(Alliance News) - Giovedì il Mib si muove rialzista in area 30.400, seppure in frenata rispetto alla migliore partenza al suono della campanella, in contro-tendenza con la performance delle altre piazze europee, accarezzando l'attivo del 29% per l'intero anno 2023.

Fra i dati di giornata, la produzione industriale in Giappone è diminuita dello 0,9% su base mensile a novembre, passando da una crescita finale dell'1,3% nel mese precedente ma inferiore alle stime di mercato di un calo dell'1,6%, come hanno mostrato i dati preliminari rilasciati giovedì dal ministero dell'Economia e del Commercio giapponese.

Si tratta del primo calo da agosto, penalizzato dalla minore produzione di autoveicoli, di macchine elettriche ed apparecchiature elettroniche per l'informazione e la comunicazione e di prodotti per uso generale e macchinari orientati al business.

Su base annua, la produzione industriale è scesa dell'1,4% a novembre, il primo calo in tre mesi, e dopo un aumento dell'1,1% in ottobre.

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Il FTSE Mib, così, si muove poco sopra la parità a 30.425,26.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in rosso dello 0,1%, mentre il CAC 40 di Parigi è giù dello 0,2% così come il DAX 40 di Francoforte.

Il Mid-Cap è in ribasso dello 0,1% a 44.678,38, lo Small-Cap è su dello 0,3% a 28.307,11 mentre l'Italia Growth segna un incremento dello 0,2% a 8.174,21.

Sul listino a più alta capitalizzazione di Milano, Pirelli si prende la vetta del listino con un più 1,0%, alla sua terza seduta da rialzista.

Quartieri alti anche per Brunello Cucinelli, che sta avanzando dello 0,7% a EUR88,95 per azione, facendo seguito all'attivo della vigilia chiusa con un più 0,7%.

Un altro titolo del lusso si fa vedere fra i battistrada: si tratta di Moncler, che avanza dello 0,4% con nuovo prezzo a EUR56,16 per azione, dopo due sedute in rosso.

Fra i ribassisti, netta minoranza del listino, Banco BPM e BPER Banca stanno invece cedendo lo 0,7%.

Sul Mid-Cap, De' Longhi si spinge avanti dell'1,2% a EUR30,74 per azione, dopo lo 0,5% di rosso della seduta precedente.

Fra i migliori anche LU-VE, che segna un più 0,9% a EUR23,10 per azione dopo due sedute fra i ribassisti.

Technoprobe è rialzista con lo 0,7% a EUR8,76 per azione, alla sua terza seduta in attivo.

Technogym - su dello 0,4% - ha comunicato mercoledì di aver acquistato 133.000 azioni ordinarie proprie tra il 18 e il 22 dicembre. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR9,01, per un controvalore complessivo di EUR1,2 milioni.

Fra i pochi ribassiti, d'Amico sta chiudendo il listino con una contrazione dell'1,9% dopo il 3,4% di verde della vigilia.

Sullo Small-Cap, Seri Industrial avanza con il 2,6% a EUR3,59 per azione, dopo il 7,9% di verde della vigilia.

Si muove bene anche Beghelli, che porta l'asticella al rialzo del 3,3% con nuovo prezzo a EUR0,27.

Netweek, nelle retrovie, sta cedendo il 3,6% a EUR0,12 dopo il verde della vigilia con il 3,8%.

Fra le PMI, avanza bene Cyberoo, che si porta avanti con il 3,0%. Come reso noto dalla company in una nota giovedì, dopo l'apertura di una sede in Polonia, "sono già tre le nuove partnership siglate e destinate a fare da apripista nel replicare anche su questo territorio il modello di business e la Go to Market strategy collaudate con successo in Italia. Partnership che hanno già iniziato a dare i primi risultati con la sigla di un importante contratto con un cliente polacco".

"Il modello applicato frutto delle esperienze del passato conferma la bontà della strategia. Le nuove società partner sono la CC Otwarte Systemy Komputerowe Sp. z o.o, la Integrity Partners Sp. z o. o. e la Prosystem SA", scrive Cyberoo.

Convergenze avanza con il 2,2% a EUR1,41, posizionando il muso verso la sua terza sessione sul lato dei rialzisti.

Fervi avanza invece con il 4,2%, puntando alla terza sessione in attivo.

In coda, in un listino poco movimentato, H-Farm sta cedendo il 7,6% con prezzo a EUR0,1645.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso in verde dello 0,3%, mentre il Nasdaq su dello 0,2% così come l'S&P 500.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1127 contro USD1,1113 registrato in chiusura azionaria europea di mercoledì mentre la sterlina vale USD1,2796 da USD1,2794 di mercoledì sera.

Il Brent vale USD78,85 al barile contro USD79,91 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.077,83 l'oncia da USD2.080,75 l'oncia di mercoledì sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì prevede, dagli USA, alle 1430 CET, le richieste di disoccupazione e la bilancia commerciale. Alle 1700 CET sarà la volta delle scorte di petrolio greggio, dell'invenario di Cushing e del report EIA.

Alle 1730 CET è prevista un'asta dei buoni del Tesoro a 4 e 8 settimane, mentre alle 1900 CET è in arrivo un'asta dei buoni del Tesoro a 7 anni.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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