Il Presidente libertario Javier Milei ha lanciato il piano all'inizio di quest'anno per riportare i dollari tanto necessari all'economia formale dell'Argentina, che si trova ad affrontare una carenza di riserve di valuta estera in una situazione di recessione tecnica.
Da tempo gli argentini conservano i risparmi al di fuori delle banche locali, nel tentativo di proteggere i loro guadagni e di coprirsi contro le oscillazioni dell'instabilità economica della nazione, gli attacchi di iperinflazione e la caduta del valore del peso.
I depositi sono visti come un segnale di fiducia nella leadership di Milei, dato che le sue misure di austerità hanno contribuito a ridurre l'inflazione mese su mese a cifre a una sola cifra. L'inflazione annuale, tuttavia, rimane a tre cifre.
Il portavoce di Milei, Manuel Adorni, ha definito l'amnistia fiscale un "successo" in una conferenza stampa, annunciando la stima dell'importo depositato.
I funzionari si sono detti ottimisti sul fatto che questi dollari freschi possano aiutare le banche locali a offrire linee di credito ai clienti e a stimolare la crescita.
I depositi nei conti bancari privati denominati in dollari in Argentina sono aumentati a 32,5 miliardi di dollari dall'inizio del piano a metà luglio, secondo le stime degli analisti, il che segnerebbe un'ulteriore spinta al di fuori del programma di amnistia.
"La misura in cui una tale vincita avrebbe un impatto positivo sulle riserve nette dipenderà dall'aumento del credito (denominato in dollari) al settore privato, che ultimamente si sta rafforzando", hanno scritto gli analisti di J.P. Morgan in una nota del cliente all'inizio di questa settimana.
Si prevede che le riserve continueranno a recuperare dopo la scadenza iniziale, hanno aggiunto.
Secondo le stime ufficiali per il 2024, gli argentini detengono circa 277 miliardi di dollari al di fuori del sistema bancario formale.
La prima fase dell'amnistia ha permesso agli argentini di reintrodurre nel sistema fino a 100.000 dollari senza tasse, mentre gli importi superiori a tale cifra sono stati tassati con un'aliquota del 5%.
L'aliquota aumenterà al 10% entro la fine di gennaio e poi al 15% entro la fine di aprile.