La riconquista della Casa Bianca da parte di Trump ha scosso i mercati europei, che prevedono una crescita limitata a causa delle misure tariffarie proposte dal Presidente eletto che, se attuate, potrebbero scatenare una guerra commerciale globale e danneggiare l'Unione Europea.
Gli analisti di Bankinter hanno sottolineato sul loro canale Telegram che la preoccupazione in Europa per la possibile imposizione di tariffe dagli Stati Uniti riguarda "soprattutto le banche (spagnole) con una presenza in Messico, che contaminano il resto senza un motivo oggettivo".
Questi timori hanno avuto ripercussioni sull'intero settore finanziario spagnolo quotato in borsa mercoledì, in particolare su BBVA, che è scesa del 6,6% a causa della sua elevata esposizione al Messico. Giovedì, le azioni della banca sono rimbalzate del 2,6%.
Anche se si prevede che l'incertezza sulle misure che Trump implementerà alla fine persisterà fino al suo insediamento a gennaio, per il momento ha prevalso la cautela, in quanto il leader repubblicano ha sostenuto per tutta la campagna elettorale misure che potrebbero esercitare una maggiore pressione al rialzo sull'inflazione e limitare il processo di allentamento dei tassi di interesse negli Stati Uniti.
D'altra parte, le prospettive potrebbero essere più incoraggianti per le banche dall'altra parte dell'Atlantico, data la possibilità che la Fed si trattenga dal tagliare i tassi, il che andrebbe a vantaggio dei margini delle istituzioni finanziarie.
In questo contesto, è probabile che gli investitori stiano già spostando i loro portafogli e Bankinter li ha quindi invitati a "concentrare la loro strategia di investimento sulle azioni statunitensi ancora più di prima, riducendo l'Europa e ignorando i mercati emergenti".
A breve termine, l'attenzione del mercato si concentra su due eventi importanti che si terranno giovedì: la riunione della Fed e la riunione della Banca d'Inghilterra (BoE). In entrambi i casi, un taglio di 25 punti base dei tassi d'interesse è dato per scontato, quindi il momento clou sarà rappresentato dai discorsi successivi, in cui gli investitori cercheranno indizi sulle prossime mosse.
Alle 08:07 GMT di giovedì, dopo aver recuperato il crollo del 2,9% della sessione precedente - il peggior calo dal 15 marzo 2023 - l'IBEX 35 era in rialzo di 49,30 punti, pari allo 0,43%, a 11.544,60 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 delle grandi azioni europee era in rialzo dello 0,26%.
Nel settore bancario, Santander è salito dell'1,34%, BBVA del 2,10%, Caixabank dell'1,26%, Sabadell dell'1,57%, Bankinter dell'1,32% e Unicaja Banco dell'1,12%.
Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica ha guadagnato lo 0,49%, Inditex ha perso lo 0,62%, Iberdrola ha guadagnato lo 0,27%, Cellnex ha guadagnato lo 0,15% e la compagnia petrolifera Repsol è salita dello 0,93%.
(Informazioni di Mireia Merino; a cura di Tomás Cobos)