(Alliance News) - Mercoledì le maggiori piazze europee marcano un'apertura ribassista, con i prezzi del petrolio che continuano a scendere a seguito dei deboli dati commerciali cinesi, aggiungendosi a una prospettiva di domanda debole.

Debolezza vista anche sulle borse asiatiche, dove il Nikkei ha ceduto lo 0,3%, l'Hang Seng sta cedendo lo 0,4%, mentre lo Shanghai Composite segna una contrazione dello 0,2%.

In assenza di nuovi catalizzatori in grado di stimolare il sentiment del mercato, gli investitori ponderano la potenziale traiettoria dei tassi di interesse in un flusso costante di dati economici deboli.

Sul fronte societario, prima del suono della campanella, Monte dei Paschi di Siena ha rilasciato i risultati dei primi nove mesi, chiusi con un utile di EUR929 milioni rispetto a una perdita di EUR334 dello stesso perido dello scorso anno, oltre a confermare un serie di progressi su diversi indicatori contabili.

Il FTSE Mib, quindi, dopo avere chiuso in ribasso dello 0,7% a 28.395,90 ieri sera, segna una contrazione di 57,50 punti.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sta cedendo 27,00 punti, il CAC 40 di Parigi si è contratto di 26,50 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte sta marcando un passivo di 68,00 punti.

Fra i listini minori, ieri sera, il Mid-Cap ha chiuso su dello 0,1% a 40.005,72, lo Small-Cap in rosso frazionale a 25.148,00 e l'Italia Growth ha terminato sotto dello 0,4% a 7.638,90.

Sul listino principale di Piazza Affari, martedì, CNH Industrial ha ceduto il 7,5% con prezzo a EUR9,80 dopo la presentazione dei conti. L'utile netto è stato di USD570 milioni, con un risultato diluito per azione di USD0,42 mentre l'utile netto era di USD559 milioni nel terzo trimestre del 2022, con un risultato diluito per azione di USD0,41.La società ha comunicato ora che Borsa Italiana ha approvato la richiesta della società di revoca dalla quotazione delle azioni ordinarie da Euronext Milan, e ha disposto il delisting con effetto dal 2 gennaio 2024.

Tenaris ha invece lasciato sul parterre il 3,1%, dopo il 2,4% di verde della vigilia.

FinecoBank - in lettera del 2,8% - ha fatto sapere martedì che nei primi nove mesi dell'anno l'utile netto è raddoppiato attestandosi a EUR454,2 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando ammontava a EUR302,7 milioni. Al 30 settembre, i ricavi sono risultati pari a EUR916,7 milioni, in crescita del 34% dal 2022 quando erano pari a EUR684,1 milioni.

Azimut Holding - su dello 0,1% - ha comunicato martedì di aver registrato a ottobre una raccolta netta positiva per EUR391 milioni, raggiungendo così EUR5,4 miliardi da inizio anno. L'obiettivo per l'intero anno della società è compreso in un range tra EUR6 miliardi ed EUR8 miliardi.

Bene anche Recordati dopo i conti, chiudendo in verde del 2,1% e attestandosi come migliore di giornata. Il gruppo ha realizzato risultati nei primi nove mesi superiori alle attese e ha pertanto previsto di superare gli obiettivi di ricavi e utili al 2025 fissati lo scorso febbraio. Al 30 settembre, il gruppo ha registrato un utile netto a EUR304,5 milioni in rialzo del 26% da EUR241,5 milioni dello stesso periodo del 2022.

Sul Mid-Cap, testa del listino per Zignago Vetro, in verde del 5,5%. La company ha comunicato martedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in crescita del 18% su base annua, a EUR545,9 milioni da EUR464,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Buoni acquisti anche su Ariston Holding dopo i buoni conti, in attivo del 4,3% dopo avere chiuso i primi nove mesi con un utile netto pari a EUR206,1 milioni rispetto a EUR122,0 milioni registrati lo scorso anno.

Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio - in rosso dello 0,6% - martedì ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre, chiuso con un netto consolidato pari a EUR348,6 milioni rispetto agli EUR151,3 milioni del periodo di confronto. Tale risultato riviene da un utile lordo consolidato di EUR507 milioni, da cui vanno dedotte imposte per EUR158,4 milioni, corrispondenti a un tax rate del 31%.

Danieli &C ha invece chiuso sul fondo con un passivo il 3,8% a EUR25,30 per azione, dopo il verde della vigilia con lo 0,4%.

Saras ha invece lasciato sul parterre il 2,8%, con nuovo prezzo a EUR1,36 in scia al rosso della vigilia con lo 0,8%.

Sullo Small-Cap, Mondo TV ha raccolto l'8,0%. Sul titolo si è registrato un alto volume di scambi, con oltre 1 miline di pezzi passati di mano rispetto a una media giornaliera a tre mesi di circa 243.000.

Sogefi ha invece raccolto il 3,3%, dopo il 4,7% di passivo della vigilia.

Civitanavi Systems - in verde con lo 0,5% - martedì ha approvato i ricavi al 30 settembre, chiuso con ricavi che si sono attestati a EUR32,6 milioni rispetto a EUR19,8 milioni registrati nei primi nove mesi del 2022.

Fra le note negative, maggioranza del listino, Softlab ha lasciato sul parterre il 6,7%, oggetto di profit taking dopo due sedute in cui ha raccolto un aggregato di oltre il 27%.

Risanamento ha invece ceduto il 5,2%, dopo l'attivo della vigilia con il 5,0%.

Fra le PMI, ATON Green Storage ha raccolto il 4,4% a EUR5,24 per azione, dopo la flessione della vigilia con il 2,0%.

Sulla parte dei rialzisti anche CrowdFundMe, che ha segnato un più 3,6% dopo due sedute concluse con candela ribassista.

Compagnia dei Caraibi ha invece ceduto il 5,7%, con nuovo prezzo a EUR3,30 per azione dopo due sedute rialziste.

Intred - in denaro dell'1,0% - ha fatto sapere martedì di aver esaminato il fatturato al 30 settembre, che risulta pari a EUR36,8 milioni, in crescita del 8,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'incremento di fatturato è stato sostenuto principalmente dalle vendite di connessioni in fibra ottica pari a EUR22,2 milioni in aumento del 13% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

A New York, nella notte europea, il Dow ha raccolto lo 0,2%, l'S&P lo 0,3%, mentre il Nasdaq ha raccolto lo 0,9%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0682 contro USD1,0688 registrato in chiusura azionaria europea di martedì, mentre la sterlina vale USD1,2273 da USD1,2304 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD81,54 al barile da USD82,54 al barile di ieri in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.967,85 l'oncia da USD1.965,78 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macroeconomico di mercoledì, alle 1000 CET vengono pubblicate le vendite al dettaglio dell'Italia seguito alle 1100 CET da quelle dell'Eurozona.

Alle 1300 CET arriva il tasso sui mutui USA, alle 1515 CET è previsto un discorso del presidente della Federal Reserve Powell, mentre alle 1630 CET ci sono le scorte di petrolio greggio, l'inventario di Cusghing e il report EIA.

Fra i numerosi risultati societari, in arrivo quelli di Almawave, BPER Banca, Buzzi, Telecom Italia e Tod's.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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