(Alliance News) - Martedì, il Mib ha chiuso in calo, portando l'asticella dei punti in area 31.100, seguendo il calo globale dei mercati azionari, dopo che l'inflazione statunitense è risultata superiore alle previsioni, riducendo le ipotesi su un imminente taglio dei tassi da parte della Fed.

Nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, la conferma del tasso nella riunione del 20 marzo ha una probabilità del 95% per la conferma intervallo 525/550 bp. Il ribasso di 25 bps nel target 500/525 bps è quindi prezzato al 5%, dal 15% della precedente rilevazione di questa mattina.

Il tasso d'inflazione annuale degli USA - rilasciato martedì - ha rallentato al 3,1% a gennaio, dopo un breve aumento al 3,4% a dicembre, ma è stato superiore al 2,9% previsto dagli analisti.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso dell'1,0% a 31.134,17, il Mid-Cap ha ceduto l'1,0% a 45.102,05, lo Small-Cap ha lasciato sul parterre lo 0,3% a 27.434,64, mentre l'Italia Growth ha chiuso in rosso dello 0,4% a 8.090,31.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in rosso dello 0,9% così come il FTSE 100 di Londra, mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in rosso dello 0,9%.

Sul Mib, buoni scambi per Saipem, che ha chiuso al rialzo dell'1,6% con nuovo prezzo a EUR1,35 per azione. Da segnalare che PDT Partners ha tagliato lo short sul titolo allo 0,46% dallo 0,59% precedente.

Pirelli & C segna invece un verde dell'1,5% con nuovo prezzo a EUR5,46 per azione. Il titolo su base intraday durante la seduta ha aggiornato il massimo a 52 settimane portandolo a quota EUR5,53.

Banco BPM ha invece ceduto il 3,9%, oggetto di prese di profitto dopo quattro sessioni rialziste in virtù dei buoni conti. Giovedì scorso ha infatti comunicato di aver chiuso il 2023 con un utile netto di EUR1,26 miliardi, in aumento dell'85% rispetto a quello di EUR685,0 milioni dell'anno precedente. Nel solo quarto trimestre, la banca ha registrato un risultato netto di EUR321,1 milioni che si confronta con quello di EUR319,0 milioni del trimestre precedente. Il margine di interesse è salito a EUR3,29 miliardi da EUR2,31 miliardi dell'anno prima mentre, nel solo quarto trimestre, ha toccato quota EUR867,7 milioni, stabile su base sequenziale.

Il CET 1 ratio dell'istituto di credito è del 14,2% e si confronta con quello del 12,8% al 31 dicembre 2022.

FinecoBank ha invece lasciato sul parterre il 3,1% a EUR12,73 dopo l'1,9% di verde della vigilia.

Sul segmento cadetto, ha guidato Intercos Group che è salito del 5,1% a EUR15,24 dopo lo 0,6% di verde della seduta precedente.

Industrie de Nora ha raccolto il 3,7% dopo l'1,4% di verde della vigilia. Citadel Advisors ha tagliato lo short sul titolo allo 0,67% dallo 0,79% precedente.

Saras ha chiuso in rosso dello 0,7% dopo aver fatto sapere che Massimo Moratti Sapa di Massimo Moratti, Angel Capital Management Spa e Stella Holding Spa e Vitol BV, società olandese, hanno stipulato un contratto di compravendita in base al quale la famiglia Moratti si è impegnata a cedere a Vitol azioni di Saras che rappresentano circa il 35% del capitale azionario della società, a un prezzo pari a EUR1,75 per azione. Il prezzo per azione implica una capitalizzazione di Saras circa EUR1,7 miliardi.

Technoprobe ha invece lasciato sul terreno il 5,1% dopo lo 0,3% di verde della seduta precedente.

Tra le smallcap, CIR ha chiuso rialzista del 4,4% a EUR0,4485 per azione, con la company che prosegue con il programma di buyback. Da ultimo ha comunicato lunedì di aver acquistato azioni ordinarie proprie - tra il 5 e il 9 febbraio - per un controvalore complessivo di EUR254.000 circa.

Alkemy ha chiuso rialzista del 4,3%, dopo lo 0,6% di attivo della seduta precedente.

Fidia ha invece ceduto il 7,2% a EUR0,3340, alla sua quinta seduta da ribassista.

Banca Sistema ha lasciato sul parterre l'1,3%. Il consiglio di amministrazione venerdì ha approvato gli schemi di bilancio consolidato al 31 dicembre, chiuso con un utile netto pari a EUR16,5 milioni rispetto a EUR22,0 milioni del 2022. Il margine di interesse, pari a EUR67,0 milioni, è in calo del 22% su base annua.

Tra le PMI, Alfonsino è salito del 5,6% dopo aver annunciato martedì il completamento del processo di integrazione della piattaforma proprietaria Rushers all'interno del proprio modello di business.

Quartieri alti anche per AATech, che è avanzato dell'8,3%, con prezzo a EUR1,30 per azione, alla terza seduta con candela rialzista.

Eprcomunicazione ha invece ceduto il 7,9% a EUR1,75 per azione, alla sua nona seduta da ribassista.

Compagnia dei Caraibi si è contratto del 3,6%, dopo l'1,1% di verde della seduta precedente.

A New York, il Dow sta cedendo l'1,1%, il Nasdaq sta facendo un passo indietro dell'1,2%, mentre l'S&P 500 sta cedendo l'1,0%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0716 contro USD1,0776 registrato in chiusura azionaria europea di lunedì, mentre la sterlina vale USD1,2601 da USD1,2628 di lunedì sera.

Il Brent vale USD82,77 al barile contro USD81,73 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.994,39 l'oncia da USD2.016,30 l'oncia l'oncia di ieri sera.

Il calendario di mercoledì prevede, alle 0800 CET, l'inflazione britannica mentre, alle 1100 CET, per l'Eurozona verranno rilasciati il dato sulla produzione industriale e il Prodotto Interno Lordo.

Alle 1300 CET, dagli USA, arriverà il report sul mercato dei mutui, mentre alle 1630 CET verrà rilasciato il dato sulle scorte di petrolio greggio e il report EIA.

Nel calendario societario, sono attesi i risultati di EdiliziAcrobatica, eVISO, FOS, Gefran, Interpump, Svas Biosana e Telecom Italia.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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