(Alliance News) - Le piazze europee vedono ancora prevalere il lato delle vendite giovedì, facendo così seguito alla seduta passiva della vigilia, con Milano che si accoda al trend ribassista, posizionando l'asticella del Mib a quota 26.400 punti.

La questione del tetto del debito degli USA ha continuato a pesare sui mercati globali, anche se la Casa Bianca e i repubblicani hanno riportato progressi nell'ultimo round di colloqui, ma ancora nessuna svolta significativa. Inoltre, l'agenzia di rating Fitch ha messo in guardia il rating 'AAA' degli USA per un potenziale declassamento, rendendola la prima grande agenzia a intraprendere questo genere di mossa.

Sul fronte economico, i dati rivisti sul Prodotto Interno Lordo tedesco hanno rivelato che la più grande economia europea è entrata in recessione nel primo trimestre mentre il morale dei consumatori nel Paese ha mostrato un miglioramento con l'avvicinarsi dell'estate.

Sul versate domestico, lo spread si muove stabile in area 186 punti base giovedì mattina. Il BTP a 10 anni segna un rendimento al 4,33%, con il prezzo che fluttua in un range compreso fra i decimali di 100 per il titolo che riporta un coupon rate del 4,4%, con scadenza a maggio del 2033. Il massimo giornaliero è del 4,33% mentre il minimo è del 4,30%.

Il FTSE Mib è in ribasso dello 0,3% a 26.458,56.

Il FTSE 100 di Londra è in rosso dello 0,2%, così come il DAX 40 di Francoforte, mentre il CAC40 di Parigi è poco sotto la parità.

Fra i listini minori di Borsa Italiana, il Mid-Cap è giù dello 0,1% a 41.794,59, lo Small-Cap sale dello 0,2% a 27.543,68 mentre l'Italia Growth è in rosso dello 0,2% a 9.112,06.

Sull'indice principale di Piazza Affari, Telecom Italia sta cedendo il2,3%, con prezzo a EUR0,2604, facendo seguito al rosso del 3,1% della vigilia.

Pirelli cede invece l'1,8%, posizionndo il musoverso la terza sessione da chiudere in rosso.

Generali cede lo 0,3% a metà seduta. Il consiglio di amministrazione ha approvato le informazioni finanziarie al 31 marzo 2023, che mostrano premi lordi in aumento dell'1,3% a EUR22,16 miliardi da EUR21,53 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente, "grazie alla robusta crescita del segmento Danni", come si legge nella nota societaria.

Il risultato operativo cresce a EUR1,82 miliardi, su del 22% da EUR1,49 miliardi, principalmente per il contributo del segmento Danni.

Avanza STMicroelectronics, che si tinge di verde con 1,4%.

Sul segmento cadetto, Carel Industries avanza con lo 0,6%, con nuovo prezzo di EUR24,00.

GVS sale invece dell'1,9% dopo il rosso della vigilia del 2,2%. Il titolo veniva in precedenza da tre sedute in saldo attivo.

In nota negativa, nelle retrovie, si vede Tinexta, che segna un calo del 2,6%, in scia al rosso della vigilia del 2,1%.

Mondadori si contrae invece dello 0,7%, portando il rosso sul frame settimanale al 6,4%.

Sullo Small-Cap, Eukedos avanza con il 7,1%. Il titolo rimbalza dopo due sedute in cui ha ceduto un cumulato di oltre il 21%.

FILA sale invece del 4,6%, con nuovo prezzo a EUR7,66.

Passivo - fra i numerosi presenti sul listino - anche per Itway, che si contrae del 2,3%. Il titolo, che non stacca il dividendo dal 2009, segna un rialzo settimanale del 7,7%.

Borgosesia cede invece il 3,9%, dopo il timido aumento della vigilia dello 0,5%.

Fra le PMI, GO internet guadagna oltre l'11%, puntando alla sua terza sessione da chiudere sul lato dei rialzisti.

Alfonsino segna invece un aumento dell'8,8%. La company ha comunicato lunedì che i ricavi del primo trimestre sono aumentati del 9% su base annua, a EUR1,2 milioni da EUR1,1 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

In coda, Bifire sta cedendo l'1,7%. Retrovie anche Fenix, che arretra oltre l'11% alla vigilia della pubblicazione della relazione trimestrale.

A New York, nella notte europea, il Dow ha ceduto lo 0,8%, il Nasdaq lo 0,6% mentre l'S&P 500 ha lasciato sul parterre lo 0,7%.

Fra le piazze asiatiche, l'Hang Seng sta cedendo il 2,1%, lo Shanghai Composite ha perso lo 0,1% mentre il Nikkei ha raccolto lo 0,4%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0735 contro USD1,0757 di mercoledì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale invece USD1,2381 da USD1,2366 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD77,59 al barile contro USD78,24 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.961,91 l'oncia da USD1.965,76 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, alle 1430 CEST uscirà, negli USA, il Prodotto Interno Lordo, alla stessa ora del dato sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.

Dal Canada, sempre alle 1430 CEST, arriveranno le vendite del settore manifatturiero.

A Piazza Affari, sono attesi i risultati trimestrali di DHH.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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