MILANO (MF-DJ)--A Wall Street il Dow Jones prosegue il rimbalzo visto in avvio di seduta, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno perso slancio in attesa del dato sull'inflazione Usa di agosto che verrá pubblicato domani. Il Dow Jones avanza dello 0,66%, mentre l'S&P 500 è sulla parità e il Nasdaq Composite scende lievemente dello 0,12%.

"Ora che siamo nel periodo di blackout, dovremo fare affidamento sui dati per formare le nostre opinioni su ciò che la Fed deciderá la prossima settimana e negli ultimi mesi dell'anno, a partire dalle letture dell'inflazione di martedì. Qualsiasi indicazione che l'inflazione non è così transitoria come la Banca centrale crede attualmente, potrebbe aumentare la pressione per rimuovere gli stimoli in modo piú aggressivo e causare qualche sofferenza nei mercati, qualcosa a cui gli investitori sono molto sensibili", afferma Craig Erlam, analista di mercato senior, Regno Unito e Emea di Oanda.

"Dall'inizio della pandemia, Washington è stata la migliore amica dell'investitore americano", afferma David Kelly, chief global strategist di Jp Morgan Asset Management, con la Fed che ha prima stabilizzato i mercati e poi mantenuto i tassi di interesse a lungo termine a livelli super bassi attraverso un massiccio acquisto di obbligazioni, insieme a programmi di stimolo per famiglie e imprese americane. Ma guardando al 2022, "i venti di Washington stanno cambiando", avverte l'esperto, e la Fed probabilmente utilizzerá la sua riunione di inizio novembre per annunciare un piano per ridurre gli acquisti di obbligazioni a partire da dicembre. Ci aspetta un ambiente molto piú impegnativo nel futuro. "Anche se il rischio politico non si tradurrá in uno shutdown del Governo o in una crisi del tetto del debito, i conti che arriveranno sulla scrivania del presidente Biden conterranno probabilmente pochi ulteriori stimoli".

Negli ultimi giorni "sembra ci sia un'ondata di pessimismo sui mercati azionari globali e pare il rally abbia perso slancio iniziando a vacillare, con gli indici che sono in fase di flessione rispetto ai massimi storici. I timori che la diffusione della variante delta stia limitando il ritmo della ripresa nella fase post-pandemica, combinati con la prospettiva di una riduzione degli stimoli fin qui messi in circolo dalle Banche centrali, ha portato gli investitori a porsi piú di qualche domanda riguardo all'elevata valutazione del mercato", afferma Lewis Grant, Global Equities Senior Portfolio Manager per la divisione internazionale di Federated Hermes. "Il nostro indicatore di avversione al rischio da parte degli investitori ha segnalato volatilitá negli ultimi mesi riflettendo anche una leggera inversione, anche se da un alto livello di risk-on. In questo momento è troppo presto per dichiarare che i mercati sono ribassisti, e abbiamo giá visto simili brevi pause in passato, ma si percepisce che i venti contrari sono in aumento", conclude l'esperto.

"Se le sorprese economiche sono in peggioramento in modo diffuso a livello globale, i dati statunitensi in particolare stanno uscendo al di sotto delle attese, tanto che abbiamo rivisto al ribasso le nostre aspettative per la crescita del Pil nel 2021, ora al 6,5% (dal 7%). Non prevediamo però un'inversione della tendenza strutturale, quanto un vuoto d'aria temporaneo, una piccola caduta di tensione ciclica che non impatterá sulla crescita del 2022, proiettata ancora a un robusto 5,3% negli Usa", aggiungono Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset, e Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

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September 13, 2021 12:49 ET (16:49 GMT)