(Alliance News) - Venerdì Piazza Affari, dopo avere aperto brevemente in campo rialzista, si muove intorno alla linea della parità, con l'asticella dei punti in area 33.700.

L'attenzione degli investitori è monopolizzata dalle riunioni delle banche centrali di Stati Uniti, Regno Unito e Giappone della prossima settimana, in particolare sulla scia dei dati statunitensi rilasciati all'inizio della settimana che hanno indicato un'inflazione più forte del previsto.

I dati, che hanno rivelato un aumento dello 0,6% dei prezzi di fabbrica negli Stati Uniti e dello 0,4% dei prezzi al consumo, hanno attenuato la fiducia nella capacità della Federal Reserve di attuare tagli dei tassi d'interesse in modo così aggressivo e rapido come previsto in precedenza.

Così, il FTSE Mib, è poco sopra la parità a 33.792,75.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in rosso marginale, il DAX 40 di Francoforte è poco sopra la parità, mentre il CAC 40 di Parigi sta avanzando dello 0,1%.

Fra i listini minori, il Mid-Cap sta avanzando dello 0,2% a 46.960,80, lo Small-Cap sta cedendo lo 0,5% a 27.395,20, mentre l'Italia Growth sta avanzando dello 0,1% a 8.030,87.

Sul Mib, buona partenza per Banca Monte dei Paschi, che si porta avanti del 2,4% con nuovo prezzo a EUR4,09 per azione, dopo il 2,3% di rosso della seduta precedente.

Acquisti anche su BPER Banca, che porta il prezzo al rialzo dell'1,4% a EUR4,02 per azione dopo due sedute ribassiste.

Avanza bene anche Saipem, che si porta su dell'1,2%, facendo eco al 4,5% di attivo di giovedì sera.

Brunello Cucinelli - in rosso del 6,1% - inverte la rotta dopo tre sessioni rialziste. La società ha fatto sapere giovedì di aver chiuso il 2023 con un utile netto di EUR123,8 milioni, in aumento del 42% da EUR87,2 milioni al 31 dicembre 2022. La società ha fatto sapere di aver proposto la distribuzione di un dividendo di EUR0,91 per azione da EUR0,65 nel 2022.

Leonardo sta invece lasciando sul parterre l'1,1% con prezzo a EUR21,12 per azione, interrompendo un mini-trend rialzista durato tre sedute.

Sul MidCap, svetta El.En., che si porta avanti dell'8,5% a EUR8,98 per azione. La company ha fatto sapere giovedì di aver chiuso il 2023 con un utile consolidato pari a EUR48,2 milioni, in calo del 12% rispetto a EUR55,1 milioni al 31 dicembre 2022. Il board propone la distribuzione di un dividendo pari a EUR0,20 per azione da EUR0,22 nel 2022.

Il consiglio di amministrazione di Webuild - in calo dell'1,7% - ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, chiuso con utile netto adjusted attribuibile al gruppo di EUR236 milioni, raddoppiando di fatto i risultati ottenuti nell'esercizio 2022, quando era pari a EUR118 milioni. Il board propone un dividendo di EUR0,071 per azione ordinaria, in crescita del 25% rispetto al 2022, e di EUR0,824 per ciascuna azione di risparmio.

d'Amico avanza invece del 3,8%, dopo i buoni numeri rialsciati giovedì. Nel 2023 l'utile netto è stato di USD192,2 milioni da EUR134,9 milioni nel 2022. Inoltre, il board ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a USD0,2487 per azione da USD0,0153.

Sullo SmallCap, testa del listino per Servizi Italia, che segna un più 4,1% a EUR1,77 per azione dopo due sedute fra i ribassisti.

Acquisti anche su Somec, con il titolo nei quartieri alti del listino in verde del 4,0%, interrompendo un trend ribassista durato sei sedute.

Datalogic - in rosso oltre il 13% - ha chiuso il 2023 con un utile di EUR9,5 milioni in calo del 69% da EUR30,1 milioni del 2022. Il consiglio di amministrazione, fa sapere la società giovedì, ha proposto un dividendo di EUR0,12 per azione da EUR0,30 dell'anno precedente.

Safilo Group - in rosso del 3,0% - ha fatto sapere giovedì di aver chiuso l'esercizio 2023 con una perdita di EUR24,6 milioni da un utile di EUR54,2 milioni del 2022.

Fra le PMI, spinta su Almawave, che si porta avanti del 5,2% a EUR5,02 per azione dopo lo 0,4% di verde della vigilia.

Convergenze avanza invece del 3,6%, dopo il 4,8% di contrazione della vigilia.

In coda - in un listino ancora poco movimentato - Destination Italia sta facendo un passo indietro del 2,8%, dopo tre sedute chiuse fra i rialzisti.

A New York, ieri sera, il Dow ha ceduto lo 0,4%, mentre il Nasdaq ha lasciato sul parterre lo 0,3% così come l'S&P 500.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0881 contro USD1,0892 registrato in chiusura azionaria europea di giovedì, mentre la sterlina vale USD1,2741 da USD1,2756 di giovedì sera.

Il Brent vale USD85,05 al barile contro USD85,17 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.167,07 l'oncia da USD2.159,41 l'oncia di giovedì sera.

Nel calendario macroeconomico di venerdì, arriverà l'indice dei prezzi al consumo alle 1000 CET dall'Italia, insieme al saldo della bilancia commerciale.

Alle 1100 CET, sempre dall'Italia, usciranno le vendite al dettaglio e, dalla Cina, la massa monetaria.

Nel pomeriggio, dal Canada sono attesi i nuovi cantieri residenziali alle 1315 CET e alle 1330 CET, dagli USA, l'indice dei prezzi all'importazione seguiti alle 1415 CET dalla produzione industriale statunitense.

A Piazza Affari, proseguono le comunicazioni delle società sui risultati societari. Tra gli altri, sono previsti quelli di Bioera, DiaSorin ed Eukedos.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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