PECHINO (awp/ats/ans) - Le borse cinesi chiudono gli scambi con una brusca correzione degli indici all'indomani del blocco di Pechino all'export verso gli Usa di materiali e minerali indispensabili per la produzione di microchip e applicazioni militari, in risposta alla stretta americana sui microprocessori avanzati diretti al Dragone: l'indice Composite di Shanghai segna un calo dello 0,42%, a 3364,65 punti, mentre quello di Shenzhen perde l'1,22%, a quota 2024,41 punti.
Oltre ai timori di una guerra commerciale e tecnologica sino-americana alle porte con l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, sugli investitori pesa anche il rallentamento a sorpresa di novembre dei servizi: l'indice Pmi sponsorizzato dalla rivista Caixin è infatti sceso a 51,5 a fronte dei massimi degli ultimi tre mesi di ottobre a quota 52 e alle attese pari a 52, scontando una minor crescita dei nuovi business e delle vendite all'estero.