HONG KONG (awp/ats/ans) - Le forniture globali di computer, Pc fissi e portatili, sono diminuite del 15,5% su base annua nel terzo trimestre del 2022. A sorridere è solo Apple che invece cresce in percentuale.

Lo dicono gli ultimi dati di Counterpoint Research - società di consulenza con sede a Hong Kong- che si allineano a quelli diffusi due settimane or sono da Idc, a dimostrazione di un settore che, dopo il boom di acquisti per il passaggio allo smart working in pandemia, oggi vive una crisi globale.

Per gli analisti, il calo del terzo trimestre dell'anno è stato in gran parte dovuto alla debolezza della domanda sia nei mercati di consumo che in quelli professionali, che avevano dato una spinta decisiva a ridosso dei confinamenti e della trasformazione del posto di lavoro in ufficio verso collegamenti da remoto, con la necessità di dotarsi di computer per accedere alle reti aziendali. E nonostante la carenza di componentistica, come i semiconduttori, stia rientrando, gli esperti di Counterpoint Research restano cauti anche per il futuro, parlando di una prima metà di 2023 che sarà in linea con i numeri attuali.

Tra luglio e settembre i computer forniti sono stati 71,1 milioni. Leader di mercato resta Lenovo, nonostante un calo nelle spedizioni del 16% su base annua. Al secondo posto c'è Hp, che registra un -27%, seguita da Dell al -21%. In controtendenza Apple, che fa segnare un +7%, con le spedizioni cresciute da 7,3 a 7,9 milioni di unità. A incidere positivamente sarebbe stato il lancio dei nuovi MacBook Air e MacBook Pro 13, entrambi dotati di processore casalingo Apple Silicon M2. "Tra tutti i segmenti di prodotti per pc, riteniamo che i computer dedicati ai videogame siano pronti a resistere al meglio alla recessione del mercato, grazie agli sforzi in ricerca e sviluppo dei produttori di chip e dell'ecosistema in generale", affermano gli analisti.