"Il rendimento dei T-bond (rendimento dei titoli di Stato americani, che si evolve inversamente al loro prezzo) continua a salire (4,24%) in vista dell'aspettativa di inflazione, su cui persistono ancora dei rischi", hanno indicato gli analisti di Renta 4 nel loro rapporto quotidiano.
Il costo dei prestiti nei mercati del debito è salito bruscamente questa settimana a causa del pericolo di una ripresa dell'inflazione negli Stati Uniti e dei segnali che la Federal Reserve potrebbe rallentare il ritmo dell'allentamento monetario nei prossimi mesi.
"E tutto questo in attesa delle elezioni statunitensi tra due settimane (rischio di più crescita, più inflazione, più deficit), dell'evoluzione del conflitto Israele-Iran, dei nuovi dati macro che continueranno a influenzare il ritmo dei tagli dei tassi d'interesse, mentre la stagione degli utili del 3Q24 prende piede", hanno aggiunto.
Nel mercato nazionale, Iberdrola era in rialzo dell'1,70% all'apertura dopo aver comunicato che i suoi profitti sono aumentati del 50% nei primi nove mesi dell'anno, grazie soprattutto agli investimenti record negli Stati Uniti e nel Regno Unito, nonché alla vendita di alcune attività.
Gli analisti di Bankinter hanno indicato sul loro account Telegram che il mercato continuerà ad attendere i risultati sul fronte societario, e che potrebbe "cogliere l'opportunità di rimbalzare un po', a maggior ragione dopo due sessioni consecutive di ribassi".
I risultati di Deustche Bank e Thales si sono distinti nelle prime ore, battendo le aspettative, e in Spagna, i dati di Viscofán saranno resi noti dopo la chiusura del mercato.
Dall'altra parte dell'Atlantico, la possibilità che l'ex Presidente repubblicano Donald Trump vinca le elezioni presidenziali statunitensi del mese prossimo, che sono molto combattute, ha continuato a stimolare il dollaro, che mercoledì ha raggiunto il livello più alto in due mesi e mezzo.
A causa dell'incertezza sulle prossime elezioni americane e delle tensioni derivanti dai conflitti in Medio Oriente, i prezzi dell'oro hanno raggiunto i massimi storici mercoledì, in quanto l'instabilità ha spinto gli investitori verso beni rifugio.
Sul fronte macroeconomico, il mercato attenderà la pubblicazione dei dati preliminari sulla fiducia dei consumatori dell'Eurozona di ottobre (1400 GMT) e il Beige Book della Federal Reserve statunitense (18 GMT).
In questo contesto, l'IBEX 35 è salito di 14,30 punti, o dello 0,12%, a 11.847,00 punti alle 07:31 GMT di mercoledì, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 delle grandi azioni europee è salito dello 0,15%.
Nel settore bancario, Santander ha perso lo 0,19%, BBVA è scesa dello 0,37%, Caixabank ha ceduto lo 0,40%, Sabadell è scesa dello 0,70%, Bankinter è scesa dello 0,32% e Unicaja Banco ha perso lo 0,18%.
Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica ha guadagnato lo 0,02%, Inditex è scesa dello 0,29%, Iberdrola ha guadagnato l'1,45%, Cellnex è scesa dello 0,55% e la compagnia petrolifera Repsol è salita dello 0,46%.
(Informazioni di Mireia Merino; edizione di Tomás Cobos)