Le azioni australiane hanno interrotto una striscia vincente di tre sedute lunedì, trascinate dai titoli del settore sanitario e delle materie prime, mentre gli investitori locali attendono i numeri dell'inflazione statunitense per avere indicazioni sui tassi di interesse.

L'indice S&P/ASX 200 ha chiuso in ribasso dello 0,4% a 7.614,9 punti. Il benchmark è sceso dello 0,7% nella settimana precedente.

A livello globale, gli osservatori del mercato attendono i dati sull'inflazione statunitense di gennaio, previsti per martedì, dopo che l'indice dei prezzi al consumo (CPI) rivisto di dicembre ha indicato un'inflazione in calo. Gli analisti di ANZ continuano a preferire novembre come punto di partenza del ciclo in cui la Reserve Bank of Australia potrebbe iniziare a tagliare i tassi di interesse, una mossa che potrebbe essere influenzata dai dati sull'inflazione degli Stati Uniti.

A Sydney, i titoli del settore sanitario sono scesi del 3,2%, segnando la loro peggiore giornata da metà ottobre 2023, dopo che la major bio-tech CSL ha annunciato una battuta d'arresto in una sperimentazione di un farmaco cardiovascolare insieme ai risultati. Il titolo più costoso del benchmark ha chiuso in calo del 4,8%.

Il sottoindice dell'energia ha chiuso in ribasso dell'1%, toccando il livello più basso dal 24 gennaio, a causa del calo dei prezzi del petrolio.

La principale società del settore, Woodside, è scesa del 2,2%, mentre Santos ha chiuso la giornata in rialzo dello 0,3%.

Anche i minatori di peso elevato sono scesi dello 0,6%, con i giganti minerari BHP Group e Rio Tinto in calo rispettivamente dello 0,5% e dello 0,7%.

In controtendenza, i titoli finanziari hanno chiuso in rialzo dello 0,1%.

ANZ Group ha guadagnato fino all'1,6%, raggiungendo il livello più alto da gennaio 2022, dopo che l'istituto di credito ha riportato le entrate del primo trimestre del gruppo in linea con la media trimestrale delle entrate della prima metà dell'anno fiscale 2023.

Le major tecnologiche Xero e Wisetech Global sono salite rispettivamente del 2% e dell'1,8%, mentre il sottoindice tecnologico più ampio ha chiuso in rialzo dell'1%.

Le azioni di JB Hi-Fi sono salite fino al 7,5%, raggiungendo il livello più alto ed emergendo come il maggior guadagno del benchmark, dopo aver battuto le stime del mercato per i risultati intermedi.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 ha chiuso in ribasso dello 0,9% a 11.757,97 punti. Il benchmark è sceso ai minimi dal 24 gennaio.