Le azioni australiane hanno toccato un record venerdì, alimentate dai titoli minerari e dell'oro, mentre i dati sull'inflazione degli Stati Uniti non hanno riservato sorprese, con gli operatori che hanno valutato i commenti dei funzionari della Federal Reserve all'inizio della settimana sulla loro posizione di allentamento della politica monetaria.

L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,51% a 7.737,80 alle 2347 GMT. Il benchmark ha chiuso in rialzo dello 0,5% giovedì.

I dati della notte della maggiore economia mondiale hanno mostrato che l'inflazione statunitense è aumentata a gennaio, in linea con le aspettative, mentre l'inflazione annuale è stata la più bassa degli ultimi tre anni.

Alludendo ai dati, i commenti del Presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic hanno dato speranza agli investitori, dopo aver ribadito la sua opinione che vede la banca centrale americana tagliare i tassi "nei mesi estivi".

I titoli finanziari sensibili ai tassi hanno guadagnato fino allo 0,3%, con National Australia Bank e Commonwealth Bank of Australia in rialzo di circa lo 0,5% ciascuna.

I pesi massimi del settore minerario sono saliti dell'1,4% e sono sulla buona strada per la loro migliore giornata in più di una settimana, se i guadagni si mantengono. Il gigante minerario BHP Group è salito dell'1%, mentre Pilbara Minerals ha guadagnato il 4,8%, toccando il livello più alto dal 18 settembre.

I titoli del settore energetico hanno guadagnato lo 0,3% in presenza di segnali di indebolimento della domanda di greggio, dopo che gli Stati Uniti hanno pubblicato dati positivi sull'inflazione.

Woodside Energy e Santos hanno guadagnato rispettivamente lo 0,7% e lo 0,8%.

I titoli dell'oro sono avanzati dell'1,7% dopo che i dati sull'inflazione degli Stati Uniti sono stati in linea con le aspettative, portando ad un calo del dollaro. I titoli sono sulla buona strada per la loro migliore settimana dal 2 febbraio, se la tendenza attuale si mantiene.

I titoli australiani della tecnologia dell'informazione sono aumentati dell'1,1%, mentre le azioni del settore immobiliare hanno perso lo 0,2%, andando incontro al secondo calo consecutivo.

In controtendenza rispetto all'umore positivo, le azioni del settore sanitario sono scese dell'1,8%, avviandosi verso il peggior giorno in più di due settimane, se le perdite si mantengono.

Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 ha perso lo 0,3% a 11.705,73.