* Le recenti tensioni a Los Angeles per le retate contro gli immigrati hanno creato le premesse per ulteriori potenziali disordini
* Proteste in programma in risposta alle politiche dell'amministrazione Trump
* Una parata militare a Washington coincide con il 79° compleanno di Trump
* L'indice S&P 500 è vicino ai recenti massimi storici; gli investitori sono cauti
NEW YORK, 13 giugno (Reuters) -
Gli investitori terranno sotto stretta osservazione le proteste previste sabato in diverse città degli Stati Uniti, tra crescenti preoccupazioni dopo le retate contro gli immigrati a
Los Angeles
e gli sviluppi in Medio Oriente.
Le proteste, organizzate dalla coalizione "No Kings" per opporsi alle politiche del presidente Donald Trump, sono previste per sabato, in concomitanza con la parata militare a Washington che segna il 250° anniversario dell'esercito statunitense e il 79° compleanno di Trump. Martedì Trump ha messo in guardia contro le proteste durante la parata.
Le proteste seguono inoltre l'acuirsi delle preoccupazioni geopolitiche dopo gli attacchi militari di Israele contro l'Iran e hanno scatenato una corsa verso beni rifugio come l'oro e il dollaro.
"Le proteste e gli sviluppi in corso in Iran meritano ulteriore attenzione", ha affermato Jack Ablin, chief investment officer di Cresset Capital.
Le proteste potrebbero avere un impatto negativo sui mercati dal punto di vista psicologico, ha affermato Tim Ghriskey, senior portfolio strategist presso Ingalls & Snyder a New York.
"Queste proteste sono state relativamente pacifiche, ma potrebbero sfuggire al controllo e provocare feriti, ecc.", ha affermato.
Qualsiasi danno al sentiment e alla propensione al rischio potrebbe aggravare le difficoltà che l'indice S&P 500 dovrà affrontare nel breve termine, dato che sembra essersi arrestato dopo i forti rialzi registrati all'inizio di aprile in seguito al crollo dei mercati causato dalla guerra commerciale. L'indice S&P 500 è circa il 20% al di sopra del minimo toccato ad aprile, ma è rimasto pressoché invariato nelle ultime quattro settimane.
L'indice azionario di riferimento è inferiore di circa il 2% al suo massimo storico raggiunto a metà febbraio. Venerdì pomeriggio l'indice era in calo di circa l'1%.
La decisione di Trump dello scorso fine settimana di inviare truppe a Los Angeles nonostante le obiezioni del governatore della California Gavin Newsom ha scatenato un dibattito nazionale sull'uso dell'esercito sul suolo statunitense e ha ulteriormente polarizzato il Paese.
Gli americani sono divisi sulla decisione di Trump di attivare l'esercito per rispondere alle proteste contro la sua repressione dei migranti, con circa la metà a favore della mossa, secondo un sondaggio Reuters/Ipsos di giovedì.
Per ora, gran parte dell'attenzione del mercato rimane fissata sugli eventi in corso in Medio Oriente.
"Non credo che ci sarà un impatto diretto sui mercati. Potrebbe esserci un effetto più sul fronte della fiducia, con un impatto negativo sul sentiment", ha affermato Jack Janasiewicz, portfolio manager di Natixis Investment Managers Solutions, a Boston. (Reportage di Saqib Iqbal Ahmed; reportage aggiuntivo di Sinead Carew; editing di Alden Bentley e Diane Craft)