(Reuters) - I prezzi del greggio aumentano di circa il 3%, grazie alla decisione dell'Opec+ di ritardare di un mese i piani di aumento della produzione, mentre il mercato si prepara ad affrontare una settimana cruciale che comprende le elezioni presidenziali statunitensi.
La candidata democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump sono praticamente alla pari nei sondaggi di opinione prima dell'Election Day domani, e il vincitore potrebbe non essere noto prima di qualche giorno dalla fine delle votazioni.
Intorno alle ore 12,55 italiane, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 2,11 dollari il barile, o del 2,9%, a 75,21 dollari il barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) guadagna 2,15 dollari al barile, o il 3,1%, a 71,64 dollari.
Ieri l'Opec+ ha detto che estenderà il taglio della produzione di 2,2 milioni di barili al giorno per un altro mese a dicembre, con un aumento già rinviato da ottobre a causa del calo dei prezzi e della debolezza della domanda.
L'organizzazione avrebbe dovuto aumentare la produzione di 180.000 barili al giorno a partire da dicembre.
In un intervento a un evento di settore ad Abu Dhabi, l'AD di Eni Claudio Descalzi ha detto che i tagli all'offerta di petrolio da parte dell'Opec+ e i recenti tentativi di superarli hanno aumentato la volatilità dei mercati energetici e ostacolano gli investimenti in nuova produzione.
Questa settimana l'attenzione degli investitori si concentrerà sulla Federal Reserve, con gli economisti che si aspettano un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base questo giovedì, e sulla Cina, dove il Comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo si riunirà da oggi a venerdì e dovrebbe approvare ulteriori stimoli per rilanciare l'economia in rallentamento.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Antonella Cinelli)