(Alliance News) - Piazza Affari dovrebbe salire di poco in avvio di seduta mercoledì, in una giornata in cui gli occhi dei trader sono puntati sulla pubblicazione dei dati dell'inflazione degli USA.
Il FTSE Mib è dato su di 42,5 punti o dello 0,1% dopo aver perso lo 0,1% a 34.524,70 alla chiusura di martedì.
Il FTSE 100 di Londra è atteso in rosso di 24,2 punti o dello 0,3%, il CAC 40 di Parigi è indicato in sostanziale parità e il DAX 40 di Francoforte è previsto in calo di 8,2 punti o meno dello 0,1%.
Ieri sera, a Milano, il Mid-Cap è salito dello 0,4% a 48.255,17, lo Small-Cap ha ceduto lo 0,2% a 28.422,61 e l'Italia Growth è diminuito dello 0,2% a 7.782,11.
Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, Eni ha perso lo 0,7% ha dichiarato martedì che è prematuro ipotizzare le cause che hanno provocato l'esplosione in uno stabilimento della società a Calenzano, in provincia di Firenze.
"In merito alle molteplici ipotesi della prima ora che stanno emergendo in merito alla dinamica e cause dell'incidente, Eni conferma che sta collaborando strettamente con l'autorità giudiziaria per individuare quanto prima, in modo rigoroso tramite le opportune e approfondite verifiche tecniche, le cause reali dell'esplosione, delle quali è assolutamente prematuro ipotizzare la natura".
Telecom Italia è salita dello 0,2% a EUR0,2429. Sul titolo, BofA ha alzato il prezzo obiettivo a EUR0,37 da EUR0,35 mentre Barclays lo ha promosso a 'overweight' da 'equal weight', con prezzo obiettivo di EUR0,32.
Stellantis - su dell'1,0% - ha annunciato un piano industriale per il futuro delle fabbriche italiane, proponendo un patto con le aziende della componentistica per affrontare insieme la transizione green.
Jean-Philippe Imparato, a capo della divisione Europa di Stellantis, ha dichiarato che l'Italia è centrale nella strategia del gruppo, con Mirafiori al centro della produzione. Lo stabilimento continuerà a produrre la Fiat 500, inclusa l'ibrida nel 2025 e la nuova generazione elettrica nel 2032-33, con un incremento stimato di 100.000 vetture.
Nel frattempo, Tim Kuniskis, storico manager dell'era Marchionne, torna in Stellantis per assumere la guida del marchio Ram Truck, pochi mesi dopo il suo ritiro avvenuto a maggio.
Enel è salita dello 0,2% a EUR6,9360. L'amministratore delegato e vicepresidente di Endesa, Flavio Cattaneo, ha aumentato il valore complessivo delle sue partecipazioni in azioni delle due società a circa EUR32,0 milioni.
Generali - in rosso dello 0,5% - ha rilevato Palazzo Carciotti a Trieste, storica sede delle assicurazioni, per EUR13,2 milioni.
Snam, in calo dello 0,2%, ha annunciato martedì la sottoscrizione di una nuova linea di credito revolving Sustainability-linked per un importo complessivo di EUR4,00 miliardi, con un'opzione di incremento fino a EUR1,10 miliardi.
Mediobanca Private Banking, divisione del gruppo Mediobanca - su dello 0,2% -, ha raccolto EUR484,0 milioni per un innovativo programma di co-investimento immobiliare, sviluppato in collaborazione con Mediobanca SGR e UBS Asset Management, secondo quanto riportato martedì da Il Sole 24 Ore.
Sul fondo del paniere, Leonardo ha azzerato i guadagni dell'apertura e ha ceduto l'1,2% dopo aver finito in rosso del 4,8% la seduta di lunedì. Sul titolo pesa il possibile taglio annunciato dal presidente eletto Trump agli aiuti militari per l'Ucraina.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato Hera - giù dello 0,4% - per quasi EUR2,0 milioni e ComoCalor per EUR286.600 "per l'applicazione di prezzi eccessivamente gravosi nel settore del teleriscaldamento", come precisato in un comunicato stampa diramato dall'authority.
Tra maggio e giugno 2023 l'Antitrust aveva avviato tre procedimenti, riguardanti le reti di Ferrara - gestita da Hera -, di Como - in capo a ComoCalor - e di Parma e Piacenza, gestite invece da Iren Energia. In questi casi, scrive l'authority, "buona parte del calore proviene da fonti diverse dal gas naturale", come per esempio "da combustione di rifiuti a Como, da combustione di rifiuti e da energia geotermica a Ferrara".
Sul Mid-Cap, Anima Holding è salita dell'1,0% a fine seduta dopo che il gruppo Caltagirone ha aumentato la sua partecipazione dal 3,2% al 5,3%, consolidando il controllo italiano sulla società di gestione patrimoniale che amministra EUR205,2 miliardi.
Fincantieri - in rosso dello 0,1% - ha annunciato il rilancio della propria Fondazione con nuove missioni, tra cui la difesa del patrimonio culturale, l'innovazione e l'inclusione sociale, rinnovando il consiglio di amministrazione.
OVS - in rialzo dello 0,5% - ha presentato un'offerta per rilevare Conbipel, storica catena di abbigliamento con 130 punti vendita e circa 800 dipendenti.
Ancora acquisti per Digital Value, su del 12% e alla sesta seduta di fila tra i rialzisti, proseguendo la performance positiva degli ultimi 30 giorni.
Sullo Small-Cap, è proseguito il volo di Beghelli, su del 42% a EUR0,3290 per azione. Gewiss ha comunicato martedì di avere stipulato un contratto preliminare di compravendita con la famiglia Beghelli, impegnandosi ad acquistare una quota pari al 75% del capitale sociale della società.
Bene Olidata, in rialzo del 4,8%, con il titolo ai massimi in 30 giorni.
Sul fondo, EPH è crollata del 30% e doValue ha perso il 12%.
Tra le PMI, ESI è salita del 10%. Il titolo porta così in positivo la performance degli ultimi 30 giorni, tentando la ripresa dopo essere calato dell'11% negli ultimi sei mesi e del 31% nell'ultimo anno.
Tra i rialzisti, UCapital24 ha guadagnato il 9,2%.
Circle, in calo dell'1,0%, ha annunciato la firma dell'accordo di sovvenzione del progetto eFTI4ALL, un'importante iniziativa europea volta a migliorare la digitalizzazione del trasporto merci con l'obiettivo di facilitare l'attuazione del regolamento eFTI.
In Asia, il Nikkei è sostanzialmente in parità a 39.372,23, lo Shanghai Composite sale dello 0,3% a 3.432,49 e l'Hang Seng cala dello 0,7% a 20.163,09.
A New York, il Dow ha chiuso martedì in calo dello 0,4% a 44.247,83, il Nasdaq ha perso lo 0,3% a 19.687,24 e l'S&P 500 ha ceduto lo 0,3% a 6.034,91.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0514 da USD1,0507 di martedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale USD1,2753 contro USD1,2744 di martedì sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD72,72 al barile da USD72,05 al barile di martedì in chiusura. L'oro scambia a USD2.695,61 l'oncia da USD2.687,65 l'oncia di ieri sera.
Il calendario economico di mercoledì prevede una mattinata europea scarica sotto il profilo macro, con le sole aste di Gilt a 10 anni in UK a prendere la scena, alle 1100 CET.
Dopo i dati sui mutui degli USA, in uscita alle 1300 CET, gli occhi saranno puntati tutti sull'inflazione statunitense, in arrivo alle 1430 CET, principale catalizzatore della settimana insieme alla decisione della Banca Centrale Europea, in arrivo però giovedì.
Alle 1630 CET, focus sulle scorte di greggio negli USA mentre, alle 2000 CET, l'attenzione si sposterà sull'ultimo dato rilevante della giornata, il bilancio della Federal Reserve.
Tra le società di Piazza Affari, sono previsti i risultati di AbitareIn.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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