(Alliance News) - I future europei marcano una proiezione rialzista per la quarta seduta della settimana, nonostante deludenti dati economici provenienti da UK e Giappone, con Piazza Affari che riparte da una base di oltre 31.300 punti.

Su questo punto, l'economia britannica si è contratta dello 0,3% su base trimestrale negli ultimi tre mesi del 2023, dopo un calo dello 0,1% nel trimestre precedente e peggiore delle previsioni di mercato di un calo dello 0,1%. Considerando l'intero 2023, il PIL in UK è aumentato dello 0,1%.

Inoltre, anche il PIL del Giappone si è inaspettatamente contratto dello 0,1% su base trimestrale nel quarto del 2023, mancando le previsioni di mercato di una crescita dello 0,3% e facendo seguito a un calo rivisto dello 0,8% nel terzo quarter. L'economia è caduta in recessione per la prima volta in cinque anni.

Il FTSE Mib, quindi, dopo avere chiuso in rialzo dello 0,6% a 31.329,38 ieri sera, sta avanzando di 170 punti.

In Europa, il FTSE 100 di Londra avanza di 44 punti, il CAC 40 di Parigi avanza di 51,50 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte si posizona avanti di 77,30 punti.

Fra i listini minori, mercoledì, il Mid-Cap ha chiuso in aumento dello 0,4% a 45.300,00, lo Small-Cap ha terminato su dello 0,9% a 27.666,83 e l'Italia Growth ha guadagnato lo 0,2% a 8.103,05.

Sul Mib, ieri sera, Interpump Group ha guadagnato il 5,3% dopo aver comunicato mercoledì di aver chiuso il 2023 con ricavi e utili in aumento su base annua. L'utile netto è salito a EUR277,5 milioni da EUR269,7 milioni mentre quello per azione base è passato a EUR2,565 da EUR2,524 dell'anno prima. Il ROCE è stato del 18,1% dal 17,7% e il ROI del 15,4% dal 17,2%.

Meglio fa solo Leonardo, che è salito del 6,1% a EUR18,29. Chiude il podio Nexi, in verde del 4,2%.

BPER Banca, in rosso dell'1,1%, ha reso nota mercoledì la partecipazione, con una quota di EUR140 milioni su EUR560 complessivi, alla realizzazione della "più grande fabbrica di moduli fotovoltaici d'Europa".

Pirelli ha fatto peggio, chiudendo in calo dell'1,2%.

Iveco Group - in rialzo dell'1,4% - ha fatto sapere mercoledì che Heuliez, il marchio di autobus urbani della società, è stato selezionato da Régie des Transports Métropolitains per fornire 200 autobus elettrici, in un contratto del valore di EUR125 milioni.

Sul Mid-Cap, Industrie De Nora ha chiuso in vetta, in rialzo del 4,0%, dopo aver comunicato di aver chiuso il 2023 con ricavi di EUR856 milioni rispetto a quelli di EUR853 milioni dell'anno precedente.

Tale evoluzione riflette principalmente la crescita riportata dal segmento di business Energy Transition del 140% su base annua, più che triplicando i GW di tecnologie realizzate, la crescita della linea di prodotti Water Technologies Systems del 17% e la sostanziale stabilità del segmento Electrode Technologies Business - su del 2% a cambi costanti -, che hanno più che compensato la normalizzazione della linea Pools.

L'utile netto è salito a EUR230 milioni da EUR90 milioni e l'evoluzione riflette principalmente un provento non ricorrente complessivo di EUR133 milioni, legato alla quotazione della società collegata thyssenkrupp nucera alla Borsa di Francoforte e in particolare dovuto alla riduzione della percentuale di partecipazione di De Nora in thyssenkrupp nucera e alla plusvalenza derivante dall'esercizio dell'opzione greenshoe.

Bene anche le azioni A e B di MFE, che sono avanzate del 3,3% e del 2,8%, rispettivamente.

Tra le società a bassa capitalizzazione, Antares Vision ha conquistato la vetta con un rialzo dell'8,3%.

A seguire, Olidata, in verde del 7,3%, e GPI, su del 4,8%.

Gefran ha guadagnato lo 0,9% dopo aver comunicato mercoledì di aver chiuso il 2023 con ricavi in lieve calo su base annua, a EUR132,8 milioni da EUR134,4 milioni dell'anno prima.

I ricavi al 31 dicembre 2022 includevano EUR1,8 milioni, dei quali EUR800.000 legati alla fatturazione di servizi alle società uscite dal perimetro per effetto della cessione del business azionamenti al gruppo WEG e EUR900.000 per le vendite residuali di prodotti azionamenti non oggetto di restatement, in quanto generati da società escluse dal perimetro di cessione del business.

Il consiglio di amministrazione di Elica - in rosso del 3,1% - ha approvato martedì i risultati relativi al quarto trimestre 2023 e ha preso visione dei risultati consolidati preconsuntivi 2023, anno che si è concluso con un utile netto normalizzato di EUR13,4 milioni, in calo da EUR22,5 milioni del 2022.

Unidata - in rialzo dello 0,8% - martedì ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha esaminato alcuni dati preliminari consolidati relativi all'esercizio 2023.

I ricavi totali consolidati reported, pari a EUR92,7 milioni, e i ricavi totali consolidati gestionali, pari a EUR100,8 milioni, risultano in significativa crescita rispettivamente dell'80% e del 96% rispetto all'esercizio 2022. La società specifica come questi numeri includano "la rinuncia, da inizio 2023, a EUR17 milioni di ricavi relativi ad attività con bassa marginalità della incorporata TWT".

Il consiglio di amministrazione di AbitareIn - che ha chiuso in rosso dello 0,6% - martedì ha approvato in resoconto intermedio consolidato al 31 dicembre 2023, relativo al primo trimestre di esercizio, periodo chiuso con ricavi consolidati pari a EUR15,8 milioni da EUR44,4 milioni del medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Sul listino delle PMI, Riba Mundo Tecnologia - in verde dell'1,1% - ha comunicato martedì di aver chiuso il 2023 con ricavi di EUR434 milioni, in aumento del 32% rispetto a EUR329 milioni del 2022.

Gli ordini sono aumentati di circa l'83% su base annua, da 30.205 del 2022 a 55.228 del 2023, e il numero di pezzi venduti è salito di circa il 97%, passando da 2,1 unità del 2022 a 4,2 unità alla chiusura dell'esercizio 2023.

EdiliziAcrobatica - in rialzo dell'1,6% - ha fatto sapere mercoledì di aver realizzato, nel 2023, ricavi complessivi per EUR164,4 milioni, in crescita dell'11% rispetto all'anno precedente, quando erano pari a EUR148,1 milioni.

La società, si legge nella nota, è riuscita a contenere l'impatto negativo dell'interruzione degli incentivi di Stato - che ha colpito il mercato italiano di riferimento - registrando ricavi pari a EUR118,5 milioni in flessione del 12% rispetto al 2022.

TMP Group - in rosso del4,0% - ha fatto sapere mercoledì di aver sottoscritto un accordo commerciale per supportare una campagna promozionale in UK, in vista del lancio di un prodotto tecnologico di ultima generazione basato sull'AI.

La commessa ha un valore di EUR34.000.

eVISO ha chiuso in calo dell'1,3% dopo aver fatto sapere mercoledì che il consiglio di amministrazione ha preso visione dei dati principali relativi al semestre luglio-dicembre, in cui ha registrato "record storici in termini di volumi di energia erogata su tutti i canali", in aumento del 49% su base annua a 431GWh.

Il gross margin si assesta nella finestra tra EUR8,0 milioni ed EUR8,4 milioni, in aumento da EUR2,2 milioni dello stesso semestre dell'anno precedente.

A fronte di una riduzione del 67% del prezzo dell'energia rispetto allo stesso semestre dell'anno precedente i ricavi conseguiti nel semestre luglio–dicembre ammontano a EUR109,0 milioni, in contrazione del 25%.

A New York, nella notte europea, il Dow è avanzato dello 0,4%, il Nasdaq ha chiuso in rialzo dell'1,3% mentre l'S&P 500 ha chiuso in verde dell'1,0%.

Fra le piazze asiatiche, il NIkkei ha raccolto l'1,2%, mentre l'Hang Seng ha raccolto lo 0,6% con Shanghai chiusa per il capodanno cinese.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0732 contro USD1,0716 registrato in chiusura azionaria europea di mercoledì mentre la sterlina vale USD1,2558 da USD1,2551 di mercoledì sera.

Il Brent vale USD81,35 al barile contro USD82,70 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.993,31 l'oncia da USD1.991,83 l'oncia l'oncia di ieri sera.

Il calendario di giovedì prevede alle 1000 CET, in Italia, è previsto il saldo della bilancia commerciale e alle 1100 CET è atteso lo stesso dato relativo all'Eurozona.

Nel pomeriggio, dagli USA, arriverà una serie di dati, a partire dall'indice dei prezzi all'importazione e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione alle 1430 CET. Alla stessa ora, previste anche le vendite al dettaglio e l'indice di produzione della Fed di Filadelfia.

La produzione manifatturiera e industriale USA uscirà alle 1515 CET.

A Piazza Affari, sono previsti, tra gli altri, i risultati di Eni, Stellantis, Franchi Umberto Marmi e La Sia.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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