MILANO (MF-DJ)--Wall Street tratta in rialzo con il Dow Jones e l'S&P 500 che hanno aggiornato i massimi storici intraday e con i titoli del comparto tech che corrono dopo che i payroll Usa hanno deluso nettamente il consenso ad aprile, allontanando lo spettro dell'inasprimento della politica monetaria della Federal Reserve.

L'economia degli Stati Uniti ha creato 266.000 posti di lavoro nei settori non agricoli ad aprile, deludendo nettamente il consenso degli economisti che si aspettavano invece un aumento di 925.000 unitá. I posti di lavoro creati dal settore privato sono invece risultati pari a 218.000 unitá. Il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,1%, peggio di quanto previsto dal consenso degli economisti (5,8%). Il dato sui payroll di marzo stato rivisto a +770.000 posti e quello di febbraio a +536.000.

La retribuzione media oraria si è invece attestata a 30,17 usd, in aumento dello 0,7% m/m (+0,1% m/m il consenso).

I numeri odierni sul mercato del lavoro Usa "non rappresentano in alcun modo un progresso sufficiente per consentire alla Fed di intraprendere l'uscita dalla sua politica monetaria espansiva" e procedere con il tapering, affermano gli economisti di Commerzbank. "A tal fine sono necessari una serie di dati solidi".

Il report sul mercato del lavoro Usa non è un segnale del fatto che la ripresa è a rischio, aggiungono da Capital Economics. "È difficile giudicare quanto peso dare a questo report in un momento in cui la maggior parte delle altre prove suggerisce che l'attivitá economica si sta riprendendo rapidamente". I mercati stanno digerendo la lettura deludente dei payroll. Per la Fed, puntualizzano da Capital Economics, il report "significa che qualsiasi discorso sul tapering, per non parlare dell'aumento dei tassi, è ancora lontano".

"In generale i dati mensili sui payroll dovrebbero essere presi con le pinze, considerando che vi sono fattori occasionali, revisioni e aggiustamenti stagionali che potrebbero avere un impatto. Ma le dimensioni di questo calo non possono essere ignorate e giustificano l'approccio attendista della Fed, prima di considerare un tapering del suo programma di acquisto o di pensare a un rialzo dei tassi", afferma poi David Riley, Chief Investment Strategist di BlueBay Asset Management. "Tuttavia, guardando piú in generale ai dati economici Usa e ai recenti stimoli fiscali, l'economia statunitense si sta riprendendo in modo solido. Come per molti altri aspetti della recessione indotta dalla pandemia e del conseguente rimbalzo, anche le dinamiche della ripresa del mercato del lavoro con le riaperture, le disruption sul lato dell'offerta e il supporto pubblico per chi è senza lavoro, si sta rivelando essere piú volatile e meno prevedibile rispetto ai cicli del passato".

JJ Kinahan, capo strategist di TD Ameritrade, evidenzia invece che i titoli tecnologici stanno registrando a un "rally di sollievo" dopo aver scambiato in ribasso per gran parte della settimana. "Penso che ci fosse una grande paura del report del mercato del lavoro di oggi" perchè se fosse stato molto forte "avrebbe esercitato un'estrema pressione sulla Fed", spiega Kinahan. "Molti si aspettavano che potesse essere la lettura che avrebbe dato il via all discesa dei mercati". Invece il dato odierno, combinato con la revisione al ribasso del numero di posti di lavoro di marzo, significa che la Fed avrá probabilmente bisogno di vedere progressi molto piú sostanziali sulla situazione occupazionale prima di considerare un cambiamento nella politica monetaria.

Anche Seema Shah, capo strategist di Principal Global Investors, evidenzia che il ritmo debole delle assunzioni del mese scorso non dá alla Federal Reserve alcun incentivo ad aumentare i tassi di interesse prima del previsto. "I dati di oggi suggeriscono che la Fed ha fatto bene a mantenere una certa cautela di fronte al crescente ottimismo economico", puntualizza Shah.

"I dati deludenti sul mondo del lavoro statunitense confermano le strategie ultra-accomodanti del presidente della Fed, Jerome Powell. E' troppo presto per iniziare le exit strategy dalle misure non convenzionali portate avanti dalla commissione operativa dell'istituto centrale. Per l'inizio del tapering ovvero delle riduzioni degli stimoli monetari (processo giá iniziato da altre Banche centrali come Bank of Canada e Bank of England) sará necessario aspettare ancora", ribadisce Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia. Per l'esperto gli acquisti mensili della Fed resteranno probabilmente a 120 miliardi di dollari in asset. Per il momento il mantra di Powell "è ancora troppo presto per cambiare politica monetaria, perchè gli obiettivi (occupazione e inflazione) sono ancora lontani" è valido ed è confermato dai dati.

"L'approccio della Fed rimarrá quindi wait and see e data driven. Sul fronte occupazionale l'economia statunitense non si sta surriscaldando ed è ancora lontana rispetto agli obiettivi", conclude Diodovich.

"I deludenti numeri di oggi aumenteranno la cautela degli investitori e solleveranno preoccupazioni sulla resistenza del mercato del lavoro statunitense e fino a che punto il ritmo del programma di vaccinazione Covid-19 aumenterá l'attivitá economica e l'occupazione", afferma infine Richard Flynn di Charles Schwab.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

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May 07, 2021 12:52 ET (16:52 GMT)