(Alliance News) - Il FTSE Mib ha chiuso in calo la seduta di martedì, la prima dopo il lungo weekend di stop pasquale, con gli occhi dei trader che puntano alcuni appuntamenti macroeconomici previsti per domani.

Sul fronte macro, il numero di offerte di lavoro negli USA è leggermente aumentato a febbraio, secondo gli ultimi dati.

Nell'ultimo giorno lavorativo di febbraio, il numero di posti vacanti è stato di 8,8 milioni, in aumento rispetto alla cifra rivista di 8,7 milioni di gennaio, secondo i dati del Bureau of Labor Statistics degli USA. Il dato di gennaio è stato rivisto al ribasso di 115.000 unità mentre quello di febbraio è in linea con il consenso di FXStreet.

Il FTSE Mib ha chiuso martedì in calo dell'1,2% a 34.325,23, il Mid-Cap ha ceduto l'1,2% a 47.570,65, lo Small-Cap ha perso l'1,2% a 28.149,97 e l'Italia Growth ha chiuso giù dello 0,3% a 8.088,78.

Il FTSE 100 di Londra ha chiuso in calo dello 0,2%, il CAC 40 di Parigi ha ceduto lo 0,9% e il DAX 40 di Francoforte ha perso l'1,1%.

Sul Mib, bene Saipem, su dell'1,9%, in scia al rialzo con cui ha concluso l'ultima seduta prima di Pasqua, con il prezzo del barile spinto dalle tensioni mediorientali che ha sostenuto il sentiment sul titolo. L'attacco aereo israeliano all'ambasciata iraniana in Siria, che ha causato la morte del comandante supremo dell'Iran e di altre persone, ha aggravato le tensioni nell'area.

La testa del listino è però per la controllante Eni, che si porta su del 2,6% a EUR15,03 per azione, alla sua terza seduta consecutiva da rialzista.

Male i finanziari, fatta eccezione per BPM e Pop Sondrio, su dell'1,1% e dello 0,9%, rispettivamente. Flettono Azimut Holding, del 4,7%, Banca Generali del 2,1%, Mediolanum dell'1,4%.

In coda, anche Brunello Cucinelli, che ha ceduto il 4,0% a EUR101,80. Da segnalare che UBS ha tagliato il target price sul titolo a EUR120,00 da EUR133,00.

Sul segmento cadetto, bene Fincantieri, in rialzo del 4,4% e con 15,4 milioni di pezzi risulta essere anche il titolo più scambiato. Ma, anche su questo listino, a prevalere sono i ribassisti.

Juventus FC paga il momento negativo in Serie A e cede il 4,7% dopo aver chiuso la scorsa settimana l'aumento di capitale ma aver perso con la Lazio.

Male anche Iren, in rosso del 4,4%, mentre perde terreno Tinexta, in calo del 4,0%.

Sullo Small-Cap, forza su algoWatt, che sale del 6,0% e chiude la sua sesta seduta consecutiva in rialzo, portando il guadagno settimanale oltre il 65%.

Seri Industrial - in parità - ha comunicato di aver chiuso il 2023 con una perdita netta di EUR6,3 milioni che si confronta con quella di EUR3,4 milioni del 2022. I ricavi sono saliti a EUR200,1 milioni da EUR199,6 milioni mentre l'Ebitda è passato a EUR22,9 milioni da EUR17,4 milioni.

In coda, EEMS ha ceduto il 34%, registrato la peggior performance del paniere di appartenenza.

Fra le PMI, Illa ha ceduto il 10%, chiudendo sul fondo del listino, mentre ha performato bene Edil San Felice, su del 14% a EUR3,38, beneficiando dei buoni conti del 2023 resi noti in giornata. La società ha chiuso il 2023 con un utile di esercizio pari a EUR8,5 milioni, in aumento del 79% da EUR4,8 milioni al 31 dicembre 2022.

Bene anche Lindbergh, su del 15%, e Riba Mundo Tecnologia, in rialzo del 14%, spinta dai conti del 2023.

A New York, il Dow cala dell'1,1% a 39.125,91, il Nasdaq cede l'1,5% a 16.156,35 e l'S&P 500 è in ribasso dell'1,0% a 5.188,99.

Tra le valute, l'euro passa di mano in lieve ribasso a USD1,0765 alla chiusura di martedì mentre la sterlina sale lievemente USD1,2566.

Tra le commodity, il Brent vale USD89,05 al barile mentre l'oro scambia rialzista a a USD2.259,15.

Il calendario economico di mercoledì si apre col PMI dei servizi del Giappone, alle 0230 CET, seguito da quello della Cina, alle 0345 CET.

In Europa, focus sul budget del governo francese, alle 0845 CET, e sulla disoccupazione italiana, in arrivo alle 1000 CET. Un'ora più tardi, spazio all'inflazione e al tasso di disoccupazione dell'Eurozona mentre alle 1115 CET si attendono gli esisti della riunione dell'OPEC+.

Nel pomeriggio, alle 1300 CET, dagli USA, arriveranno i dati sui mutui mentre quelli sull'occupazione non agricola saranno resi noti alle 1415 CET. I PMI statunitensi verranno rilasciati alle 1600 CET, mezzora prima delle scorte di greggio. Inoltre, tra i vari membri della Federal Resserve che parleranno mercoledì, spicca il discorso del presidente della banca centrale statunitense, Jerome Powell, alle 1810 CET.

Tra le società di Piazza Affari, sono previsti i risultati di Zucchi.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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