(Alliance News) - Venerdì i principali indici europei chiudono la giornata in rialzo, spinti dal raffreddamento dell'inflazione statunitense e dalle notizie aziendali positive nei singoli mercati.

Secondo il Bureau of Economic Analysis, infatti, la spesa principale per i consumi personali in USA è cresciuta del 2,9% su base annua a dicembre, in rallentamento rispetto all'aumento del 3,2% di novembre. Il dato PCE core, quindi, l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, è sceso al livello più basso da marzo 2021.

Su base mensile, invece, la spesa per consumi personali core è aumentata dello 0,2% a dicembre dopo un aumento dello 0,1% a novembre.

Così, il FTSE Mib, ha terminato in verde dello 0,7% a 30.379,33, il Mid-Cap ha chiuso su dello 0,3% a 45.498,60, lo Small-Cap in rialzo dello 0,4% a 27.842,68 mentre l'Italia Growth è in rosso frazionale a 8.298,63.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rialzo dell'1,4%, il CAC 40 di Parigi è salito del 2,3% mentre il DAX 40 di Francoforte ha guadagnato lo 0,3%.

"Il FTSE 100 è aumentato di quasi il 2,4% questa settimana, aiutato da un incremento del prezzo del petrolio, da una forte spesa personale negli USA e da una crescita più debole del previsto dall'indice PCE, l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed", commenta Axel Rudolph, analista di mercato di IG.

"Il CAC 40 francese ha fatto ancora meglio, sostenuto da un balzo di quasi il 14% delle azioni LVMH sulla crescita delle vendite migliore del previsto e da un aumento del rendimento dei dividendi. Il DAX 40 ha fatto meno bene, anche se ancora in territorio positivo, perdendo slancio al rialzo poiché il morale dei consumatori tedeschi è crollato inaspettatamente".

A Piazza Affari, sul Mib, è il comparto moda a occupare le prime posizioni, con Moncler che chiude su del 9,6% e Brunello Cucinelli che avanza del 6,3%. Segue Campari, in verde del 5,5%.

Dall'altro capo del listino, Banca Monte dei Paschi di Siena finisce sul fondo e cede il 3,3%.

Male anche STMicroelectronics - in rosso del 2,7% -, che ha fatto sapere giovedì di aver realizzato, nel quarto trimestre dell'anno, ricavi per USD4,28 miliardi in calo del 3,2% da USD4,42 miliardi dello stesso periodo del 2022. L'utile lordo ammonta a USD1,95 miliardi in diminuzione del 7,3% da USD2,10 miliardi nel quarto trimestre 2022.

Snam invece ha chiuso in verde dello 0,4% dopo aver approvato il piano strategico 2023-2027. La company punta a raggiungere un aumento dell'Ebitda adjusted del 7,4% medio annuo, da circa il 7% del precedente piano. Inoltre, prevede un utile netto adjusted con crescita di circa il 4% medio annuo, rispetto al 3% del piano precedente, "nonostante tassi di interesse più onerosi", si legge nella nota diffusa.

Sul Mid-Cap, Salvatore Ferragamo - su del 7,6% - ha fatto sapere giovedì che i ricavi preliminari per il 2023 si attestano a EUR1,16 miliardi da EUR1,25 miliardi nell'anno precedente e perciò in calo del 7,6%. Il canale distributivo retail al 31 dicembre riporta vendite nette in calo dell'11% rispetto al 2022 e quello wholesale in flessione del 12% sull'anno precedente.

Meglio fa solo GVS, in rialzo dell'8,3%.

De' Longhi - sul fondo con un calo del 4,4% - ha comunicato di aver riportato ricavi preliminari nel primi dodici mesi 2023 pari a EUR3,1 miliardi, in lieve flessione del 2,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Per quanto riguarda il quarto trimestre, i ricavi preliminari si attestano a EUR1,02 miliardi, in crescita del 4,6% sullo stesso periodo dell'anno prima.

Sullo Small-Cap, Italian Exhibition Group fa meglio di tutti con un rialzo del 7,9% dopo l'approvazione, giovedì, del Piano strategico 2023-2028 che prevede, per il 2028, ricavi per EUR323 milioni, un Ebitda adjusted di EUR90 milioni e un Posizione finanziaria netta di EUR3,0 milioni. Nell'intero arco di piano, IEG prevede un piano di investimenti da EUR172 milioni e dividendi tra EUR16 ed EUR21 milioni.

Segue Trevi Finanziaria Industriale, in rialzo del 6,7%, mentre Antares Vision chiude il podio avanzando del 5,9%.

Il consiglio di amministrazione di Aeffe - su dell'1,0% - giovedì ha approvato i dati preliminari relativi al fatturato dell'esercizio 2023, chiuso con ricavi consolidati pari a EUR319 milioni, rispetto a EUR352 milioni del 2022, con un decremento del 9,0% a cambi costanti e del 9,5% a cambi correnti.

Fra le PMI, Xenia Hotellerie Solution ha chiuso in rialzo dello 0,7% dopo aver fatto sapere giovedì che il consiglio di amministrazione ha visionato i dati preconsuntivi dell'esercizio chiuso al 31 dicembre riportando per l'intero anno ricavi in crescita di quasi l'11% a EUR50,2 milioni da EUR45,4 milioni del 2022.

Marzocchi Pompe - in rosso dell'1,0% - ha comunicato giovedì che durante l'esercizio 2023, i ricavi netti consolidati si attestano a EUR49,8 milioni, in aumento del 2,6% rispetto al dato 2022, pari ad EUR48,5 milioni. Il dato rappresenta il massimo storico raggiunto dal gruppo.

A New York, il Dow avanza dello 0,3%, il Nasdaq è in verde frazionale mentre l'S&P 500 guadagna lo 0,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0862 contro USD1,0835 registrato in chiusura azionaria europea di giovedì, mentre la sterlina vale USD1,2716 da USD1,2697 di ieri sera.

Il Brent vale USD81,96 al barile contro USD81,33 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.018,32 l'oncia da USD2.016,20 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario di lunedì alle 1000 CET è atteso il saldo della bilancia commerciale italiana. Nel pomeriggio, alle 1455 CET si terranno aste di BTF francesi mentre alle 1500 CET dagli USA uscirà l'indice PCE Fed di Dallas.

A Piazza Affari, sono previsti i risultati di Take Off.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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