(Alliance News) - Giovedì, i principali listini europei chiudono in territorio positivo e con molto slancio dopo la pubblicazione dei dati PMI tra il Vecchio e il Nuovo continente e in una giornata da record per alcune delle principali Borse mondiali.

Così, il FTSE Mib chiude in verde dell'1,1% a 35.356,26, il Mid-Cap guadagna lo 0,6% a 45.831,59, lo Small-Cap sale dell'1,6% a 27.966,73 e l'Italia Growth finisce in rialzo dello 0,6% a 8.175,03.

In Europa, il FTSE 100 di Londra termina in verde dell'1,5%, il DAX 40 di Francoforte sale dello 0,4%, mentre il CAC 40 di Parigi finisce in verde dello 0,3%.

"Gli indici azionari giapponesi, francesi e tedeschi hanno toccato i massimi storici. Il sentiment di rischio, in seguito a un'altra serie di guadagni eccezionali di Nvidia, ha aiutato il Nikkei 225 a superare il picco del 1989 e a toccare i massimi storici a 39.098,68, così come gli indici delle blue chip francesi e tedesche. Ciò è avvenuto nonostante i funzionari della BCE abbiano convenuto che è prematuro parlare di tagli dei tassi e nonostante i dati PMI tedeschi abbiano mostrato che la recessione economica si è aggravata".

"La contrazione del settore dei servizi francese si è però notevolmente attenuata, così come quella del settore privato dell'Eurozona che, pur registrando il nono mese consecutivo di calo della produzione, ha registrato la contrazione più debole dallo scorso giugno, grazie alla stabilizzazione della produzione nel settore dei servizi che ha compensato un'ulteriore forte contrazione nel settore manifatturiero".

"I guadagni del 12% di Nvidia e la sua ponderazione del 5 sul Nasdaq 100 hanno spinto l'indice al rialzo di circa il 2%. Il rialzo di quasi tre mesi del rendimento del Tesoro USA al 4,35% e le dichiarazioni iniziali di disoccupazione molto più deboli del previsto non hanno smorzato l'umore. Il dollaro USA ha invertito la debolezza iniziale dopo i verbali del FOMC nel pomeriggio di giovedì, ponendo fine ai sei giorni consecutivi di guadagni dell'oro".

Sul Mib, Tenaris guida i rialzi con un attivo del 7,3%, dopo aver annunciato i risultati per il quarto trimestre e l'anno terminato il 31 dicembre, anno chiuso con un incremento dei ricavi del 5% su base sequenziale, "sostenuto da un elevato livello di spedizioni verso il Medio Oriente e per progetti di condutture offshore" scrive la società nella nota.

Le vendite totali per il 2023 sono state pari a USD14,86 miliardi da USD11,76 miliardi dell'anno precedente.

L'Ebitda è pari a USD4,86 miliardi da USD3,64 miliardi dell'esercizio 2022.

Fa bene anche Banco BPM, in attivo del 4,1%, e Amplifon, su del 3,3%.

Prende slancio anche Ferrari - in verde del 3,1% - dopo che giovedì ha annunciato la nuova global partnership con L'OR Espresso, marchio del gruppo JDE Peet's, azienda leader a livello mondiale nel settore del caffè e del tè.

Sul fondo ci va il settore energetico, con Italgas, Terna e Snam, in rosso tra l'1,9% e l'1,2%.

Recordati, trai ribassisti, cede lo 0,8% dopo che ha esaminato e approvato i risultati consolidati preliminari dell'esercizio 2023, chiuso con un utile netto di EUR389,2 milioni in aumento del 25% rispetto al 2022, trainato dalla forte performance operativa e dai minori costi non ricorrenti rispetto al 2022. Tale dato, inoltre, presenta un'incidenza sui ricavi del 19% circa.

I ricavi netti consolidati nel 2023 sono stati pari a EUR2,08 miliardi in aumento del 12% dal 2022, in linea con la parte alta dell'intervallo di guidance rivista al rialzo a maggio scorso, grazie all'"ottimo andamento del business in entrambi i segmenti Specialty & Primary Care e Rare Diseases, che continuano a registrare una crescita a doppia cifra, a cambi costanti", si legge nella nota.

Sul segmento cadetto, Brembo - in verde dello 0,7% - ha fatto sapere giovedì di aver aperto il suo primo sito produttivo in Thailandia.

L'investimento, pari a circa EUR40 milioni, riflette la strategia del gruppo di espandere la propria presenza industriale a livello globale e permette a Brembo di cogliere nuove opportunità di crescita nell'area del Sud-est asiatico, come ha spiegato la società in una nota.

Maire Tecnimont sale del 2,4%, dopo aver fatto sapere mercoledì che NextChem, attraverso la sua controllata NextChem Tech, ha firmato un accordo vincolante per l'acquisizione dell'80% di HyDEP Srl e del 100% di Dragoni Group Srl.

Il prezzo di acquisto delle due quote è di circa EUR3,6 milioni.

Ariston Holding - in verde dell'1,7% - giovedì ha fatto sapere di aver concluso l'accordo per l'acquisizione di un sito produttivo situato nel parco industriale della municipalità del 6 Ottobre, vicino al Cairo, in Egitto, da Universal Group, storica azienda manifatturiera egiziana fondata da Youssri Kotb.

Tra le smallcap, Mondo TV sale del 2,9% dopo che giovedì ha comunicato la conclusione di tre importanti accordi che confermano la fase positiva nella distribuzione della propria library.

TXT e-solutions guadagna il 4,2% dopo aver fatto sapere giovedì di aver realizzato, al 31 dicembre, ricavi per EUR224 milioni, in crescita di circa il 48% rispetto ai EUR150,8 milioni del 2022. A parità di perimetro di consolidamento i ricavi sono cresciuti di circa il 12% e le acquisizioni hanno contributo per circa EUR56 milioni. I ricavi internazionali complessivi rappresentano circa il 20% dei ricavi totali del 2023, fa sapere la società.

L'Ebitda è stato di circa EUR31,5 milioni pari al 14% dei ricavi, in crescita di circa il 42% da ER22,3 milioni del 2022.

Tra le PMI, Matica Fintec sale del 5,1% dopo che giovedì ha comunicato i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre, non sottoposti a revisione contabile, registrando un utile netto pari a EUR2,2 milioni, rispetto a EUR2,6 milioni al 31 dicembre 2022.

Vimi Fasteners - in rosso dello 0,6%, ha fatto sapere mercoledì che nel 2023 ha riportato ricavi pari a EUR61,3 milioni, in aumento del 15% rispetto a EUR53,3 milioni al 31 dicembre 2022.

In aumento anche il portafoglio ordini del gruppo Vimi al 31 dicembre, a valere per l'intero esercizio 2024 e pari a EUR39,2 milioni, rispetto a EUR37,7 milioni in portafoglio a fine 2022.

A New York, il Dow è in verde dello 0,7% a 38.895,56, il Nasdaq sale del 2,5% a 15.965,94 e l'S&P 500 è in rialzo dell'1,7% a 5.065,53.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0814 contro USD1,0809 registrato in chiusura azionaria europea di mercoledì, mentre la sterlina vale USD1,2643 da USD1,2612 di mercoledì sera.

Il Brent vale USD83,52 al barile contro USD82,57 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.030,75 l'oncia da USD2.028,77 l'oncia di mercoledì sera.

Il calendario macroeconomico di venerdì prevede la Borsa di Tokyo chiusa per la giornata del compleanno dell'imperatore, mentre alle 0101 CET arriva l'indice GfK della fiducia dei consumatori britannici.

Alle 0800 CET, in Europa, viene pubblicato il PIL tedesco, mentre mezz'ora più tardi dalla Svizzera è la volta del livello di occupazione del quarto trimestre.

Sempre dalla Germania, alle 1000 CET, vengono rese note le aspettative di business tedesco e l'indice ifo sulla fiducia delle aziende in Germania.

Alle 1100 CET si tiene la riunione dell'Eurogruppo, mentre alle 1110 CET un'asta di CTZ italiani con scadenza 2 anni.

Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi i risultati di Alkemy, Generalfinance e Sogefi.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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