MILANO (MF-DJ)--Gli indici azionari Usa sono diretti in lieve rialzo in

avvio di seduta, in un mercato che questa settimana è stato turbato dalle

preoccupazioni per gli alti livelli di inflazione.

Il Dow Jones avanza dello 0,48% e l'S&P 500 dello 0,64%. Il Nasdaq

Composite sale dello 0,79%.

Sul fronte macro, l'indice di fiducia dei consumatori statunitensi

elaborato dall'Universitá del Michigan, secondo la lettura preliminare di

novembre, si è attestato a 66,8 punti.

Il sotto-indice relativo alle aspettative si è attestato a 62,8 punti,

mentre quello relativo alla situazione corrente è risultato pari a 73,2

punti. Le aspettative di inflazione a 12 mesi sono al +4,9% e quelle a 5

anni al +2,9%.

"I grandi numeri" sull'inflazione "ottengono grande attenzione, e sì, i

prezzi sono piú alti, ma ci sono anche aumenti salariali che sono

all'incirca dello stesso importo. Quindi l'inflazione è sicuramente

reale, ma l'impatto non è così grave come si pensa", ha affermato Randy

Frederick, del Schwab Center for Financial Research.

L'S&P 500 è in calo dell'1% questa settimana, interrompendo una serie

di guadagni iniziata quando le societá statunitensi hanno iniziato a

comunicare forti trimestrali a metá ottobre. Il pullback delle ultime

sessioni ha seguito i dati che mostrano che l'inflazione è salita a un

massimo da tre decenni in ottobre e si è ampliata a un'ampia serie di

beni e servizi.

I segnali che la riacutizzazione dell'inflazione durerá piú a lungo di

quanto previsto dai banchieri centrali hanno spinto gli operatori a

scommettere che la Federal Reserve avrebbe aumentato i costi di

finanziamento entro l'estate.

Il rally azionario di questo autunno ha incluso la piú lunga serie di

massimi record dell'S&P 500 dal 1997. "È stato guidato dalle aspettative

che le banche centrali avrebbero mantenuto i tassi a livelli bassi", ha

affermato Edward Park, chief investment officer di Brooks Macdonald. "Piú

otteniamo queste letture CPI molto alte, piú ciò viene messo in

discussione", ha avvertito Park.

Secondo i dati CME Group, i trader di future sui Fed Funds stanno

assegnando una probabilitá superiore al 70% a un aumento dei tassi entro

giugno 2022, rispetto a poco piú del 50% di una settimana fa. Una domanda

chiave è se la carenza di lavoratori continuerá a spingere i salari piú

in alto, il che potrebbe ripercuotersi sull'inflazione.

lus

(END) Dow Jones Newswires

November 12, 2021 11:25 ET (16:25 GMT)