(Alliance News) - Piazza Affari vira in ribasso a metà seduta nonostante il morale degli investitori dell'Eurozona sia salito oltre le stime a ottobre.
L'indicatore ZEW del sentiment economico per l'area dell'euro è salito di 10,8 punti a 20,1 a ottobre, raggiungendo il punto più alto da luglio e superando le aspettative del mercato di 16,9.
Questo cambiamento positivo segue tre mesi di calo del sentiment. Tra i fattori che hanno contribuito a questo miglioramento vi sono le aspettative di un'inflazione stabile, il potenziale di ulteriori tagli dei tassi d'interesse da parte della BCE e le migliori previsioni economiche per l'Eurozona, gli USA e la Cina.
Così, il FTSE Mib è in calo dello 0,2% a 34.603,75, il Mid-Cap è in lieve aumento a 47.110,51, lo Small-Cap perde lo 0,3% a 28.220,87 e l'Italia Growth è in rialzo dello 0,3% a 8.180,49.
In Europa, il FTSE 100 di Londra cede lo 0,4% a 8.261,08, il CAC 40 di Parigi è in rosso dello 0,7% a 7.547,44 e il DAX 40 di Francoforte sale dello 0,2% a 19.548,03.
Sul Mib, Leonardo è in calo dello 0,3%. La società ha firmato oggi la joint venture con la tedesca Rheinmetall.
Rheinmetall e Leonardo saranno azionisti paritari al 50% ciascuno della nuova società "Leonardo Rheinmetall Military Vehicles LRMV", che avrà sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia.
La jv ha lo scopo, si legge nel comunicato congiunto, "di formare un nuovo nucleo europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento in Europa".
Stellantis cede lo 0,8%. Da segnalare che il CEO Carlos Tavares ha ribadito lunedì l'intenzione di non vendere alcun marchio, sottolineando l'importanza di puntare su brand redditizi. In un incontro con la stampa italiana, ha dichiarato, rispondendo a una domanda de Il Sole 24 Ore: "Non vendiamo nessun marchio e con Maserati abbiamo un problema ma dobbiamo rilanciarla".
Tavares ha poi ammesso difficoltà legate alla sua posizione sul mercato ma ha espresso fiducia nelle tecnologie e competenze a disposizione per rilanciarlo, poco dopo l'uscita dell'AD del marchio, sostituito da Santo Ficili.
Poste Italiane è in parità. Barclays ha alzato il prezzo obiettivo a EUR12,20 da EUR11,90 con titolo 'equal weight'.
Bene Mediobanca, su dello 0,3%. Come rivela l'analisi di Evaluation.it, il titolo dell'istituto di credito "mostra una rischiosità superiore alla media mercato - con beta maggiore di 1 - dovuta alla presenza nel settore bancario e alla dipendenza dei ricavi e degli utili dall'andamento dei mercati finanziari".
Unipol - in rialzo dello 0,2% - lunedì ha comunicato che darà il via al programma di acquisto di azioni proprie per un periodo massimo di 18 mesi e per un limite di spesa pari a EUR300 milioni. Il programma ha a oggetto l'acquisto di un numero massimo di 450.000 azioni.
Saipem, Eni e Tenaris chiudono in listino cedendo tra il 2,5% e l'1,3%. La decisione dell'OPEC di abbassare per il terzo mese consecutivo le previsioni sulla domanda globale di petrolio per il 2024 e il 2025, ha spinto sul fondo i titoli oil.
I futures sul greggio Brent, infatti, sono scesi martedì sotto i USD75 dollari al barile, estendendo il calo per la terza sessione consecutiva, appesantiti anche dall'indebolimento delle prospettive della domanda globale. I dati hanno mostrato che le importazioni di greggio dalla Cina, il più grande importatore mondiale, sono diminuite di quasi il 3% su base annua da gennaio a settembre, a causa del crescente passaggio ai veicoli elettrici e di una crescita economica fiacca.
Sul Mid-Cap, Buzzi cede l'1,1%. La società ha fatto sapere lunedì di aver completato il closing dell'operazione di cessione dei propri asset in Ucraina a CRH, firmata il 20 giugno 2023. Il prezzo della vendita ammonta a EUR100 milioni.
Crolla Digital Value, giù del 16%, dopo un'inchiesta che vede coinvolto un dirigente di Sogei. La società è citata nelle carte della Procura. Per lo stesso motivo, Olidata cede l'8,3%.
Sullo Small-Cap, Caleffi sale del 3,0%.
RCS MediaGroup sale dell'1,5%. Martedì, Milano Finanza ha scritto che la multa da EUR5 milioni a Stefano Ricucci e alla sua società, Magiste, per manipolazione del mercato durante il tentativo di scalata a RCS è stata definitivamente confermata. Nel 2005, l'immobiliarista romano cercava di affermarsi nel mondo della finanza italiana, ma la sua impresa finì con indagini e arresti.
SIT cede l'1,7% dopo aver comunicato martedì che la controllata Janz, specializzata nella produzione di contatori acqua residenziali, si è aggiudicata una gara pubblica per la fornitura estera di 99.600 contatori acqua smart. Il valore complessivo della gara è di EUR13 milioni e l'ammontare di competenza di Janz è pari a circa EUR6,1 milioni.
Mondo TV - giù dell'1,9% - ha fatto sapere venerdì di aver concluso l'accordo con la società Monster Studio per rinnovare la partnership per la distribuzione della nuova stagione della serie animata Barbiere pasticciere sul mercato italiano.
Fra le PMI, Casta Diva Group cala del 4,5%. La società ha comunicato martedì di aver chiuso i primi nove mesi con un valore della produzione di EUR82 milioni, su del 15% rispetto a EUR71 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.
Nel solo terzo trimestre, il valore della produzione è aumentato del 19% a EUR25 milioni da EUR21 milioni, "grazie al perdurare della forte domanda di eventi che CDG riesca e intercettare", ha spiegato la società.
Secondo l'equity research di Value Track relativa al gruppo, invece, il target price viene valutato a EUR2,55 per azione. Ora è a EUR1,44.
Vimi Fasteners non scambia ancora. La società ha comunicato lunedì i ricavi del terzo trimestre, che sono risultati pari a EUR43,1 milioni, in calo del 3,6% da EUR44,66 milioni nel terzo trimestre 2023.
Fervi - non ancora interessata da scambi - ha fatto sapere lunedì che è stata costituita la Qingdao Fervi International Trading, società con sede a Qingdao, capitale sociale pari a USD10.000, interamente detenuto dalla controllante Fervi, con nomina di Guido Greco amministratore unico.
In Asia, il Nikkei ha chiuso in verde dello 0,8% a 39.910,55, l'Hang Seng ha perso il 3,7% a 20.318,79 e lo Shanghai Composite ha ceduto il 2,5% a 3.201,29.
A New York, il Dow ha chiuso lunedì in rialzo dello 0,5% a 43.065,22, il Nasdaq è salito dello 0,9% a 18.502,69 e l'S&P 500 è su dello 0,6% a 500.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0908 contro USD1,0915 di lunedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,3075 da USD1,3057 di lunedì sera.
Tra le commodity, il Brent si quota a USD74,16 al barile contro USD77,53 al barile di lunedì in chiusura azionaria europea. L'oro scambia invece a USD2.653,49 l'oncia da USD2.650,04 l'oncia di lunedì sera.
Il calendario macroeconomico di martedì prevede, nel pomeriggio, alle 1700 CEST, i dati sulle aspettative di inflazione dei consumatori statunitensi, mezzora prima delle aste di T-Note a tre e sei mesi. La giornata si chiuderà alle 2000 CEST con il bilancio della Federal Reserve.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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