì prevede, alle 1100 CEST, l'inflazione dell'Eurozona.
Nel pomeriggio, è in arrivo l'inflazione dal Canada, alle 1430 CEST, mentre, alle 1935 CEST, terrà un discorso Bostic del FOMC.
Alle 2230 CEST, chiude la giornata il dato sulle scorte di petrolio USA.
Nel calendario societario di Piazza Affari, non sono previsti particolari eventi.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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