(Alliance News) - Mercoledì, i principali listini europei chiudono contrastati, in una giornata in cui ha prevalso un tono di forte cautela in vista dei dati sull'inflazione statunitense che, previsti per domani, hanno dominato il sentiment per tutte le sedute precedenti.

"È iniziato il conto alla rovescia per l'ultima lettura dell'inflazione USA e gli investitori si stanno rintanando in vista di un periodo potenzialmente volatile per i mercati. Finora il mese è stato relativamente tranquillo e negli ultimi giorni si è assistito a una ripresa del rally azionario, in particolare per il Nikkei 225, ma nel complesso i guadagni sono stati cauti", ha commentato Chris Beauchamp, capo analista di mercato della piattaforma IG.

Così, il FTSE Mib chiude in verde dello 0,1% a 30.450,78, il Mid-Cap cede lo 0,4% a 44.244,28, lo Small-Cap cala dello 0,5% a 27.879,26 e l'Italia Growth finisce in rosso dello 0,2% a 8.266,98.

In Europa, il FTSE 100 di Londra termina in calo dello 0,4%, il CAC 40 di Parigi finisce sulla linea della parità, come il DAX 40 di Francoforte.

Sul Mib, fa bene FinecoBank che sale del 2,4%. La società ha comunicato mercoledì di aver registrato una raccolta netta di EUR1,23 miliardi a dicembre, la migliore dell'intero anno.

Con questo risultato, la banca ha chiuso l'esercizio con una raccolta di EUR8,8 miliardi, con la componente gestita pari a EUR2,7 miliardi e l'amministrata a EUR8,3 miliardi.

Eni - in rosso dello 0,3% - ha fatto sapere mercoledì che Plenitude, attraverso la sua controllata Eni New Energy US Inc., ha firmato un accordo con la Società leader globale nel settore dell'energia EDP Renováveis SA per l'acquisizione dell'80% di tre impianti fotovoltaici già operativi situati negli USA.

I parchi Cattlemen nel Texas, Timber Road e Blue Harvest in Ohio hanno una capacità complessiva installata di circa 478 MW, di cui 382 MW in quota Plenitude, si sviluppano su una superficie di oltre 1.500 ettari di terreno, e genereranno oltre 800 MWh annuali di energia da fonte rinnovabile.

Assicurazioni Generali sale dello 0,3% dopo aver comunicato mercoledì di aver firmato un accordo per l'acquisizione del 51% di Generali China Insurance Company Limited, per un corrispettivo di circa EUR99 milioni. Al closing, Generali diventerà azionista al 100% di GCI.

L'accordo fa seguito al processo di gara pubblica avviato da CNPC Capital, come annunciato sul China Beijing Equity Exchange il 2 novembre. Il perfezionamento della transazione è soggetto alle approvazioni regolamentari.

L'impatto stimato sul Solvency Ratio di Generali è negativo per circa l'1%.

Si siede sul fondo Campari, che lascia sul parterre il 6,5% a EUR9,28 per azione. Il titolo è scivolato nella seduta odierna dopo aver chiuso nei giorni scorsi una doppia operazione di finanziamento al servizio dell'acquisizione di Courvoisier, mentre in Francia i titoli del settore rimbalzano, dopo aver perso terreno nei giorni scorsi a causa dell'apertura di un'inchiesta per dumping da parte delle autorità cinesi.

"L'entità della flessione di Campari suggerisce che gli operatori non abbiano pienamente gradito alcuni particolari dell'operazione conclusa in queste ore, con il titolo trattato a sconto del 6% sui valori della vigilia. Campari, che alla Borsa di Milano capitalizza EUR10,8 miliardi, ha annunciato ieri di essersi rifinanziata per EUR1,2 miliardi con un aumento di capitale riservato da EUR650 milioni al prezzo di EUR9,33 per azione. Le nuove azioni rappresentano il 6% del capitale", come ha scritto il columnist di Alliance News, Francesco Bonazzi.

"Il lato positivo dell'operazione, secondo la maggior parte degli operatori, è che Campari tiene sotto controllo la leva del debito e si ritaglia margini di manovra finanziaria per concludere eventuali nuove acquisizioni".

"Equita SIM, che ha promosso la doppia manovra, spiega che l'acquisto di Courvoisier avrebbe spinto il rapporto tra debito ed Ebitda intorno a 3,4 volte, ovvero vicinissimo a quel limite del 3,5 indicato come tetto massimo assoluto dal management di Campari. Ora, con la doppia operazione, il rapporto tra debito ed Ebitda dovrebbe calare a 2 volte a fine 2025".

Sul segmento cadetto, Maire Tecnimont - in rosso dello 0,5% - ha comunicato mercoledì che la controllata Nextchem ha lanciato un nuovo modello di "e-Factory per la chimica carbon-neutral".

L'iniziativa è supportata dalla firma di un accordo di cooperazione con newcleo per sviluppare, su base esclusiva, uno studio concettuale per la produzione di idrogeno carbon-neutral grazie a un'innovativa tecnologia nucleare pulita e sicura.

Va giù la moda, con Salvatore Ferragamo che finisce sul fondo cedendo il 2,0% e Tod's che lascia sul parterre lo 0,6%.

Tra le smallcap, ePrice ha ceduto il 25% dopo aver comunicato che è stata iscritta presso il registro delle imprese di Milano-Monza Brianza-Lodi la delibera dei soci relativa al cambio della denominazione della società.

Il nuovo nome della società sarà EPH Spa.

Piquadro - in rosso dell'1,8% - ha comunicato lunedì i dati di fatturato consolidato relativi ai primi nove mesi chiusi il 31 dicembre, che ammonta a EUR131,5 milioni, in aumento del 3,7% rispetto al fatturato consolidato al 31 dicembre, quando era pari a EUR126,8 milioni.

Tra le PMI, Edil San Felice - in rialzo del 5,5% - ha comunicato mercoledì di essersi aggiudicata una commessa da Autostrade per l'Italia Spa, per un valore complessivo di EUR4,1 milioni, per la manutenzione ordinaria e ricorrente nel tratto autostradale del Tronco di Direzione DT3 - Bologna.

L'accordo, di durata biennale e con opzione di rinnovo per un massimo di 24 mesi, è stato siglato a seguito della partecipazione e aggiudicazione a una gara europea a procedura aperta promossa da Autostrade per l'Italia. L'avvio dei lavori è programmato per il primo quadrimestre dell'anno in corso.

Energy - su del 2,7% - ha comunicato mercoledì l'avvio della fase di testing della prima linea di produzione di batterie al litio, di tipologia LFP e Made in Italy, presso la gigafactory che Energy sta costruendo presso il suo quartier generale in Veneto.

Saccheria F.lli Franceschetti sale dello 0,4% dopo aver comunicato martedì che è partito il programma di buyback da EUR400.000 approvato dai soci a dicembre.

A New York, il Dow è in rialzo dello 0,1% a 37.572,71, il Nasdaq guadagna lo 0,3% a 14.908,64 e l'S&P 500 sale dello 0,2% a 4.766,48.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0954 contro USD1,0926 registrato in chiusura azionaria europea di martedì mentre la sterlina vale USD1,2722 da USD1,2710 di ieri sera.

Il Brent vale USD77,48 al barile contro USD77,65 al barile di martedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.030,25 l'oncia da USD2.029,24 l'oncia l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì si apre alle 0050 CET in Giappone con la pubblicazione delle riserve estere, mentre alle 0101 CET si sposta in UK dove c'è il rilascio del bilancio RICS dei prezzi delle abitazioni.

Di nuovo in Giappone, alle 0600 CET, è la volta della pubblicazione dell'indice predittivo e dell'indice coincidente dell'econonomia.

Alle 0900 CET in Spagna vengono resi noti i dati sulla produzione industriale. Un'ora dopo gli stessi dati vengono pubblicati per l'Italia, insieme alle vendite industriali italiane. Sempre alle 1000 CET è la volta della pubblicazione del report mensile della BCE.

Sul fronte obbligazionario, alle 1110 CET l'Italia pubblica i dati su delle aste di BTP a 3, 7, 15 e 30 anni.

Oltreoceano, alle 1430 CET, vengono pubblicate le richieste di disoccupazione continua negli USA e i dati sull'inflazione.

Tra le società quotate a Piazza Affari, non sono previste particolari comunicazioni.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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