(Alliance News) - Mercoledì l'indice Mib ha ridotto le perdite iniziali andando a chiudere poco sotto la parità vicino a quota 27.200, mentre gli investitori hanno continuato a monitorare la trattativa fra governo USA e opposizione repubblicana sul tetto del debito statunitense. Nel frattempo, l'inflazione della zona euro è stata confermata al 7% ad aprile, leggermente superiore al minimo di 13 mesi del mese precedente del 6,9% e chiaramente ben oltre l'obiettivo della BCE del 2%.

Mercoledì nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, la conferma del tasso nella riunione del 14 giugno ha una probabilità prezzata al 73% per la conferma nell'intervallo 500/525 bps. Il rialzo di 25 bps nel target 525/550 bps è invece prezzato al 27%.

Il FTSE Mib, quindi, ha chiuso in rosso frazionale a 27.196,46, il Mid-Cap ha ceduto lo 0,3% a 43.055,22, lo Small-Cap in verde dello 0,3% a 27.957,57 e l'Italia Growth è in verde dello 0,3% a 9.128,79.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rosso dello 0,4%, il CAC 40 di Parigi in rosso dello 0,1%, mentre il DAX 40 di Francoforte in verde dello 0,3%.

Sul listino principale Telecom Italia ha chiuso in verde dell'1,4%. Il titolo è stato fra i pochi rialzisti in un listino quasi completamente ribassista. Il titolo beneficia della notizia data da Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, che ha negato il ritiro di CDP dalla corsa per l a rete di TIM. "Stiamo lavorando con Macquarie per rispondere alle domande poste dal cda di TIM e per rivedere l'offerta per la rete," ha dichiarato Scannapieco in un'intervista a Bloomberg TV, ma non ha commentato la notizia secondo cui Macquarie non sarebbe disposta a presentare un'offerta congiunta con KKR.

Su questo punto, il CEO di CDP ha spiegato che non è chiaro come verrà rivista l'offerta per la rete di TIM ma non ha escluso che si possa lavorare insieme a KKR, il che sarebbe un'ipotesi gradita anche dal governo italiano.

Buoni acquisti anche su Iveco, che ha portato a casa il 2,1% rialzando la testa dopo quattro sedute consecutive fra i ribassisti. Sul titolo si menziona che martedì Citadel Advisors ha tagliato lo short sul titolo allo 0,77% dallo 0,82% precedente.

In verde si vede anche Interpump, che ha raccolto l'1,4% con nuovo prezzo a EUR51,52, dopo il verde della vigilia con il 3,8%.

DiaSorin è andato sotto del 3,8%, con nuovo prezzo a EUR101,55 dopo lo 0,7% di attivo della vigilia.

FinecoBank ha ceduto invece l'1,8% dopo il 2,1% di attivo della vigilia. Sul titolo si segnala che qualche giorno fa Berenberg ha tagliato il target price a EUR17,00 da EUR19,00 con raccomandazione 'buy'.

Retrovie anche per Amplifon, che ha lasciato sul parterre il 2,3% chiudendo per la terza sessione di fila sul lato dei ribassisti.

Sul Mid-Cap, forza su LU-VE, che posiziona l'asticella su dell'1,6%, resistendo alla corrente ribassista che prevale anche in questo segmento dopo l'1,1% di verde della vigilia.

Avanza bene anche Saras, con la company petrolifera che ha chiuso in attivo dell'1,3% dopo due sedute ribassiste.

Quartieri alti anche per Industrie de Nora, che porta l'asticella in rialzo dell'1,2%. Sul titolo si menziona che Citadel Advisors ha alzato posizione corta allo 0,61% dallo 0,51%.

Seco indietreggia invece dell'1,6%, posizionandosi in fondo al listino, in direzione per la terza seduta da chiudere sul lato dei ribassisti.

Ascopiave arretra invece del 3,0% a EUR2,62, in scia al rosso dell'1,1% registrato alla vigilia.

Tod's è invece salito dello 0,9% a EUR39,54, dopo l'1,1% di attivo di ieri sera.

Sullo Small-Cap, buona seduta per Basicnet, che è salito dello 0,7% a EUR5,72 per azione, con la company regolarmente impegnata nel programma di buyback. Da ultimo, ha comunicato lunedì di aver acquistato 11.350 azioni ordinarie proprie per un controvalore complessivo di EUR63.000 circa.

Avanza bene Bialetti, che segna un più 9,4% con prezzo a EUR0,2560 dopo lo 0,4% di attivo della vigilia.

Cede terreno Autostrade Meridionali, che è arretrato del 6,8% portando il passivo su base mensile oltre il 39%.

Fra le PMI, rosso per Fenix Entertainment, che ha ceduto oltrel'11%, chiudendo al suo minimo annuale su quota EUR0,1850.

Farmacosmo cede invece oltre il 13%, in scia alla contrazione della vigilia chiusa con un meno 4,3%.

Fra le note positive, Erredue che è salito invece del 4,5% a EUR10,20 per azione.

A New York, il Dow sta cedendo lo 0,5%, il Nasdaq arretra con lo 0,6%, mentre l'S&P 500 sta facendo un passo indietro dello 0,5%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0834 contro USD1,0864 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2482 da USD1,2492 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD76,50 al barile contro USD75,06 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.981,99 l'oncia da USD1.998,29 l'oncia della chiusura azionaria europea di martedì.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, alle 0450 CEST è atteso il saldo della bilancia commerciale del Giappone. In mattinata, alle 1100 CEST arriva il discorso della presidente della BCE Christine Lagarde.

Alle 1430 CEST, dagli USA, è la volta delle richieste dei sussidi di disoccupazione. Alle 1730 CEST, c'è un'asta dei buoni del tesoro con scadenza a 4 e 8 settimane.

Tra le società di Piazza Affari, sono attesi i risulttai di Cover 50, Health Italia, SIT e Triboo.

Di Maurizio Carta, Alliance News senior reporter

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