(Alliance News) - Piazza Affari apre in lieve depressione la seduta di mercoledì, con gli investitori che stanno digerendo i dati sull'inflazione di USA e UK e attendono il Prodotto Interno Lordo dell'Eurozona.

Il tasso di inflazione annuale in UK è rimasto stabile lo scorso mese, non rispettando le aspettative di un'accelerazione, come hanno dimostrato i numeri ufficiali resi noti mercoledì.

Secondo l'Ufficio per le statistiche nazionali, il tasso di inflazione annuale dei prezzi al consumo è rimasto stabile al 4,0% a gennaio, livello a cui si era attestato a dicembre.

Secondo il consenso citato da FXStreet, ci si aspettava che salisse al 4,2%.

A gennaio, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,6% rispetto a dicembre. Secondo FXStreet, si prevedeva che diminuissero a un ritmo mensile inferiore, pari allo 0,3%. A dicembre, i prezzi erano aumentati dello 0,4% rispetto a novembre.

Il FTSE Mib ha aperto in calo dello 0,1% a 31.115,51, il Mid-Cap è in lieve rialzo a 45.119,28, lo Small-Cap sale dello 0,1% a 27.459,04 e l'Italia Growth cede lo 0,1% a 8.086,03.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in rialzo dello 0,5% a 7.551,66, il CAC 40 di Parigi cala dello 0,1% a 7.617,81 e il DAX 40 di Francoforte è poco sotto la parità a 16.875,38.

Sul Mib, Leonardo apre in rialzo e guida i gainer di Piazza Affari, con un aumento del 3,7% che porta le azioni poco sotto la quota di EUR18.

Bene anche Nexi, in rialzo del 2,2%, e Brunello Cucinelli, che guadagna l'1,4%.

Sull'altro versante del paniere a più alta capitalizzazione di Milano, Campari cede l'1,0% e si piazza sul fondo mentre la notizia della ripresa della produzione in Australia dopo l'incidente di gennaio non ha dato una grossa mano a Saipem, ora in calo dello 0,8%.

Sul Mid-Cap, Industrie De Nora apre su dell'1,0% poco dopo aver comunicato di aver chiuso il 2023 con ricavi di EUR856 milioni rispetto a quelli di EUR853 milioni dell'anno precedente.

Tale evoluzione riflette principalmente la crescita riportata dal segmento di business Energy Transition del 140% su base annua, più che triplicando i GW di tecnologie realizzate, la crescita della linea di prodotti Water Technologies Systems del 17% e la sostanziale stabilità del segmento Electrode Technologies Business - su del 2% a cambi costanti -, che hanno più che compensato la normalizzazione della linea Pools.

L'utile netto è salito a EUR230 milioni da EUR90 milioni e l'evoluzione riflette principalmente un provento non ricorrente complessivo di EUR133 milioni, legato alla quotazione della società collegata thyssenkrupp nucera alla Borsa di Francoforte e in particolare dovuto alla riduzione della percentuale di partecipazione di De Nora in thyssenkrupp nucera e alla plusvalenza derivante dall'esercizio dell'opzione greenshoe.

Bene le azioni di MFE, con le A su del 2,8% e le B in rialzo dell'1,9%, entrambe in testa al listino.

Giù, inveve, Mondadori, in rosso del 2,4%, e i bancari, con BFF in rosso dell'1,0% in testa al comparto ribassista.

Tra le società a bassa capitalizzazione, algoWatt sale del 3,9% e guida il paniere dopo aver comunicato che il board ha deliberato l'ingresso di Domenico De Marinis nel consiglio d'amministrazione come indipendente.

De Marinis sostituirà il dimissionario Massimo Solbiati e sarà anche membro del comitato per le Operazioni con le Parti Correlate.

EPH crolla con oltre il 12% di ribasso mentre la più interessata da negoziazioni è Risanamento, con 636.268 pezzi passati di mano in pochi minuti e un rialzo del 2,6%.

Sul listino delle PMI, volano 4AIM Sicaf e H-Farm, rispettivamente, su del 10% e del 9,4%, mentre crolla Illa, in rosso del 27%.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha ceduto lo 0,7%, l'Hang Seng è salito dello 0,8% mentre la borsa cinese è riamsta chiusa per festività.

A New York, il Dow ha ceduto l'1,4%, il Nasdaq l'1,8% mentre l'S&P 500 ha chiuso in calo dell'1,4%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0699 contro USD1,0716 registrato in chiusura azionaria europea di martedì mentre la sterlina vale USD1,2549 da USD1,2601 di martedì sera.

Il Brent vale USD82,82 al barile contro USD82,77 al barile di martedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.989,62 l'oncia da USD1.994,39 l'oncia l'oncia di ieri sera.

Il calendario di mercoledì prevede, alle 1100 CET, dall'Eurozona il rilascio del dato sulla produzione industriale e il Prodotto Interno Lordo.

Alle 1300 CET, dagli USA, arriverà il report sul mercato dei mutui, mentre alle 1630 CET verrà rilasciato il dato sulle scorte di petrolio greggio e il report EIA.

Nel calendario societario, sono attesi i risultati di EdiliziAcrobatica, eVISO, FOS, Gefran, Interpump, Svas Biosana e Telecom Italia.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

Commenti e domande a redazione@alliancenews.com

Copyright 2024 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.