(Alliance News) - Il Mib ha chiuso la terza sessione settimanale in rialzo, portando l'asticella dei punti in area 29.600, seguendo l'andamento delle altre principali piazze europee dove la sola Londra ha chiuso con saldo passivo. Fra i dati macro, i nuovi dati sull'inflazione per Spagna e Germania hanno mostrato un calo della crescita dei prezzi a novembre, aumentando le aspettative che la BCE potrebbe iniziare, il condizionale è d'obbligo, a tagliare i tassi a partire dal prossimo anno.

Sempre in tema di prezzi, sul fronte domestico, quelli alla produzione dell'Italia sono aumentati a un ritmo più veloce su base mensile e hanno frenato il calo annuale a ottobre, come reso noto dall'Istat mercoledì. I prezzi alla produzione industriale dell'Italia sono saliti dell'1,5% su base mensile a ottobre dopo essere aumentati dello 0,6% a settembre. Su base annua, il calo del 9,5% segue quello del 14% del mese precedente.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rialzo dell'1,1% a 29.688,45, il Mid-Cap è salito dello 0,4% a 41.898,94, lo Small-Cap ha guadagnato lo 0,6% a 26.155,67, mentre l'Italia Growth ha chiuso su dello 0,1% a 7.898,47.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in rialzo dello 0,3%, il FTSE 100 di Londra ha ceduto lo 0,4%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha raccolto l'1,1%.

Sul listino principale di Piazza Affari, Stellantis ha chiuso rialzista con il 5,3% a quota EUR19,71, nuovo massimo a 52 settimane.

Nota positiva anche Banca Monte dei Paschi, che è salito del 3,9%. Sul titolo di MPS si segnala che Marshall Wace ha tagliato la posizione corta allo 0,74% dallo 0,83%.

Buoni acquisti anche su STMicroelectronics, che ha chiuso con candela rialzista del 2,9%, in scia all'attivo della vigilia, seppure con un modesto 0,5%.

In nota negativa, Campari ha lasciato sul parterre il 2,4% a EUR9,93. JPMorgan ha declassato il titolo a 'underweight' da 'neutral' e taglia target price a EUR8,30 dal precedente EUR11,00.

Leonardo ha invece lasciato sul parterre lo 0,3%. Da segnalare che la company ha fatto sapere martedì di aver ricevuto un nuovo ordine da Omni Helicopters International - OHI - per tre unità, comprendenti due AW189, alimentati da motori General Electric, e un AW189, con motori Safran.

Sul Mid-Cap, OVS ha chiuso rialzista del 6,6%, portando il prezzo a EUR1,97 e chiudendo così per la quarta sessione di fila con candela rialzista.

Digital Value ha raccolto il 3,9%, alla sua terza chiusura con trend rialzista.

Lottomatica Group - in calo dell'1,3% - ha fatto sapere di aver completato il pricing di un ammontare complessivo pari a EUR500 milioni delle obbligazioni senior garantite a tasso variabile con scadenza nel 2030 al prezzo di emissione pari al 99,5%, con una cedola pari alla somma del tasso Euribor a tre mesi - soggetto a un floor dello 0% - più il 4,00% all'anno. La chiusura dell'offerta è prevista per il 14 dicembre.

Maire Tecnimont - in rosso dell'1,8% - martedì ha fatto sapere di aver provveduto al rimborso anticipato integrale del bond al 2024 con conseguente delisting delle relative obbligazioni dai mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana e dalla Borsa del Lussemburgo. Il prezzo del rimborso, pari a EUR165,3 milioni, corrisponde al 100% dell'importo nominale del prestito obbligazionario, unitamente agli interessi maturati dall'ultima data di pagamento della cedola.

Vendite, fra gli altri, anche su Buzzi, che ha ceduto il 2,1%, alla sua sesta seduta sul lato ribassista.

Sullo Small-Cap, Seri Industrial ha portato a casa un attivo del 6,6% dopo l'attivo della vigilia pari al 2,0%.

Netweek è avanzato invece del 2,7%, prezzandosi a EUR0,1514 e chiudendo per la terza seduta sul lato dei ribassisti.

Gefran ha guadagnato l'1,2%, con la company che procede regolarmente con il programma di buyback. Da ultimo, ha reso noto di aver acquistato azioni ordinarie proprie - tra il 20 e il 24 novembre - per un controvalore complessivo di EUR81.000 circa.

KME Group - in rosso dell'1,6% - ha fatto sapere martedì che la propria controllata KME ha finalizzato il closing dell'accordo firmato il 9 novembre con il pool di istituti finanziatori con un aumento dell'importo delle linee di ulteriori EUR50 milioni e quindi per un importo totale fino a EUR460 milioni. Allo stesso tempo è stato completato anche il closing delle linee di factoring in essere per EUR376,5 milioni.

Olidata è calato del 3,5%. La società ha siglato un accordo con Snam dal valore di EUR25 milioni. Il deal prevede il supporto di Olidata - tramite la controllata Sferanet - per la maggior parte delle componenti di Data Center, Data Management e Sicurezza e Network Security, e la facoltà, da parte di Snam, di acquistare in funzione dei propri programmi.

Fra le PMI, Energy ha chiuso rialzista di oltre il 13%, alla sua terza sessione in saldo attivo.

Destination Italia - su oltre il 10% - ha fatto sapere martedì che il gruppo ha superato il valore di EUR6,5 milioni in termini di portafoglio ordini riferito alle prenotazioni turistiche di partenze che avverranno nell'anno 2024, segnando un incremento superiore al 70% rispetto allo stesso periodo nell'anno 2022.

Circle - in rialzo dell'1,6% a EUR6,50 per azione - ha comunicato lunedì sera l'approvazione da parte di FILSE per conto di Regione Liguria del progetto "TULIP", acronimo per Terminal and mUltimodal Logistic Innovations for the Port and hinterland environment. Il progetto, della durata di 18 mesi, assegna a Circle un contributo di circa EUR220.000 e avrà un impatto positivo su diversi comparti logistici, a partire dai terminal portuali e dai nodi inland.

Clabo ha invece lasciato sul parterre oltre il 10%, oggetto di profit taking dopo quattro sedute rialziste.

A New York, il Dow sta salendo dello 0,1%, il Nasdaq è poco sopra la parità, mentre l'S&P 500 sta avanzando con lo 0,1%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0965 contro USD1,1002 registrato in chiusura azionaria europea di martedì mentre la sterlina vale USD1,2674 da USD1,2703 di martedì sera.

Il Brent vale USD82,38 al barile contro USD81,99 al barile di martedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.041,00 l'oncia da USD2.035,78 l'oncia di martedì sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì si apre alle 0050 CET con la produzione industriale e le vendite al dettaglio del Giappone. Alle 0230 CET sarà la volta del PMI manifatturiero della Cina. Alle 0800 CET l'indice dei prezzi delle case in UK e dalla Germania il dato sulle vendite al dettaglio.

Ancora dalla Germania, alle 0955 CET, verrà rilasciato il tasso di disoccupazione, seguito cinque minuti dopo dal dato italiano. Sempre dall'Italia, alle 1100 CET, il dato sull'inflazione. Alle 1100 CET verrà rilasciato anche il tasso d'inflazione dell'Eurozona e del PIL.

Dagli USA, alle 1430 CET in arrivo le richieste di disoccupazione continua e l'indice dei prezzi PCE.

Alle 1730 CET, invece, sono previste delle aste dei buoni del Tesoro a 4 e 8 settimane.

Nel calendario societario non sono previsti particolari appuntamenti.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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