MILANO (MF-DJ)--La volatilità domina a Wall Street. Dopo un avvio sotto la parità i listini hanno invertito la rotta e accelerato al rialzo, con gli investitori che sembrano essersi lasciati alle spalle i timori sul rialzo dei tassi per puntare su quei titoli che più beneficeranno della riapertura dell'economia.

Il Dow Jones avanza dell'1,1%, l'S&P 500 dello 0,9% e il Nasdaq Composite dello 0,69%. "C'è da aspettarsi volatilità lungo il percorso" ma in questo contesto "bisogna acquistare sulla debolezza", afferma Christopher Metli, strategist di Morgan Stanley.

L'economia degli Stati Uniti dovrebbe espandersi del 5% quest'anno, piú del 3,5% previsto in precedenza, afferma Ryan Wang, economista di Hsbc. La revisione al rialzo è dovuta alla ripresa della spesa dei consumatori grazie ai vecchi stimoli fiscali e al nuovo pacchetto di aiuti Covid-19 che probabilmente sará ancora piú consistente. "Le nostre nuove previsioni di crescita implicano che i livelli pre-pandemici del Pil potrebbero essere raggiunti giá nel secondo trimestre di quest'anno".

Wall Street ha vacillato negli ultimi giorni dopo un buon inizio d'anno, con le societá tecnologiche in forte calo. Un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, guidato dal miglioramento delle prospettive di crescita e di inflazione, ha accelerato la rotazione dai titoli tech verso quelli meglio posizionati per beneficiare della fine dei lockdown.

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, "è riuscito a gettare acqua sul fuoco del rialzo dei tassi bilanciando cautela, legata alla necessitá di proseguire nelle misure accomodanti per il raggiungimento degli obiettivi di inflazione e occupazione definiti ancora distanti, ed un certo ottimismo su un recupero della crescita che si attende nella seconda parte dell'anno", affermano gli strategist di Mps Capital Services.

"Proprio per questo il movimento di rialzo dei tassi a lungo termine dovrebbe essere visto come un segno di ottimismo. Sul tema caldo dell'inflazione Powell ritiene che il forte rialzo atteso non dovrebbe essere duraturo e che il piano di aiuti da 1.900 miliardi di dollari in approvazione non dovrebbe avere effetti persistenti e indesiderati. In ogni caso per Powell la Fed ha gli strumenti per gestirla e non è ora il momento di preocuparsi dei deficit", concludono gli esperti.

Sul fronte macroeconomico, nella settimana al 19 febbraio l'indice che misura il volume delle richieste di mutui negli Stati Uniti si è attestato a 790,6 punti, in calo dell'11,4% rispetto agli 892,6 della settimana precedente. L'indice di rifinanziamento è sceso dell'11,3% a 3.848,1 punti (4.337,0 punti la settimana precedente), mentre quello di acquisto è diminuito dell'11,6% a quota 264,9 punti, rispetto ai 299,5 punti precedenti.

Bene poi le vendite di nuove unitá abitative che sono aumentate a gennaio del 4,3% a livello mensile a 923.000 unitá, al di sopra del consenso degli economisti, fissato a quota 857.000. Il dato di dicembre è stato inoltre rivisto al rialzo da 842.000 a 885.000 unitá.

Le condizioni meteorologiche estreme negli Stati Uniti questo mese probabilmente raffredderanno i dati sull'edilizia nel breve termine, ma i solidi fondamentali della domanda dovrebbero mantenere forte il settore immobiliare residenziale nel 2021, afferma Abbey Omodunbi, economista di Pnc Financial Services Group.

Infine le scorte settimanali di greggio Usa sono risultate pari a 463,042 mln di barili, in aumento di 1,285 mln di barili rispetto alla settimana precedente (-4,9 mln il consenso). Le scorte settimanali di benzina sono state invece pari a 257,096 mln di barili, 0,012 mln in piú rispetto alla scorsa settimana (-3 mln il consenso). Inoltre, le scorte di carburante raffinato si sono attestate a 152,715 mln di barili, in calo di 4,969 mln di barili rispetto a sette giorni fa (-4,4 mln il consenso). Secondo la lettura, infine, le raffinerie americane hanno lavorato al 68,6% della loro capacitá, rispetto all'83,1% della scorsa settimana (75,1% il consenso).

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

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February 24, 2021 12:54 ET (17:54 GMT)