MILANO (MF-DJ)--Wall Street tenta il rimbalzo dopo i dati macroeconomici Usa della giornata. Il Dow Jones sale dello 0,54%, l'S&P 500 dello 0,64% e il Nasdaq Composite dello 0,33%.

"Nonostante le preoccupazioni per il recente calo dello slancio economico, rimaniamo fiduciosi su una forte crescita e sul fatto che l'attività sia destinata a riaccelerare", afferma lo strategist di Jp Morgan Dubravko Lakos-Bujas. "Rimaniamo positivi sulle prospettive azionarie e prevediamo che l'S&P 500 raggiungerà i 4.700 punti entro la fine di quest'anno e supererà i 5.000 l'anno prossimo con utili migliori del previsto".

Sul fronte macroeconomico, la produzione industriale negli Usa è salita dello 0,4% a livello mensile ad agosto, in linea al consenso degli economisti. Il tasso di utilizzo degli impianti si è attestato al 76,4%, rispetto al 76,3% atteso. Infine il dato sulla produzione industriale di luglio è stato rivisto leggermente al ribasso dal +0,9% al +0,8% m/m.

L'aumento dello 0,4% della produzione industriale statunitense ad agosto segnala che il settore industriale sta perdendo vigore poichè la variante del coronavirus Delta ha causato interruzioni alle catene di approvvigionamento globali, afferma l'economista senior di Capital Economics Andrew Hunter. È probabile che il trend al ribasso continui a settembre a causa di diverse chiusure di impianti a causa della carenza di semiconduttori e del colpo dell'uragano Ida, che ha interrotto la produzione di petrolio. "Il rallentamento del ritmo di crescita dell'attivitá manifatturiera globale, in particolare in Cina, suggerisce che la ripresa manifatturiera degli Stati Uniti continuerá a rallentare nei prossimi mesi", avverte Hunter.

L'indice Empire State Manufacturing elaborato dalla Fed di New York si è attestato a 34,3 punti a settembre da quota 18,3 di agosto. Il sotto-indice relativo ai nuovi ordini si è attestato a 33,7 punti, rispetto ai 14,8 del mese precedente, mentre quello sull'occupazione è salito a quota 20,5 punti dai 12,8 di agosto.

I prezzi import Usa sono invece calati dello 0,3% a livello mensile ad agosto. Il dato è inferiore al consenso degli economisti al +0,3% m/m. I prezzi delle importazioni al netto dei prodotti petroliferi, sempre nel mese di agosto, sono invece scesi dello 0,1% su base mensile.

"Il tanto atteso dato sull'inflazione Usa" di ieri ha invece deluso le aspettative, soprattutto nella componente core, alimentando tra gli operatori l'idea che la Fed possa ancora attendere prima di annunciare l'inizio del tapering. Non riteniamo tuttavia che questo dato possa modificare l'atteggiamento della Banca Centrale Usa, considerato che, secondo le nostre stime, l'inflazione è attesa rimanere su livelli intorno o superiori al 5% fino a fine anno", affermano gli strategist di Mps Capital Services.

alb

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September 15, 2021 12:57 ET (16:57 GMT)