di Giancarlo Navach
MILANO (Reuters) - Anche nel 2024 Piazza Affari si candida per il podio dei migliori mercati azionari a livello europeo, collocandosi per performance al terzo posto alle spalle della borsa di Madrid e, sorprendentemente, del mercato tedesco che marcia spedito verso il gradino più alto.La fotografia a oggi, quando manca una decina di sedute alla fine dell'anno con gli scambi che andranno sempre più riducendosi per l'arrivo delle festività natalizie, vede il Dax in rialzo del 21,5% da inizio anno, seguito dall'Ibex con un +17,2%, secondo i dati Lseg.
In terza posizione, l'indice Ftse Mib vede un balzo del 14,3%, tallonato in quarta posizione dall'Aex dei Paesi Bassi a +14%. In rosso, invece, il Cac-40 francese, con una performance negativa intorno all'1,5%.
La performance delle bluechip milanesi non è di certo paragonabile al +28% segnato nel 2023, quando Piazza Affari fu il miglior mercato a livello europeo. Tuttavia le borse venivano dal periodo buio del Covid e quindi lo scorso anno maggiori sono stati maggiori i rimbalzi dei titoli più penalizzati."L'andamento del Dax è un po' in controtendenza se guardiamo alla situazione macroeconomica e politica del paese difficile e complicata. Tuttavia la sovraperformance è essenzialmente dovuta a un solo titolo: Sap che da inizio anno ha guadagnato il 72%, grazie al trend della digitalizzazione in atto. Se escludessimo questo titolo, il Dax sottoperformerebbe il mercato europeo", sottolinea, Chiara Robba, head of LDI Equity di Generali Asset Management.Depurato di questo effetto, emergerebbe come migliore mercato a livello europeo l'Ibex spagnolo che sta registrando una crescita da inizio anno in linea con quella dello S&P 500 Equal Weight.
A fare da traino al mercato spagnolo l'andamento dell'economia iberica ma anche la composizione settoriale dell'indice composto per il 30% da titoli bancari rispetto al 9% dell'indice europeo STOXX 600.
"Ed essendo il settore bancario uno dei migliori da inizio anno questa esposizione ha favorito il mercato spagnolo", rileva Robba.Anche la crescita del mercato italiano è legata in particolare alla forte esposizione sul settore bancario, che pesa per il 30% sull'indice Ftse Mib, grazie ai movimenti legati a dinamiche M&A.
Seguono le assicurazioni che impattano per il 14% e le utility. Quest'ultimo settore in particolare, sottolineano dalle sale operative, viene percepito come un comparto "domestico", quindi al riparo dalle turbolenze geopolitiche e dall'andamento macroeconomico in un contesto di allentamento delle politiche monetarie.Inoltre, sottolinea ancora Robba, "se si guarda ai multipli, il mercato italiano tratta nove volte gli utili forward 2025 e risulta quello meno caro rispetto ad altri indici e anche rispetto al multiplo storico che era di 13,5 volte".Anche il dividend yield dei 40 titoli dell'Ftse Mib risulta attraente in un contesto di tassi decrescenti attestandosi intorno al 6%.
Infine, da segnalare l'andamento negativo del Cac-40 francese, la cui china discendente è iniziata con la decisione del presidente francese Emmanuel Macron di sciogliere il Parlamento a giugno, aggravato poi dall'andamento negativo dei settori del lusso e dei beni durevoli che hanno registrato una forte pressione negativa su vendite e margini a seguito del rallentamento della Cina.
(Grafico a cura di Andrea Mandalà) editing Gianluca Semeraro)