L'indice tech-heavy è salito dell'1,6%, raggiungendo il massimo storico di 20001,42 punti.
Quest'anno è balzato di oltre il 33%, superando il benchmark S&P 500 e il Dow delle blue-chip, in quanto le megacapitali tecnologiche, tra cui Nvidia, Microsoft e Apple, aggiungono ulteriore peso all'indice con la loro inarrestabile ascesa.
Attualmente, le tre aziende formano il club dei 3 trilioni di dollari, con il produttore di iPhone in vantaggio di poco.
L'indice ha raggiunto i 19.000 punti per la prima volta all'inizio di novembre, quando Donald Trump si è assicurato la vittoria alle elezioni presidenziali statunitensi e il suo Partito Repubblicano ha conquistato entrambe le camere del Congresso.
Da allora, le azioni statunitensi sono state sostenute dalla speranza che le politiche di Trump in materia di tagli fiscali e di regolamentazione meno rigida potessero sostenere le aziende Big Tech e che l'allentamento monetario della Federal Reserve potesse mantenere l'economia statunitense in movimento.