(Alliance News) - I mercati azionari europei aprono sottotono martedì mentre gli investitori rimangono cauti in vista dei sull'inflazione previsti per la fine della settimana, che aiuteranno a capire se la Fed e la BCE hanno davvero concluso i loro rialzi dei tassi di interesse.

Il FTSE Mib, quindi, apre in rosso dello 0,1% a 29.320,38, il Mid-Cap cede lo 0,4% a 41.462,28, lo Small-Cap è in calo dello 0,1% a 25.960,14 e l'Italia Growth sale dello 0,3% a 7.885,69.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in calo dello 0,5%, il CAC 40 di Parigi cede lo 0,4% e il DAX 40 di Francoforte è in rosso dello 0,1%.

Da segnalare che l'indicatore del clima dei consumatori GfK per la Germania reso noto martedì è salito a meno 27,8 nel mese di dicembre, rispetto al meno 28,3 rivisto al ribasso di novembre e alle previsioni del mercato di meno 27,9.

Dopo i cali dei tre mesi precedenti, il sentimento dei consumatori rimane molto debole e caratterizzato da incertezza e preoccupazione, senza segnali di una ripresa sostenibile nei prossimi mesi.

Sul listino principale di Piazza Affari, Iveco Group si prende la vetta con un rialzo del 2,7% dopo aver fatto sapere lunedì che la Banca Europea per gli Investimenti ha concesso finanziamenti fino a EUR500 milioni per contribuire a elettrificazione, efficienza e sicurezza del settore dei trasporti mediante investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione.

Nel dettaglio, il prestito da EUR450 milioni sottoscritto a Torino rappresenta la prima tranche dei EUR500 milioni complessivi approvati dal consiglio di amministrazione della BEI. Il finanziamento, con un profilo di ammortamento a otto anni, "verrà utilizzato integralmente a breve", si legge nella nota societaria.

Gli investimenti verranno realizzati, entro la fine del 2025, principalmente in Italia, ma anche in Germania, Francia, Spagna, Repubblica Ceca e Svizzera.

Telecom Italia apre in rosso dello 0,9%. Lunedì ha annunciato venerdì sera di aver dato il via all'organizzazione della cosiddetta NetCo, il ramo d'azienda che verrà conferito in FiberCop al closing dell'operazione di cessione della rete fissa a Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P., previsto per l'estate 2024.

Il ramo d'azienda "comprenderà l'infrastruttura di rete fissa e gli immobili di pertinenza, di cui avrà in carico la gestione, l'attività wholesale e l'intera partecipazione nella controllata Telenergia", precisa la società in una nota.

In fondo ci sono DiaSorin, Moncler e Campari, che cedono il 3,6%, l'1,8% e l'1,5% rispettivamente.

Eni sale dello 0,3% mentre gli altri titoli del comparto oil finiscono in area ribassista.

Tenaris - in flessione dello 0,2% - ha fatto sapere sabato di aver acquistato quasi 2,0 milioni di azioni proprie tra il 20 e il 24 novembre. Le azioni sono state acquistate al prezzo medio di EUR15,4806 per un controvalore complessivo di EUR30,6 milioni.

Saipem - in calo dello 0,3% - ha annunciato lunedì i risultati definitivi dell'offerta di riacquisto promossa da Saipem Finance rivolta ai portatori del bond da EUR500,0 milioni, con cedola del 2,625% e scadenza il 7 gennaio 2025. Il termine di scadenza dell'offerta - iniziata il 20 novembre - era fissato alle ore 1700 CET del 24 novembre e nel periodo è stato presentato un ammontare complessivo pari a EUR120,1 milioni di obbligazioni.

Banco BPM sale dello 0,6% dopo aver annunciato lunedì i risultati finali dell'offerta per il riacquisto per cassa del proprio prestito obbligazionario perpetuo da EUR300,0 milioni.

Alla scadenza dell'offerta, l'ammontare nominale complessivo di titoli esistenti validamente offerti per il riacquisto ammontava a EUR223,3 milioni, che rappresenta approssimativamente il 74% dell'importo nominale complessivo dei titoli esistenti in circolazione.

Il riacquisto dei titoli esistenti è stato effettuato contemporaneamente all'emissione di un nuovo titolo obbligazionario perpetuo per un importo nominale complessivo di EUR300,0 milioni.

Sul Mid-Cap, Juventus Football Club è di poco sotto la parità. La società ha fatto sapere giovedì che l'assemblea degli azionisti ha approvato le proposte di aumento di capitale sociale e di raggruppamento azionario nel rapporto di una ogni 10 azioni detenute.

Nel dettaglio, l'assemblea ha deliberato di ridurre il capitale sociale a EUR50.000 da EUR23,4 milioni e di approvare la proposta di aumento di capitale sociale, a pagamento, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2024, per un importo massimo complessivo di EUR200 milioni, comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione di nuove azioni ordinarie prive di valore nominale.

Lottomatica, controllata al 100% di Lottomatica Group che sale dello 0,5%, ha annunciato lunedì l'intenzione di emettere e collocare obbligazioni per un importo complessivo aggregato di EUR500,0 milioni.

Sullo Small-Cap, Olidata si prende la vetta con un rialzo del 7,3%. La società ha comunicato lunedì di aver siglato un accordo con Snam - in verde frazionale sul Mib - dal valore di EUR25 milioni.

Il deal prevede il supporto di Olidata - tramite la controlalta Sferanet - per la maggior parte delle componenti di Data Center, Data Management e Sicurezza e Network Security, e la facoltà, da parte di Snam, di acquistare in funzione dei propri programmi.

FNM sale con il 3,2% dopo aver fatto sapere che Morningstar Sustainalytics ha valutato come trascurabile il profilo di rischio ESG a cui è esposto il gruppo, assegnando un punteggio di 6,6 su una scala compresa tra 0 e meno 40, dove 0 indica il miglior rating e meno 40 il peggiore, in miglioramento rispetto al 2022, quando era di 7,4.

ePrice sale con il 4,5% dopo essere crollato del 20% ieri sera. La società ha informato che - in esecuzione degli impegni assunti nei confronti di Negma Group - ha nominato, per un periodo di 12 mesi, Pedro Palau quale Chief Restructuring Officer.

Monrif non scambia ancora dopo il rosso della vigilia, in cui ha ceduto il 2,1%. La società ha fatto sapere di aver nominato Luca Ceroni come nuovo direttore generale.

Luca Ceroni è da marzo 2014 direttore generale della controllata Editoriale Nazionale, società editrice de "Il Resto del Carlino", "La Nazione" e "Il Giorno".

Banco Di Desio e della Brianza cede lo 0,5% dopo che il consiglio di amministrazione ha approvato il piano industriale 2024-2026 "Beyond 2026" che si regge su pilastri strategici rappresentati "dall'ottimizzazione della banca commerciale e dalla creazione di opportunità di crescita tramite specializzazione nel segmento Small Business e POE, Wealth Management e Personal Finance".

Nello specifico, al 2026, la banca si attende un ROE superiore all'8%, un rapporto Cost/Income pari a circa il 55% e un CET 1 superiore al 15%.

Inoltre, prevede una solida generazione di ricavi con CAGR 2023-2026 del margine di intermediazione pari a circa 4,5% e NPL ratio lordo inferiore al 4% nell'arco di piano, con una crescita del Wealth Management fino a superare EUR10 miliardi di masse gestite.

Fra le PMI, in listino ancora poco movimentato, Circle non è ancora interessata da scambi. La società ha comunicato lunedì sera l'approvazione da parte di FILSE per conto di Regione Liguria del progetto "TULIP", acronimo per Terminal and mUltimodal Logistic Innovations for the Port and hinterland environment. Il progetto, della durata di 18 mesi, assegna a Circle un contributo di circa EUR220.000 e avrà un impatto positivo su diversi comparti logistici, a partire dai terminal portuali e dai nodi inland.

RedFish LongTerm Capital non scambia ancora dopo aver chiuso giù del 5,5%. Lunedì ha fatto sapere di aver approvato la sottoscrizione di un aumento di capitale a valore nominale nella società PureLabs, società attiva nell'ambito della diagnostica clinica, per complessivi EUR4 milioni, a fronte di un aumento di capitale totale deliberato pari a EUR15 milioni.

A oggi, considerando le sottoscrizioni già perfezionate da parte dei soci pre-esistenti della PureLabs per complessivi EUR8,5 milioni e l'ulteriore sottoscrizione da parte di RFLTC per EUR4 milioni, l'aumento di capitale complessivo nella PureLabs sarà pari ad EUR12,5 milioni; RFLTC a seguito della suddetta sottoscrizione deterrà pertanto una partecipazione di minoranza pari a circa il 32%.

In Asia il Nikkei ha chiuso in rosso dello 0,1% a 33.410,00, l'Hang Seng ha chiuso in calo dello 0,8% a 17.383,50 e lo Shanghai Composite ha terminato in rialzo dello 0,2% a 3.038,55.

A New York, il Dow ha chiuso in calo dello 0,2% a 35.333,47, il Nasdaq è sceso dello 0,1% a 14.241,02 e l'S&P 500 ha terminato in rosso dello 0,2% a 4.550,43.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0945 contro USD1,0937 registrato in chiusura azionaria europea di lunedì, mentre la sterlina vale USD1,2621 da USD1,2610 di lunedì sera.

Il Brent vale USD80,34 al barile da USD80,68 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.013,48 l'oncia da USD2.012,80 l'oncia di lunedì sera.

Il calendario macroeconomico di martedì prevede alle 1000 CET i dati su massa monetaria e prestiti ai privati dell'Eurozona.

Negli USA, occhi punti sui dati dei prezzi delle case, alle 1500 CET, e sulla fiducia dei consumatori, in uscita alle 1600 CET.

Tra le società di Piazza Affari, non sono previsti particolari eventi.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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