L'indice Nikkei ha chiuso in calo del 2,49% a 27.448,01 punti, ai minimi da inizio gennaio. Nelle ultime tre sessioni l'indice ha perso il 7,01%, la flessione più marcata su tre giorni da marzo 2020.

Il più ampio indice Topix ha registrato un calo dell'1,54% a 1.849,04, segnando i minimi di tre mesi.

L'impressionante aumento dell'inflazione negli Stati Uniti annunciato ieri ha alimentato i timori che i tassi di interesse debbano essere alzati prima del previsto.

Wall Street ha risentito fortemente della pubblicazione del dato, soprattutto nel caso dei titoli tech, le cui alte valutazioni si basano sull'assunto di bassi tassi di interesse, e lo stesso è successo per le rivali giapponesi.

SoftBank Group è crollata del 7,8%, con le preoccupazioni in merito alle alte valutazioni del portafoglio del gruppo che hanno eclissato l'annuncio di un utile record.

A peggiorare ulteriormente il sentiment anche la faticosa gestione della pandemia di coronavirus nel Paese, che ha costretto decine di città ad abbandonare i piani per l'accoglienza degli atleti provenienti dall'estero per competere ai Giochi olimpici di luglio, a causa di timori relativi alla mancanza di risorse adeguate.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)