L'indice azionario spagnolo IBEX 35 ha registrato un leggero rimbalzo martedì dopo il peggior calo da marzo 2023, accompagnato dai rialzi dei titoli asiatici e da un certo miglioramento della fiducia nell'economia statunitense.

Il Nikkei ha registrato un'impennata di oltre il 10 percento, superando i 34.500 punti, dopo il crollo del 12,4 percento di lunedì, a causa dei timori diffusi che gli Stati Uniti si stessero dirigendo verso una recessione.

I deboli dati sull'occupazione negli Stati Uniti pubblicati venerdì e una serie di risultati aziendali peggiori del previsto per le società tecnologiche hanno innescato un ampio sell-off nei mercati azionari lunedì.

Tuttavia, i dati macroeconomici statunitensi rilasciati all'inizio della settimana hanno contribuito a smorzare la tempesta. Il rapporto ISM sui servizi, più forte del previsto, e i commenti di Mary Daly della Fed hanno calmato i partecipanti al mercato.

Molti trader hanno persino ipotizzato che la Fed avrebbe tenuto una riunione straordinaria per tagliare i tassi, sottolineano gli analisti di Renta 4 in una nota.

"Il mercato è arrivato a scontare durante la sessione di ieri una probabilità del 100% di un taglio dei tassi di 50 punti base per la riunione del 18 settembre, una percentuale che oggi mattina si attesta al 73,5%", spiega la società di brokeraggio.

Secondo lo strumento FedWatch, il mercato si aspetta un allentamento di circa 100 punti base per quest'anno e un importo simile per il 2025.

Anche con il rimbalzo di martedì, l'incertezza persiste e gli analisti indicano la possibilità di movimenti di mercato più volatili nel breve termine.

Alle 07:07 GMT di martedì, il benchmark spagnolo IBEX 35 era in rialzo di 44,00 punti, o dello 0,42%, a 10.467,40 punti, ancora ai livelli più bassi da marzo di quest'anno, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 delle grandi azioni europee era in rialzo dello 0,71%.

Nel settore bancario, Santander è salito dell'1,34%, BBVA dello 0,97%, Caixabank dell'1,82%, Sabadell del 2,07%, Bankinter dello 0,34% e Unicaja Banco del 2,47%.

Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica è scesa dello 0,32%, Inditex ha perso lo 0,51%, Iberdrola ha perso lo 0,54%, Cellnex è scesa dello 0,86% e la compagnia petrolifera Repsol è salita dell'1,34%.

(Informazioni di Javi West Larrañaga; a cura di Tomás Cobos)