La media azionaria giapponese Nikkei ha toccato giovedì i livelli più alti dal febbraio 1990, grazie all'indebolimento dello yen che ha sostenuto gli esportatori e alla cautela sull'imminente rialzo da parte della Banca del Giappone, che ha continuato a svanire sulla scia dei deboli dati salariali.

Il Nikkei è salito dell'1,77% nel suo terzo giorno consecutivo di guadagni questa settimana, chiudendo ai massimi da quasi 34 anni a 35.049,86. L'indice si è anche avviato verso il maggior guadagno settimanale dalla fine di marzo 2020.

Il più ampio Topix è salito dell'1,57% per chiudere a 2482,87.

Il forte terremoto che ha colpito il Giappone occidentale la scorsa settimana e i dati poco brillanti sulla crescita dei salari stanno costringendo gli operatori di mercato a "rivalutare" quando la Banca del Giappone (BOJ) normalizzerà la sua politica monetaria, ha dichiarato Tony Sycamore, analista di mercato presso IG.

I salari reali dei lavoratori si sono ridotti per il 20° mese consecutivo a novembre, secondo i dati pubblicati mercoledì, confondendo i desideri dei funzionari di vedere un aumento dei salari prima di inasprire la politica.

"Questi (dati sui salari) hanno dato al Nikkei la scusa per salire, verso il livello di 35.000", ha detto Sycamore, aggiungendo che l'indice "probabilmente può continuare a fare buoni guadagni mentre cerchiamo di capire quando la BOJ può cercare di fare il suo prossimo passo".

Lo yen è sceso dello 0,9% sul dollaro americano durante la notte, sulla scia dei dati, e si aggirava intorno a 145,52 durante le ore di trading asiatiche.

Uno yen più debole tende a sostenere le azioni degli esportatori, aumentando il valore dei profitti all'estero in termini di yen quando le aziende li rimpatriano in Giappone.

Le azioni giapponesi hanno ricevuto una spinta anche dalle performance positive di Wall Street, con il rally delle megacapitali.

SMC Corp ha guadagnato il 4,69% per essere in cima ai vincitori di giovedì, seguita da Itochu Corp in rialzo del 4,5% e dalla società di telecomunicazioni KDDI Corp che ha chiuso in rialzo del 4,21%.

Tra i migliori performer ci sono anche Sony Group Corp in rialzo del 3,54% e Suzuki Motor Corp che ha guadagnato il 3,86%.

Le maggiori perdite percentuali nell'indice sono state quelle di Yamato Holdings Co Ltd con un calo del 3,85%, seguite da Rakuten Group Inc che ha perso il 2,44% e Tokyo Gas Co Ltd in calo dell'1,43%.